L'edizione 2024 di PowerUp, la call per startup organizzata da Qonto a sostegno dell'ecosistema di innovazione italiano, ha visto trionfare nella categoria early stage lit, startup romana che ha sviluppato una soluzione avanzata per il monitoraggio dei consumi energetici domestici, commerciali e industriali.
Qonto e lit condividono la stessa missione: semplificare la vita delle aziende attraverso soluzioni smart, efficaci e semplici da usare. Per questo per i clienti Qonto, PMI e Partite IVA, è disponibile un'integrazione con lit - a un prezzo speciale - per gestire in modo automatizzato e analizzare i propri dati energetici. (Maggiori info sulla pagina dedicata.)
Ma com'è nata lit? Quanto è difficile sviluppare e produrre hardware in Italia? E che valore hanno per l'ecosistema il networking e iniziative come PowerUp? Ce lo raccontano Alessia Lucentini e Alessia Poggi, co-foundress di lit.
Imprenditoria femminile in Italia
- Quale è stata la vostra esperienza come donne founder nel settore tecnologico italiano?
Non aspettarti che qualcuno ti dia la possibilità: creala da sola. Questa frase di Madam C.J. Walker rappresenta perfettamente il nostro approccio all’imprenditoria.
Come amministratrici di una startup innovativa che opera nel mondo dell’energy monitoring, ogni giorno abbiamo affrontato piccole e grandi sfide per far capire ai nostri interlocutori che due giovani donne possono non solo gestire una società, ma guidarla verso obiettivi ambiziosi.
Tre elementi sono stati fondamentali nel nostro percorso: la nostra tenacia; la creazione di un team coeso e motivato, capace di condividere la nostra visione e trasformarla in realtà, e l'importanza di fare network, costruendo relazioni strategiche che ci hanno permesso di superare ostacoli e cogliere opportunità.
Celebrare i successi lungo il cammino è altrettanto essenziale. Essere premiate durante la PowerUp Night di Qonto è stato uno di quei momenti che ci hanno ricordato quanto sia importante riconoscere i progressi fatti e il valore delle nostre idee.
Un’altra tappa significativa è stata il calcolo del nostro SROI, che ha dimostrato come ogni euro investito in lit generi 3.99 euro di valore sociale. Questo dato non è solo una misura del nostro impatto, ma una conferma concreta che stiamo costruendo qualcosa di rilevante.
Questi traguardi non sono semplici riconoscimenti, ma il simbolo di un sogno che prende forma, alimentando la nostra determinazione a innovare e crescere ogni giorno.
- Globalmente, le startup guidate da donne ricevono solo il 2,3% dei finanziamenti venture capital. Qual è stata la vostra esperienza nel processo di fundraising?
Nel 2023, in Italia, le imprese a conduzione femminile rappresentano circa il 22% del totale, ma la percentuale scende ulteriormente nel mondo delle startup innovative, dove solo il 13,7% è guidato da donne.
Anche sul fronte degli investimenti in venture capital, i numeri restano poco incoraggianti: negli ultimi dieci anni la quota destinata alle startup a guida femminile è cresciuta dal 5,4% al 9,6%, ma rimane ancora molto lontana dalla parità.
Questi dati riflettono le difficoltà strutturali che molte imprenditrici si trovano ad affrontare, e che abbiamo vissuto in prima persona nel nostro percorso.
Superata la prima sfida di costruire un team coeso e determinato, il fundraising si è rivelato un banco di prova ancora più impegnativo. Convincere persone esterne al team, siano esse business angels o fondi VC, a credere così tanto nella nostra idea da decidere di investire è un’attività che richiede tempo, energie e una preparazione solida.
È stato un momento cruciale per noi: ci ha permesso di metterci in discussione, di affinare la nostra capacità di comunicare la visione di lit e di instaurare un dialogo serio e trasparente con potenziali investitori.
Tuttavia, questo percorso non è stato solo una sfida: ci ha offerto anche molte opportunità. Il fundraising ci ha permesso di incontrare persone straordinarie, di ricevere consigli preziosi e di confrontarci con chi ha già affrontato difficoltà simili. Ma, soprattutto, ci ha dato l’occasione di costruire relazioni con coloro che condividono la nostra visione e desiderano supportare lit nel suo percorso di crescita.
Ogni passo, per quanto difficile, ci ha rese più consapevoli, determinate e pronte a raggiungere i nostri obiettivi con ancora maggiore convinzione.
- Avete avuto mentor donne nel vostro percorso? Quanto è importante secondo voi il networking femminile nel tech?
Sì, sin dall'inizio lit ha avuto la fortuna di poter contare su advisors competenti e disponibili, sia uomini che donne, che ci hanno supportato nel costruire solide fondamenta per la nostra startup.
Durante la raccolta fondi, abbiamo incontrato professioniste brillanti, alcune delle quali sono diventate investitrici o consulenti, portando prospettive preziose e un contributo fondamentale alla nostra crescita.
Crediamo fermamente nell'importanza del networking femminile nel tech: non solo per il supporto reciproco, ma per creare un ecosistema inclusivo e modelli di ruolo per le nuove generazioni. Connettersi, condividere esperienze e costruire alleanze strategiche è essenziale per crescere come individui e come settore.
Oggi, anche noi siamo diventate mentor per startup emergenti, perché crediamo nel valore del give back e vogliamo sostenere altri imprenditori e imprenditrici nel realizzare le loro idee e affrontare le sfide che il nostro percorso ci ha insegnato a superare.
