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Negli ultimi anni, il settore del fitness ha registrato una crescita significativa, come attestato dai dati del 2024: aumentano le strutture, sale il numero che usano app digitali, e cresce il valore del settore in termini di fatturato assoluto. Sempre più persone cercano soluzioni personalizzate per allenarsi, conciliando gli impegni lavorativi con la cura del proprio corpo.
In questo contesto, la figura del personal trainer è diventata sempre più richiesta e apprezzata. Se hai competenze nel settore e vuoi trasformare la tua passione in una professione, aprire la Partita IVA rappresenta il primo passo fondamentale.
In questa guida trovi quello che devi sapere per diventare personal trainer professionista. Dai requisiti formativi ai codici ATECO, dai costi di apertura ai possibili guadagni. Inoltre, ti spieghiamo i vantaggi di aprire Qonto come conto business per la tua Partita IVA.
Aprire Partita IVA come personal trainer conviene?
Sì, aprire la Partita IVA come personal trainer ti permette di diventare un professionista riconosciuto, costruendo la tua identità nel settore e lavorando con diverse strutture e clienti privati. Versando i contributi previdenziali, costruisci la tua pensione futura, a differenza di chi lavora irregolarmente. Inoltre, i margini di guadagno possono essere allettanti, soprattutto con una clientela fedele e specializzazioni.
Il personal trainer è un professionista del fitness che accompagna le persone nel raggiungimento dei loro obiettivi di benessere fisico attraverso programmi di allenamento personalizzati.
Non si tratta solo di insegnare esercizi. Come personal trainer hai il compito di motivare e rappresentare un punto di riferimento per chi vuole migliorare la propria forma fisica. Ascolta le esigenze del cliente, valuta le sue capacità e costruisci percorsi su misura, monitorando i progressi nel tempo.
È una professione che richiede competenze tecniche, empatia e capacità comunicative. Il tuo successo dipende dalla tua preparazione e dalla tua abilità nel creare relazioni di fiducia con i clienti.
La professione di personal trainer ti offre diverse modalità di lavoro, ognuna con caratteristiche specifiche. Puoi scegliere quella più adatta alle tue competenze e ai tuoi interessi.
Molti personal trainer scelgono di combinare queste modalità, offrendo servizi ibridi che rispondono alle diverse esigenze della clientela, ma che permettono anche di contare su più canali contemporaneamente per generare reddito.
Come personal trainer svolgi diverse attività che vanno ben oltre la semplice dimostrazione degli esercizi. Ti occupi di:
| Attività | Descrizione |
|---|---|
| Valutazione iniziale | Analizzi la condizione fisica del cliente, eventuali problematiche e obiettivi da raggiungere |
| Programmazione | Crei piani di allenamento personalizzati in base alle esigenze specifiche di ogni cliente |
| Supervisione | Segui il cliente durante gli esercizi, correggendo la postura e garantendo la sua incolumità |
| Motivazione | Incoraggi e sostieni il cliente nei momenti di difficoltà, mantenendo alta la motivazione |
| Monitoraggio | Verifichi i progressi nel tempo e adatti il programma in base ai risultati ottenuti |
| Educazione | Fornisci consigli su stile di vita, alimentazione di base e corrette abitudini motorie |
| Gestione amministrativa | Emetti fatture, gestisci appuntamenti e comunichi con i clienti |
La capacità di personalizzare ogni intervento e di creare un rapporto di fiducia con il cliente fa la differenza tra un personal trainer mediocre e uno di successo.
In Italia, la professione di personal trainer non è regolamentata da un albo professionale specifico. Non esiste un percorso obbligatorio prestabilito per legge per esercitare questa attività. Avere una formazione adeguata risulta tuttavia fondamentale per offrire servizi di qualità e costruire una reputazione professionale solida.
Il mercato del fitness è sempre più competitivo e i clienti cercano professionisti preparati, con competenze certificate. Investire nella tua formazione non è solo una questione di credibilità, è essenziale per la sicurezza dei tuoi clienti e per il successo della tua attività.
