Apertura della Partita IVA
Apertura veloce e 100% online della tua Partita IVA.


Apertura della Partita IVA
Apertura veloce e 100% online della tua Partita IVA.

Aprire la Partita IVA come medico rappresenta un'opportunità strategica per espandere la tua attività professionale e aumentare significativamente i ricavi. Che tu sia un neolaureato, uno specializzando o un medico dipendente che desidera intraprendere la libera professione, questa guida ti accompagna attraverso ogni fase.
Esploriamo insieme i requisiti fondamentali, dalla necessaria iscrizione all'Ordine dei Medici all'adesione all’ENPAM, le diverse opzioni di regime fiscale disponibili, gli adempimenti contabili specifici per le professioni sanitarie. Inoltre, trovi anche alcune informazioni su cosa ti serve per aprire uno studio medico.
Come medico devi seguire la procedura classica per l'apertura della Partita IVA, la stessa delle altre professioni. Tuttavia, devi considerare alcune specificità legate alla professione sanitaria.
Per l’apertura della Partita IVA puoi procedere autonomamente attraverso il portale dell'Agenzia delle Entrate, oppure affidarti a un commercialista, anche online.
La procedura è molto semplice e prevede la compilazione del modulo AA9/12 con la dichiarazione del codice ATECO specifico per l'attività medica che intendi svolgere.
Devi aprire la Partita IVA entro 30 giorni dall'inizio dell'attività, per evitare di incorrere in sanzioni.
Più in generale i passaggi fondamentali per l'apertura sono i seguenti:
L'iscrizione all'Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri è un prerequisito obbligatorio per esercitare la professione medica in Italia, sia come dipendente che come libero professionista.
Questa iscrizione è possibile solo dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e aver superato l'Esame di Stato per l'abilitazione professionale.
Per i medici specialisti, è necessario anche il completamento della scuola di specializzazione e l'iscrizione nel registro degli specialisti.
L'iscrizione comporta il versamento di una quota annuale e l'obbligo di rispettare il Codice Deontologico della professione medica.
L'Ordine, oltre a rilasciare le certificazioni necessarie per la libera professione, svolge funzioni di controllo deontologico, tutela della professione e garanzia della qualità delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini.
Il codice ATECO è un sistema di classificazione delle attività economiche utilizzato dall'ISTAT. La scelta del codice corretto è fondamentale, sia per configurare l’attività con precisione, sia per stabilire il coefficiente di redditività nel regime forfettario, sia per determinare le spese deducibili nel regime ordinario o semplificato.
Una scelta errata può comportare problematiche fiscali e previdenziali.
Individua il codice che meglio rappresenta la tua attività principale, considerando che è possibile indicare anche codici secondari per attività complementari. La classificazione deve riflettere accuratamente la natura delle prestazioni mediche che eroghi ai clienti.
| Codice ATECO | Descrizione Attività |
|---|---|
| 86.21.00 | Attività di medicina generale |
| 86.22.01 | Prestazioni sanitarie svolte da chirurghi |
| 86.22.02 | Altre attività di medicina specialistica svolte da medici specialisti indipendenti |
| 86.22.03 | Attività di psicologia e psicoterapia |
| 86.22.05 | Attività di omeopatia |
| 86.22.09 | Altri studi medici specialistici e poliambulatori |
| 86.23.00 | Attività odontoiatriche |
| 86.90.11 | Attività di psicologi |
| 86.90.21 | Attività di fisioterapisti |
| 86.90.29 | Altre attività paramediche indipendenti |
Tabella aggiornata alla classificazione ATECO 2025
Posso aggiungere più di un codice attività?
Sì, puoi indicare più codici ATECO per la tua Partita IVA, anche in un secondo momento. Questa opzione è particolarmente utile se svolgi diverse specializzazioni o se offri servizi integrati come consulenze medico-legali o attività di formazione sanitaria.
La scelta del regime fiscale rappresenta una decisione strategica fondamentale che influenza significativamente la gestione economica della tua attività medica. Le opzioni principali sono il regime forfettario e il regime semplificato, ciascuno con caratteristiche, vantaggi e limitazioni specifiche.
Il regime forfettario, con la sua aliquota agevolata del 15% (5% per i primi cinque anni), può risultare molto conveniente per i medici all'inizio della carriera o con redditi entro l’attuale limite di 85.000€ annui. Tuttavia, comporta alcune limitazioni come l'impossibilità di detrarre l'IVA sugli acquisti e di portare in deduzione le spese effettivamente sostenute.
Il regime semplificato, pur prevedendo aliquote IRPEF progressive più elevate, offre maggiore flessibilità nella gestione dei costi e degli investimenti, risultando spesso più vantaggioso per attività mediche strutturate con elevati volumi di fatturato e significative spese professionali.
L'iscrizione all'ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici) è obbligatoria per tutti i medici che esercitano la libera professione. Questa iscrizione deve avvenire in contemporanea all'apertura della Partita IVA.