Partnership ed ecosistema
- Quanto è importante l’ecosistema per la crescita di un business e che ruolo hanno le iniziative come PowerUp?
L’ecosistema è fondamentale per la crescita di un business: rappresenta quel terreno fertile in cui idee, connessioni e opportunità possono germogliare e svilupparsi. Iniziative come PowerUp sono un esempio perfetto di come eventi ben strutturati possano accelerare questo processo. Durante PowerUp, non solo abbiamo avuto l’occasione di conoscere e riconnetterci con tante persone di grande talento che operano nel mondo delle startup, ma abbiamo anche rafforzato il nostro posizionamento.
Un aspetto sorprendente è stato l’impatto post-evento. Grazie ai social, la nostra partecipazione ha attirato l’attenzione di aziende che, incuriosite dal nostro progetto, ci hanno contattato con l’interesse di diventare clienti. Questo dimostra quanto sia importante inserirsi in un ecosistema dinamico, dove ogni occasione di confronto può trasformarsi in una vera opportunità di crescita.
PowerUp non è stato solo un momento per raccontare la nostra storia, ma un’opportunità per entrare in relazione con partner, aziende e persone che, come noi, credono nell’innovazione e nel valore della collaborazione. Per noi, è stata la prova concreta che crescere all’interno di un ecosistema forte e ben connesso può fare davvero la differenza.
- Che valore ha per gli utenti B2B la partnership di LIT e Qonto?
La partnership tra lit e Qonto offre un valore significativo agli utenti B2B, poiché unisce due realtà innovative che condividono una visione comune: semplificare la vita delle aziende attraverso soluzioni efficienti e intuitive.
Da un lato, lit si occupa di rendere il monitoraggio energetico semplice e accessibile, permettendo alle aziende di ottimizzare i propri consumi e di prendere decisioni basate su dati reali. Dall'altro, Qonto si distingue per offrire una gestione finanziaria agile e trasparente, eliminando la complessità e migliorando l'efficienza operativa.
Questa sinergia offre agli utenti B2B la possibilità di gestire con maggiore semplicità e trasparenza due aspetti cruciali della loro attività: energia e finanza. Attraverso questa collaborazione, puntiamo a creare un ecosistema in cui le aziende possano operare con maggiore efficienza, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse. In un contesto sempre più orientato alla sostenibilità e alla digitalizzazione, la nostra partnership con Qonto rappresenta un passo concreto verso un futuro aziendale più responsabile e innovativo.
Produrre hardware in Italia
- Perché avete scelto di sviluppare e produrre hardware in Italia?
Fare hardware in un Paese dove il concetto di deep tech non è ancora ben compreso rappresenta una sfida complessa, soprattutto dal punto di vista degli investimenti.
Uno degli ostacoli principali è far capire ai fondi non specializzati che i risultati dell’hardware non si manifestano immediatamente, ma richiedono tempi più lunghi: non bastano due mesi dal lancio di un’azienda per vedere impatti concreti, spesso è necessario attendere almeno un anno.
Questa lentezza nel ritorno sull’investimento costituisce il principale deterrente per un mercato dei capitali già statico e poco incline al rinnovamento, a causa delle scarse opportunità di exit. Ci vuole molta pazienza, soprattutto in un contesto in cui ancora si crede che sia possibile fare grandi rendimenti in poco tempo, senza rischio.
Serve sicuramente un ecosistema più maturo che conosca realmente le regole del gioco e che supporti l’innovazione “profonda” sotto varie forme. Oltre a ciò, per fare hardware ci vuole un team solido e multidisciplinare: per lanciare con successo e scalare, bisogna avere competenze in ingegneria elettronica ed informatica, scienza dei materiali e design industriale. Non è sempre facile ottenere ciò, soprattutto con poche risorse iniziali.
Nonostante queste difficoltà, abbiamo la convinzione che per sviluppare soluzioni efficaci nel settore del climate tech, l’hardware sia indispensabile. Senza di esso, risulta estremamente difficile creare un impatto reale sul clima.
Efficienza energetica
- Come si posiziona LIT nel contesto della transizione energetica italiana?
In primo luogo, il sistema energetico sta evolvendo verso reti intelligenti (smart grid) e il mercato della flessibilità, dove la gestione dinamica della domanda e dell’offerta di energia sarà sempre più cruciale. lit, grazie a una tecnologia di monitoraggio avanzato real time, fornisce dati essenziali per supportare questi nuovi modelli, contribuendo a rendere il sistema più efficiente e resiliente.
Inoltre, lit raccoglie dati sia dal settore domestico sia da quello commerciale, abilitando una conoscenza dettagliata dei consumi energetici sia top-down che bottom-up. È fondamentale ricordare che si può gestire solo ciò che si misura, e senza dati precisi è impossibile ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.
Un altro aspetto determinante è la tendenza globale verso la totale elettrificazione. L’energia è ormai diventata il "quinto elemento naturale", essenziale in ogni aspetto della nostra vita quotidiana e industriale. In questo scenario, soluzioni come quelle di lit permettono di affrontare questa trasformazione con strumenti adeguati, migliorando la gestione e l’efficienza dell’energia.
Infine, l’efficienza energetica sarà sempre più un elemento chiave in un contesto di crescente domanda di energia. Con le risorse sotto pressione e la necessità di ridurre le emissioni, strumenti come quelli offerti da lit diventano fondamentali per garantire un utilizzo intelligente e sostenibile dell’energia, contribuendo concretamente alla transizione energetica.