Puoi diventare personal trainer attraverso diversi percorsi formativi, che vanno dalle certificazioni professionali ai titoli universitari. La scelta dipende dal livello di specializzazione che vuoi raggiungere, dal tempo e dalle possibilità a tua disposizione, e dal tipo di clientela che intendi servire.
Ricorda che, anche in assenza di obblighi di legge, molte palestre e centri fitness richiedono certificazioni riconosciute per permetterti di lavorare nelle loro strutture.
Esistono diversi percorsi formativi che ti qualificano come personal trainer, ognuno con caratteristiche e livelli di approfondimento differenti.
Puoi diventare personal trainer anche senza una laurea, ma attraverso certificazioni rilasciate da enti riconosciuti nel settore del fitness. Questi corsi hanno durata variabile (da pochi mesi a un anno) e includono teoria, pratica e tirocinio. Tra gli enti più noti ci sono CONI, ASI, CSEN, ISSA e altre federazioni sportive.
Queste certificazioni coprono spesso argomenti come anatomia, fisiologia, biomeccanica, tecniche di allenamento e gestione del cliente. Al termine del corso dovrai superare un esame per ottenere il diploma.
Il percorso universitario più indicato è la laurea in Scienze Motorie (triennale o magistrale). Questo titolo offre una preparazione approfondita e scientifica, aprendo anche la strada a specializzazioni in ambito sportivo, riabilitativo e preventivo.
La laurea è particolarmente apprezzata se vuoi lavorare con atleti professionisti, persone con patologie o in contesti sanitari, dove una formazione rigorosa e ampia è necessaria.
Inoltre, puoi conseguire qualifiche specialistiche in aree specifiche come functional training, allenamento per anziani, fitness in gravidanza, preparazione atletica o nutrizione sportiva di primo livello, per fare degli esempi.
Cosa posso fare con il diploma ISEF del vecchio ordinamento?
Se in passato hai conseguito il diploma ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica), oggi sostituito dalla laurea in Scienze Motorie, è ancora valido.
Nella seguente tabella trovi i principali percorsi formativi a confronto:
| Titolo | Durata | Caratteristiche | Adatto per |
|---|---|---|---|
| Certificazione base | 6-12 mesi | Corso pratico con esame finale | Chi vuole iniziare rapidamente |
| Laurea triennale | 3 anni | Formazione universitaria completa | Chi cerca preparazione approfondita |
| Diploma ISEF | 4 anni (non più attivo) | Equiparato alla laurea | Chi lo ha conseguito in passato |
| Laurea magistrale | 2 anni (dopo triennale) | Specializzazione avanzata | Ambiti sportivi professionali |
| Certificazioni specialistiche | Variabile | Focus su aree specifiche | Differenziazione e specializzazione |
Per diventare personal trainer hai bisogno di una formazione specifica, anche se non obbligatoria per legge. Il percorso minimo consigliato prevede una certificazione riconosciuta da enti del settore fitness.
Se vuoi lavorare con clienti più esigenti, una laurea in Scienze Motorie rappresenta un valore aggiunto importante. Oltre alla preparazione teorica, hai bisogno delle cosiddette soft skills: capacità comunicative, empatia e attitudine alla relazione con il cliente.
Se possiedi le competenze necessarie, devi aprire la Partita IVA per operare professionalmente e offrire i tuoi servizi in modo regolare. Leggi il nostro su quando è obbligatorio aprire Partita IVA.
Quando apri la Partita IVA come personal trainer, devi scegliere il codice ATECO che identifica la tua attività.
I principali codici ATECO relativi alla professione di personal trainer e attività simili sono i seguenti:
| Codice ATECO | Descrizione | Quando si usa | Coefficiente di redditività |
|---|---|---|---|
| 85.51.09 | Formazione sportiva e ricreativa n.c.a. | Attività di personal trainer e formazione sportiva personalizzata | 78% |
| 85.51.00 | Corsi sportivi e ricreativi | Corsi di gruppo e lezioni collettive | 78% |
| 85.59.20 | Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale | Formazione per altri personal trainer | 78% |
| 96.04.10 | Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali) | Gestione di palestre o centri fitness | 67% |
| 96.09.05 | Organizzazione di feste e cerimonie | Eventi e manifestazioni sportive | 67% |
| 96.09.09 | Altre attività di servizi per la persona nca | Servizi personalizzati di fitness | 67% |
| 93.19.92 | Attività delle palestre | Gestione di spazi per attività fisica | 67% |
A partire dal 2025, l'ISTAT ha introdotto una nuova classificazione ATECO che include codici più specifici per le attività legate al fitness e al benessere personale: il codice 85.51.09.