L’iscrizione comporta il versamento di contributi previdenziali articolati come segue:
Quota A o contributo base: è versata da tutti gli iscritti all'Ordine dei Medici, indipendentemente dall'attività svolta. L'importo varia in base all'età e va dai 1.500€ annui per i medici under 40 ai 3.600€ per gli over 40. Questo contributo copre la pensione di base e le prestazioni assistenziali.
Quota B o contributo aggiuntivo: la devi versare solo se sei libero professionista e dichiari redditi superiori alla soglia coperta dalla Quota A (circa 47.000€ annui per il 2025). L'aliquota corrisponde a 20% sul reddito eccedente la soglia della Quota A, con un massimale contributivo di circa 105.000€.
I contributi sono deducibili dal reddito imponibile e garantiscono l'accesso al sistema pensionistico integrativo dell’ENPAM. Se lavori anche come medico dipendente, l’integrazione si aggiunge alla pensione INPS.
Chi è l'ENPAM?
L'ENPAM è la Cassa di Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri, ente di diritto privato che gestisce la previdenza integrativa obbligatoria per tutti i professionisti iscritti all’Ordine dei Medici. Fondato nel 1963, eroga pensioni, prestazioni assistenziali e servizi di welfare ai propri iscritti, garantendo una copertura previdenziale specifica per le professioni sanitarie.
La decisione di aprire la Partita IVA come medico dipende dalla tua situazione professionale specifica e dagli obiettivi di carriera. Analizziamo i principali scenari:
Dopo l'abilitazione e l'iscrizione all'Ordine, puoi aprire immediatamente la Partita IVA per svolgere attività di medicina generale o iniziare collaborazioni professionali. È spesso consigliabile il regime forfettario per i primi anni.
Durante la specializzazione puoi svolgere limitatamente attività in libera professione. Dal 2025 non serve più l’autorizzazione da parte del direttore della scuola di specializzazione. La Partita IVA è necessaria per fatturare guardie mediche, sostituzioni di medici di medicina generale o consulenze occasionali.
Se lavori come dipendente per il sistema sanitario, l’apertura di Partita IVA dipende dal tipo di contratto che hai, come regolato dall'art. 53 del D.Lgs. 165/2001.
Se hai un rapporto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo, puoi svolgere soltanto attività in regime di intramoenia, ovvero all'interno della struttura sanitaria in cui lavori, e secondo le modalità stabilite dall’amministrazione ospedaliera. In questo caso è esclusa l’attività al di fuori della strutture del Sistema Sanitario Nazionale.
Cosa significa intramoenia?
È l'attività libero-professionale che svolgi come medico dipendente pubblico all'interno delle strutture sanitarie pubbliche (ospedali, ASL), usando spazi, attrezzature e personale della struttura pubblica. I pazienti ti pagano direttamente per prestazioni erogate privatamente ma dentro la struttura pubblica.
Se, al contrario, hai un contratto di lavoro a tempo parziale, hai la possibilità di svolgere la libera professione extramoenia, ovvero all’estero della struttura. Anche in questo caso hai però bisogno dell’autorizzazione dell’amministrazione, che valuta i criteri di compatibilità.
Se lavori come dipendente per un’azienda privata, puoi aprire Partita IVA per attività complementari. Anche in questo caso devi verificare le clausole di esclusiva nel contratto di lavoro.
È una situazione molto comune aprire Partita IVA dopo il pensionamento per continuare l'attività professionale privatamente. In questo caso devi mantenere l’iscrizione all’OMCO e pagare i contributi previdenziali.
Quando c'è l'obbligo di aprire la Partita IVA come medico?
L'obbligo di aprire Partita IVA scatta quando svolgi attività medica in forma abituale e continuativa come libero professionista, indipendentemente dall'importo dei compensi. Se emetti fatture per prestazioni mediche con regolarità, anche per importi modesti, devi necessariamente aprire Partita IVA e iscriverti all'ENPAM. Leggi qui per saperne di più.
Aprire la Partita IVA come medico può rappresentare un'opportunità di crescita professionale, e, soprattutto, economica. Ti permette di diversificare le fonti di reddito, sviluppare una clientela privata e offrire servizi specializzati al costo che dici tu.
