Per esercitare la propria professione, un elettricista può scegliere di essere un lavoratore autonomo, un dipendente di un'impresa o di avviare una propria ditta individuale. Per essere un elettricista professionista, un elettricista deve necessariamente aprire la Partita IVA. Si tratta di uno strumento fiscale che consente di seguire le operazioni di un contribuente (che dichiara il proprio fatturato e versa imposte e contributi previsti dalla legge). Ma vediamo nello specifico quali sono i requisiti per aprire Partita IVA come elettricista e la procedura da seguire.
Cos'è la Partita IVA?
La Partita IVA è un codice alfanumerico composto da 11 cifre che serve per identificare un contribuente, cioè la società o la persona in questione. Si tratta di una sequenza numerica che identifica il titolare o l'attività in questione.
Le prime 7 cifre della Partita IVA identificano il nome del titolare, i 3 numeri successivi sono un codice identificativo proprio dell'Agenzia delle Entrate e l'ultimo numero è un codice di controllo.
Aprire Partita IVA elettricista: quali requisiti?
Il lavoro di elettricista è equiparato in Italia alla categoria degli artigiani (l'elettricista è considerato un vero e proprio artigiano). Per questo un elettricista, per svolgere la sua professione, deve svolgere alcuni adempimenti e iscrizioni con l'INPS, con lÍNAIL, con la Camera di Commercio e con l'Agenzia delle Entrate (apertura Partita IVA).
Partita IVA elettricisti: quali documenti? Oltre ai documenti personali, per aprire una qualsiasi Partita IVA è indispensabile essere iscritti al Registro Imprese e avere a portata di mano il proprio codice ATECO. Questi requisiti valgono sia per chi lavora nella realizzazione di impianti elettrici sia per gli installatori elettrici che si occupano della certificazione degli impianti elettrici.
Come aprire la Partita IVA?
Oggi è possibile effettuare l'apertura della Partita e l'iscrizione alla Camera di Commercio in modo contestuale con un'unica pratica amministrativa. Entrambe le procedure possono essere effettuate online. In generale, il procedimento per aprire una Partita IVA è lo stesso per ogni categoria di professionisti (infermieri, commercianti d'auto, logopedisti, ecc.).
Non è più necessario recarsi di persona negli uffici competenti, ma si può scegliere la procedura che si preferisce. A dover essere comunicato all'Agenzia delle Entrate è il modello AA9/12.
Qualora si decidesse di effettuare di persona la richiesta, sarebbe opportuno consegnare i moduli presso uno degli uffici dell'Agenzia delle Entrate.
Procedura telematica per aprire la Partita IVA
Per aprire Partita IVA come elettricista e attivare la procedura online (sito sito di riferimento), occorre compilare il medesimo modulo: avere codice fiscale, il codice ATECO, i documenti di identità necessari e una casella di posta elettronica certificata (PEC).
In alternativa ci si può rivolgere a un servizio specializzato nell'apertura delle Partite IVA. Insieme a Fiscozen, partner di Qonto, hai la possibilità di aprire la Partita IVA completamente online e il conto business su misura con uno sconto speciale.
Aprire Partita IVA elettricista costi e oneri: quali?
L'apertura della Partita IVA è un procedimento gratuito e semplice. Ad avere un peso economico (costi) è il suo mantenimento. L'apertura della Partita IVA può avere dei costi solo se si sceglie il supporto di un commercialista o di un esperto contabile.
Regime agevolato: il regime forfettario
Il regime più adeguato per chi inizia il lavoro nella gestione degli impianti o per gli installatori elettrici, è il cosiddetto regime flat tax forfettario. Questo regime fiscale consente un risparmio economico notevole e una gestione semplificata. È il regime fiscale più basso in Italia per le imprese: è perfetto per l'avvio di un commercio o di un business.
Come funziona la flat tax?
La flat tax (regime agevolato) prevede un'aliquota molto bassa pari al 5% dal primo anno al quinto anno di attività sul fatturato prodotto.
Successivamente, dopo 5 anni, l'aliquota fiscale diventa del 15%. In questo caso, chi rientra in questo regime fiscale agevolato non dovrà pagare né IRPEF né IRAP.