Tra le novità più rilevanti per i personal trainer c'è una maggiore distinzione tra attività svolte in strutture fisiche e servizi di coaching personalizzato, anche online. Questo aggiornamento risponde all'evoluzione del settore, dove i servizi digitali hanno acquisito un ruolo sempre più centrale.
Se hai già una Partita IVA, verifica con il tuo commercialista se il tuo codice ATECO è ancora adeguato o se è opportuno aggiornarlo. La scelta corretta del codice influisce sul regime fiscale, sui contributi previdenziali e sulle eventuali agevolazioni disponibili.
Qual è il codice ATECO più adatto ai personal trainer?
I codici più usati dai personal trainer che lavorano come liberi professionisti sono il 85.51.09 (formazione sportiva e ricreativa) e il 96.04.10 (servizi di centri per il benessere fisico), che coprono i servizi di allenamento personalizzato. Entrambi prevedono un coefficiente di redditività del 78% nel regime forfettario.
Il guadagno di un personal trainer con Partita IVA dipende da diversi fattori e può variare notevolmente in base all'esperienza, alla specializzazione e al territorio in cui operi. Le tariffe orarie variano solitamente tra i 30 e i 70€, a seconda della città, della modalità (in palestra, a domicilio o online) e del livello di personalizzazione offerto. Il guadagno netto dipende però da vari fattori. Tra cui il regime fiscale, la previdenza ed eventuali spese accessorie.
Nel regime forfettario, il più diffuso tra i lavoratori autonomi, i personal trainer hanno un coefficiente di redditività che varia tra il 67 e il 78% (vedi tabella sopra). Questo significa che solo quella percentuale del tuo fatturato viene considerato come reddito imponibile, sul quale paghi le tasse (5% per i primi cinque anni, se hai i requisiti, e poi del 15%).
Alle tasse devi aggiungere i contributi previdenziali da versare alla Gestione Separata INPS, circa 26% del reddito imponibile.
Infine, devi considerare spese variabili per:
La Partita IVA ti consente di gestire la tua attività in modo professionale e strutturato. Aprire la Partita IVA è il primo passo ufficiale per diventare personal trainer professionista. Hai due opzioni:
L'apertura autonoma è gratuita ma richiede conoscenze fiscali di base e attenzione nella compilazione dei moduli. L'assistenza di un commercialista comporta un costo, ma ti garantisce una consulenza personalizzata, la scelta del regime fiscale più vantaggioso e il supporto nella gestione amministrativa successiva.
I passaggi principali per aprire la Partita IVA come personal trainer:
Leggi il nostro articolo su come aprire Partita IVA in poco tempo, sia da soli, sia affidandosi agli specialisti.
Per quanto riguarda i costi di apertura della Partita IVA, l'apertura in sé è gratuita se la gestisci autonomamente attraverso il portale dell'Agenzia delle Entrate. Se decidi di rivolgerti a un commercialista, è cosa comune affidargli anche la gestione contabile, il cui costo annuale va da poche a diverse centinaia di euro.
Se vuoi sapere di più sui costi di apertura della Partita IVa, leggi il nostro articolo su quest'argomento.
In Italia, l'assicurazione per personal trainer non è obbligatoria per legge, poiché si tratta di una professione non regolamentata.
Tuttavia, in virtù del DPR 137/2012, molte strutture e palestre richiedono ai personal trainer di stipulare una polizza di responsabilità civile professionale prima di iniziare a collaborare.
Anche senza un obbligo normativo, ti consigliamo fortemente di sottoscrivere una polizza per tutelare il tuo patrimonio da eventuali richieste di risarcimento. Le polizze più adatte sono:
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