Molti medici scelgono questa strada per integrare lo stipendio da dipendente, specializzarsi in nicchie professionali particolari o sviluppare progetti innovativi nel campo della telemedicina e della sanità digitale. La libera professione offre inoltre maggiore autonomia nella gestione dei tempi.
| Vantaggi | Svantaggi |
|---|---|
| Maggiori opportunità di guadagno | Gestione contabile e fiscale |
| Autonomia professionale e organizzativa | Responsabilità fiscali e previdenziali |
| Possibilità di specializzazione | Necessità di assicurazioni professionali |
| Flessibilità negli orari | Obbligo di fatturazione elettronica |
| Deducibilità delle spese professionali | |
| Accrescere la fama professionale |
Se apri Partita IVA devi conoscere e rispettare specifici adempimenti contabili e fiscali, che variano in base al regime fiscale scelto:
Con il regime forfettario:
Con il regime ordinario o semplificato:
I medici possono dedurre dal reddito professionale tutte le spese sostenute per l'esercizio dell'attività, purché inerenti, documentate e non di carattere personale.
| Categoria di Spesa | Deducibilità | Note |
|---|---|---|
| Affitto studio medico | 100% | Se impiegato esclusivamente per l'attività |
| Bollette (luce, gas, telefono) | 100% | Relative allo studio medico |
| Attrezzature mediche | 100% | Ammortamento pluriennale per beni di valore superiore a 516€ |
| Software gestionale | 100% | Canoni e licenze d'uso |
| Formazione professionale | 100% | Corsi, congressi, specializzazioni |
| Assicurazione professionale | 100% | RC professionale obbligatoria |
| Contributi ENPAM | 100% | Quota A e Quota B |
| Carburante e pedaggi | 50% | Solo per trasferte professionali |
| Pasti durante trasferte | 100% | Entro limiti di legge (15,49€ per pasto) |
| Abbigliamento professionale | 100% | Divise, camici, dispositivi di protezione |
| Consulenze professionali | 100% | Commercialista, legale, consulente |
| Pubblicità e marketing | 100% | Sito web, materiale promozionale |
Le assicurazioni rappresentano un aspetto fondamentale per la tua attività di medico libero professionista, in quanto ti offrono protezione contro i rischi professionali e personali.
Il settore sanitario presenta infatti un’elevata responsabilità civile e penale, rendendo indispensabile una copertura assicurativa adeguata.
La normativa italiana prevede specifici obblighi assicurativi per i medici, mentre altre coperture, pur non obbligatorie, risultano fortemente raccomandate per garantirti una protezione completa dell'attività professionale e del patrimonio personale.
| Tipo di assicurazione | Descrizione | Obbligatorietà | Normativa di riferimento |
|---|---|---|---|
| Responsabilità Civile Professionale | Copertura per danni causati ai pazienti nell'esercizio dell'attività medica | Obbligatoria |
L. 24/2017 "Gelli-Bianco" Art. 10 |
| Assicurazione per colpa grave | Polizza a carico del medico per casi di colpa grave in strutture sanitarie | Obbligatoria |
L. 24/2017 Art. 10, comma 3 |
| Copertura per attività intramoenia | Per medici dipendenti pubblici che svolgono libera professione | Obbligatoria |
Richiesta dalle ASL |
| Assicurazione strutture sanitarie | Per chi gestisce studi medici o poliambulatori | Obbligatoria |
L. 24/2017 Art. 10, comma 1 |
| Tutela legale | Copertura spese legali per procedimenti penali o civili | Raccomandata | X |
| Responsabilità civile generale | Protezione per danni a terzi non legati direttamente all'attività medica | Raccomandata | X |
| RC professionale estesa | Copertura per consulenze, perizie e attività medico-legali | Raccomandata | X |
| Protezione del reddito | Indennità in caso di inabilità temporanea o permanente | Raccomandata | X |
| Cyber risk | Protezione per violazioni di dati sensibili e attacchi informatici | Raccomandata | X |
| Assicurazione vita e infortuni | Protezione personale e familiare | Raccomandata | X |
L'apertura di uno studio medico privato richiede il rispetto di specifiche normative sanitarie e urbanistiche.
Se desideri aprire uno studio medico devi ottenere l'autorizzazione sanitaria dalla ASL competente, che verifica il rispetto dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi previsti dalla normativa regionale.
I requisiti principali per ottenere tale autorizzazione includono:
Per attività specialistiche possono essere richieste autorizzazioni aggiuntive, come ad esempio radiologia e chirurgia ambulatoriale.
Verifica i regolamenti regionali specifici. Possono variare significativamente tra le diverse regioni italiane. Il processo di autorizzazione richiede generalmente dai 60 ai 90 giorni e comporta sopralluoghi tecnici.
Per l'apertura di una clinica o poliambulatorio, dovrai scegliere il codice più appropriato in base ai servizi offerti e alla tipologia di struttura che intendi realizzare.
| Codice ATECO | Descrizione |
|---|---|
| 86.10.10 | Ospedali e case di cura generici |
| 86.10.20 | Ospedali e case di cura specialistici |
| 86.10.30 | Istituti, cliniche e policlinici universitari |
| 86.22.09 | Altri studi medici specialistici e poliambulatori |
| 86.90.10 | Laboratori di analisi cliniche e laboratori radiografici |
| 86.90.20 | Altre attività paramediche (per servizi integrati) |
Questi codici sono specifici per strutture organizzate che erogano servizi sanitari con più professionisti, attrezzature complesse e servizi integrati, a differenza dei codici per singoli medici che esercitano individualmente la professione.
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