Il personal trainer è una figura sempre più richiesta che svolge la sua attività offrendo allenamenti sportivi sia in palestra che online. Per svolgere questo lavoro senza avere problemi legali (relativi alle tasse) e in qualità di professionisti, è importante che il personal trainer sia in regola, paghi l'IVA e interagisca correttamente con l'INPS (anche in merito alla cosiddetta gestione separata).Ma quali sono gli obblighi fiscali? Cos'è il regime forfettario? Quali sono i costi? Come versare il proprio denaro e pagare le tasse? Ogni professionista che vuole mettersi in regola con il reddito deve aprire una partita IVA per una corretta gestione dei contributi e deve rispettare determinate regole.
Non a caso, infatti, è facile imbattersi online in richieste come "aprire partita IVA personal trainer: come si fa?", "apertura partita IVA personal trainer: di cosa si tratta", "personal trainer: cos'è una partita IVA", "aprire la partita IVA per personal trainer: come si fa?". In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per aprire partita IVA personal trainer e per capire se poter aderire al regime agevolato, il cosiddetto regime forfettario.
Chi è il personal trainer e qual è la sua attività?
Come forse già saprai, in Italia quella del personal trainer è un figura che da anni si occupa di gestire in maniera personalizzata l'esercizio fisico individuale dei suoi clienti. Solitamente un personal trainer accompagna sia i soggetti che si avvicinano per la prima volta al mondo del fitness, sia un professionista che vuole migliorare le sue performance sportive.
Solitamente, per svolgere questo tipo di attività e professione sia in palestre che non (non come dipendente), non è necessaria alcuna iscrizione ad un albo: è quindi necessario solo aprire una partita IVA e pagare le relative tasse (anche in base al reddito). Perché è necessario per un personal trainer aprire partita IVA, che cos'è e qual è il regime più adatto?
Cos'è la partita IVA?
Sia che si tratti di personal trainer che di qualsiasi altra professione o attività (come quella del medico professionista che sceglie di lavorare privatamente), i dubbi inerenti alla partita IVA, alla sua apertura e al reddito sono molti. Ma cos'è la partita IVA? La partita IVA è un codice alfanumerico che serve per identificarne il titolare e la sua attività lavorativa. Si tratta di un insieme di numeri e lettere che vengono utilizzati per identificare in maniera corretta e univoca una realtà lavorativa e professionale autonoma.
La partita IVA è un codice di 11 numeri, di cui i primi 10 hanno lo scopo identificativo e l'ultimo, l'undicesimo, viene assegnato per un motivo di controllo. La partita IVA serve al titolare per pagare tasse e imposte.
IVA: tutti i dettagli!
La parola IVA è l'acronimo d'Imposta sul valore aggiunto, una tassa di tipologia indiretta che viene applicata sulla cessione dei beni oppure sulla prestazione dei servizi eseguiti in Italia da tutti coloro che possiedono una partita IVA. Questa tassa - in realtà - incide sull'attività professionale (nel caso di un personal trainer) e sul consumatore, in relazione ai servizi o ai beni da lui acquistati o al servizio fornito.
Qonto offre servizi su misura per la gestione finanziaria e contabile delle Partite IVA
Come si apre una partita IVA per personal trainer?
Per questa figura professionale, così come per altre categorie e professioni non appartenenti al lavoro dipendente, l'apertura della partita IVA può rivelarsi un procedimento semplice. L'apertura della partita IVA è in ogni caso un procedimento gratuito: la sua apertura non prevede spese. Ad avere un costo è invece il suo mantenimento. Qualora fosse necessario, è possibile anche far riferimento e chiedere una consulenza ad un esperto contabile o ad un commercialista per effettuare un particolare calcolo, per parlare del proprio fatturato, del proprio reddito imponibile o dei contributi previdenziali, per svolgere in completa sicurezza tutta la procedura.
Un personal trainer deve solo utilizzare e compilare un unico modulo: il modello AA9/12. Si tratta di un passaggio gratuito e molto semplice. Le condizioni necessarie non riguardano il superamento di una certa soglia di guadagno, ma lo svolgimento dell'attività in maniera abituale e costante (non come prestazione occasionale). A dover essere comunicato è anche il codice ATECO.
Una volta verificate le condizioni necessarie per aprire partita Iva personal trainer e aver compilato il modello AA9/12, è opportuno consegnarlo presso lo sportello dell'Agenzia delle Entrate. Vi è la possibilità di aprire la propria partita IVA sia online (basta collegarsi al sito predisposto e seguire le indicazioni) che di persona, recandosi presso uno degli uffici competenti. Puoi quindi scegliere tra le due la modalità più consona e utile in relazione alle tue necessità per aprire la tua partita IVA.
Per una corretta riuscita dell'operazione è fondamentale fare attenzione alla compilazione e a tutti i codici da inserire, il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista del settore per verificare la corretta compilazione del modulo ma anche per capire qual è il trattamento previdenziale più idoneo e conveniente.
Qual è il codice ATECO di un personal trainer?
Il codice ATECO è una sigla che identifica una determinata categoria lavorativa: si tratta di un codice che deve essere comunicato nel momento in cui si decide di aprire la propria partita IVA. Nello specifico, il codice ATECO che corrisponde direttamente a questo tipo di attività (personal trainer) è 85.51.00.
Regime agevolato per personal trainer: il regime forfettario
Esistono dei regimi forfettari da poter applicare ogni anno? Quando si parla di regime forfettario, si fa riferimento ad un regime agevolato per la gestione dei contributi. Individuare il regime fiscale giusto è fondamentale per una corretta gestione dei contributi in base al reddito.
Per un personal trainer, il regime più conveniente è sicuramente il regime forfettario anche se ci sono requisiti specifici da rispettare.
Come ottimizzare e semplificare la gestione del tuo business?
Per un personale trainer che sceglie di svolgere la propria professione da non dipendente, può essere molto utile aprire un conto corrente aziendale. Ad esempio Qonto è il conto corrente online che consente a tutti i professionisti di ottimizzare la propria quotidianità e la gestione del proprio business.