In Italia l’esercizio della libera professione di infermiere è divenuto sempre più frequente: quella degli infermieri professionisti è una percentuale sempre più in crescita. Si tratta di un’opportunità lavorativa alla quale un infermiere o un'infermiera ricorre per trovare un’alternativa al lavoro dipendente. Ma è necessario aprire una Partita IVA? Come fare?
Spesso però è complicato scoprire tutte le informazioni e capire come si diventa libero professionista, quali sono i regimi fiscali di riferimento tra cui poter scegliere, quali sono le tasse o imposte da pagare, se è necessario aprire Partita IVA per infermiere, quando occorre emettere una fattura, versare contributi o pagare una particolare imposta.
Abbiamo quindi pensato di scrivere un articolo guida, soffermandoci soprattutto su come aprire Partita IVA per infermiere.
Infermieri liberi professionisti, un'alternativa al lavoro dipendente
Gli infermieri che lavorano in regime di libera professione operano in diverse strutture sanitarie. La possibilità di esercitare la libera professione infermieristica e di lavorare come liberi professionisti è diventata così un’opportunità di lavoro alla quale spesso molti infermieri ricorrono per intraprendere la loro attività e realizzare la loro passione.
Come diventare infermiere libero professionista?
Per poter diventare un'infermiera o un infermiere libero professionista bisogna compiere alcuni passaggi (tra cui l'apertura della Partita IVA) e portare a termine degli obblighi (in parte professionali e in parte legali):
- Iscrizione all'Albo Professionale
- Aprire la Partita IVA (la quale è alla base di alcune fasi successive): un adempimento indispensabile per moltissimi professionisti (come gli elettricisti, i logopedisti professionisti, i commercianti d'auto, ecc.).
- Comunicazione all'Ordine: occorre comunicare a quest'ultimo l'avvio della propria attività in qualità di libero professionista
- Rispettare e tener conto delle norme inerenti alla Pubblicità Sanitaria: si fa riferimento, ad esempio, al logo o al biglietto da visita, ecc.
- Iscrizione all'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza della Professione Infermieristica (ENPAPI)
- Dichiarazione dei redditi
- Scelta del regime contabile e fiscale
- Assicurazione Responsabilità Civile
- Aggiornamento professionale (ECM, Educazione Continua in Medicina): si tratta di una formazione costante e obbligatoria pari a quella di tutti gli operatori sanitari, sia professionisti che dipendenti. Può trattarsi ad esempio di un corso sia per professioni infermieristiche che per altre categorie sanitarie o paramediche indipendenti.
Solo portando a termine i suddetti adempimenti, un infermiere potrà svolgere la sua attività come libero professionista.
Aprire Partita IVA per infermiere
Uno dei primi passi per diventare infermieri professionisti, è aprire Partita IVA per infermiere. Occorre scaricare il modello aa9/12, compilarlo indicando il codice ATECO infermieri, il regime scelto o il regime agevolato di riferimento.
Sebbene non sia propriamente un obbligo, può essere utile per un infermiere professionista anche aprire un conto corrente business come Qonto. Quest'ultimo può infatti essere un supporto nella gestione della contabilità e delle finanze del proprio business.
Qonto offre servizi su misura per la gestione finanziaria e contabile delle Partite IVA
Come aprire una Partita IVA?
È possibile aprire la propria Partita IVA sia fisicamente, ovvero recandosi presso uno degli uffici di riferimento dell'Agenzia delle Entrate, che online direttamente sul sito di riferimento (sul quale è possibile trovare tutti i contatti).
L'apertura di qualsiasi Partita IVA, anche la Partita IVA per infermieri, è un procedimento totalmente gratuito (nessun importo richiesto, sia che si apra in ufficio che via internet). Ad avere costi è il suo mantenimento e la sua gestione.
In alternativa, ci si può rivolgere a un servizio online dedicato per aprire la Partita IVA. Ad esempio, Qonto ha scelto di collaborare con Fiscozen, che ogni giorno aiuta chi ha la Partita IVA a superare gli ostacoli della burocrazia e avviare il proprio business.
Si può anche scegliere di richiedere il supporto di un commercialista per una semplice consulenza, per calcolare le questioni relative al reddito e per aprire e gestire in maniera opportuna la propria Partita IVA. Scegliere i servizi offerti da un esperto contabile significa ricevere un contributo nella gestione del fatturato e di questioni legali, normative e fiscali spesso tediose.
Obbligo di iscrizione all’ENPAPI
In qualità di infermiera o infermiere libero professionista, dovrai obbligatoriamente iscriversi alla Cassa previdenza infermieri, ovvero all’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (Cassa previdenziale ENPAPI) entro 60 giorni dall'apertura della Partita IVA.
Il modulo di iscrizione è scaricabile online e può essere inviato o tramite raccomandata, o tramite PEC o direttamente online. Tra i dati da inserire, devono essere comunicati anche i dati anagrafici, il codice ATECO infermieri, la Partita IVA.
La Cassa previdenza infermieri prevede delle riduzioni durante i primi quattro anni di apertura della Partita IVA.
Regime fiscale agevolato per infermieri professionisti
L’Infermiere professionista che apre per la prima volta la Partita IVA può accedere al regime forfettario, ovverosia all'aliquota agevolata del 5%: in questo caso può usufruirne dal primo anno fino al quinto anno.
Chi è già titolare di Partita IVA e vuole passare a questo regime agevolato, subirà una tassazione calcolata su un’aliquota del 15%. Ciò può incidere in maniera inferiore rispetto a tutte le altre aliquote proprie di altri regimi.
Tra tutti i regimi fiscali, il regime forfettario è quello più agevolato: si tratta di una soluzione che offre vantaggi rispetto al regime ordinario.
Perché scegliere il regime fiscale agevolato?
Gli infermieri che iniziano l’attività professionale aprendo la Partita IVA hanno sicuramente poche spese e poche entrate. Per questo il regime forfettario, ovvero agevolato, è il regime fiscale migliore per un infermiere libero professionista che sta avviando la propria attività. Si tratta infatti di un regime che incide meno sul reddito, poiché meno oneroso.