Se vuoi aprire un'attività come segretaria o segretario o se svolgi già la tua attività ma lavori da freelance, probabilmente ti trovi nella situazione di dover aprire una Partita IVA. Niente paura, perché l'operazione non è affatto complicata, a patto che si eseguano tutte le operazioni necessaria in maniera corretta o ci si affidi per la contabilità a un esperto contabile o commercialista.
Occorre infatti avere il codice ATECO corretto e sapere anche a quale tipo di fiscalità (regime fiscale) si deve aderire. Se sei una segretaria o un segretario freelance, a meno che tu non svolga un'attività saltuaria, dovrai sicuramente aprire la tua Partita IVA. Per scoprire come fare e quali sono tutti i documenti necessari, leggi la guida che abbiamo preparato per te!
IVA: di cosa si tratta?
La prima cosa da specificare, quando si parla di Partita IVA, è cos'è l'IVA. Si tratta di un acronimo che sta per Imposta sul Valore Aggiunto, cioè un'imposta indiretta che va a sommarsi al costo netto del bene che si sta acquistando, bene che può essere anche un servizio. Il consumatore paga questa tassa al momento dell'acquisto di un bene o di un servizio, mentre il professionista può detrarla facendo la differenza di quella che ha incassato e di quella che ha versato.
Partita IVA: cos'è e a cosa serve aprirla
Prima di spiegare tutti i dettagli relativi all'aprire una Partita IVA come segretaria o segretario, è opportuno spiegare cosa sia la Partita IVA. Si tratta di un codice alfanumerico che un professionista - in questo caso un segretario o una segretaria freelance - riceve quando viene identificato come contribuente. La Partita IVA può identificare una società oppure, come nel caso che stiamo analizzando, una persona fisica. Se hai sottomano questo codice, la lettura seguirà questo schema:
- alle prime 7 cifre corrisponde il contribuente;
- le successive 3 cifre riguardano l'Agenzia delle Entrate;
- l'ultima cifra è meramente un controllo.
Chi deve aprirla obbligatoriamente?
La successiva domanda che ci si pone è chi debba aprirla. La Partita IVA non identifica un dipendente. A dover aprire una Partita IVA è un segretario o una segretaria non dipendente. Quindi, a dover aprire una Partita IVA è il libero professionista, chi svolge un lavoro autonomo, e chi ha una ditta in diverse forme societarie. Fondamentalmente deve farlo chiunque svolga, in forma continuativa, un lavoro autonomo o da libero professionista. È importante che l'attività svolta sia abituale e continuativa, non saltuaria (non è infatti possibile aprire una Partita IVA temporanea).
Aprire Partita IVA come segretaria o segretario: quando farlo?
E la segretaria o il segretario devono farlo? Certo, a patto che il lavoro da segretario, anche svolto all'interno di una segreteria, sia eseguito in forma autonoma. A patto che, quindi, non sia un lavoro dipendente. La segreteria dunque è la sede, ma ciò che conta è il tipo di impiego svolto e la sua continuità. Molto spesso ci sono altre domande che un professionista si pone, come ad esempio qual è la gestione necessaria, se c'è una sorta di gestione agevolata, se lo si può fare in modo autonomo, se si può procedere online e quali possono essere i costi e gli strumenti per aprire la suddetta Partita IVA. Cerchiamo di rispondere.
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Aprire Partita IVA come segretaria o segretario: come fare?
Per aprire Partita IVA come segretaria o segretario ci sono pochi ma rigidi passi da seguire. Dal momento in cui si inizia a lavorare, quindi dal momento in cui si inizia a esercitare la professione o la produzione, si hanno 30 giorni di tempo per adempiere e richiedere la Partita IVA. Dovrai quindi effettuare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro un mese. La procedura dei segretari è la stessa di altri professionisti.
Il modo migliore per adempiere a tutti gli obblighi del caso è quello di affidarsi a un servizio specializzato nell'apertura delle Partite IVA. Se vuoi aprire la Partita IVA online puoi scegliere Fiscozen - partner di Qonto - e risparmiare sull'apertura della Partita IVA e sul conto business di Qonto.
Codice ATECO e documentazione
Occorre richiedere il codice ATECO che specifica la tua posizione e compilare tutti i moduli. Si tratta dei modelli AA9/12 o AA7/10 che ti verranno specificati, e la riconsegna degli stessi potrà avvenire anche online. In alternativa dovrai spedirli con raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede stessa. Per richiedere la tua Partita IVA potrai anche recarti presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Aprire la Partita IVA è un procedimento gratuito, ad avere un costo è il suo mantenimento. Non è possibile comunque aderire a un regime fiscale agevolato senza i requisiti indispensabili.
Regime fiscale agevolato: cos'è?
Parlando di fiscalità agevolata o di regime agevolato si fa riferimento al cosiddetto regime forfettario. Questa tipologia di regime fiscale può essere scelta quando si rientra in determinati limiti: ad esempio, è importante non superare un limite di fatturazione (occorre, in poche parole, fatturare determinate cifre). A differenza quindi dell'ordinario, con il regime forfettario si avranno delle semplificazioni sia di natura fiscale che contabile. Una volta superato quel limite, allora si dovrà adeguare il regime corrispondente. L'apertura e i costi sono quindi legati al reddito, e danno la possibilità di avere l'applicazione di aliquote per il pagamento delle tasse più basse.
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