Dal 2014 si è cominciato a prendere confidenza con una nuovo modo di emettere fattura, non più cartaceo ma elettronico: la fatturazione elettronica. Inizialmente le fatture elettroniche erano riservate ai rapporti con la Pubblica Amministrazione (detta anche PA). Il nostro Paese poi ha voluto fare un passo avanti, decidendo di introdurre e ampliare dal 2019, con la legge di bilancio 2018 e secondo la relativa normativa, l'obbligo di fatturazione elettronica B2B.
Ma cosa significa B2B? Si tratta di un acronimo che sta per Business to Business e indica che i soggetti erogatori e destinatari della e-fattura sono imprese, professionisti e titolari di partita IVA. Rimangono però ancora liberi da tale obbligo di fatturazione coloro che rientrano nel regime di vantaggio e forfettario.
Obbligo fattura elettronica: per chi vale?
La normativa attuale prevede l'obbligo di emettere fatture elettroniche per tutti i soggetti operanti con la Pubblica Amministrazione e per coloro che operano con altre imprese, professionisti e soggetti passivi d’imposta (normativa entrata in vigore a partire dal giorno 1 gennaio 2019). Alcuni possessori di partita IVA possono però ancora decidere autonomamente se ricorrere alla fatturazione B2B. Restano esclusi da tale obbligo:
- coloro che applicano il regime forfettario;
- le imprese, i professionisti e i lavoratori autonomi che operano in regime di vantaggio;
- gli operatori che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi verso non residenti, comunitari ed extracomunitari.
Differenza tra fattura elettronica e cartacea
Il nuovo sistema di e-fatturazione di fatto è la versione digitale della vecchia fattura cartacea. Quello che cambia dunque sono le modalità da adottare per emettere e ricevere la fattura.
I dati da inserire restano comunque invariati. Esistono anche dei software che possono supportare nella compilazione della fattura. Hai mai sentito parlare dei cosiddetti codici natura? Spesso all'interno di una fattura elettronica devono essere inseriti
Per migliorare la gestione del proprio business, un'impresa o un professionista (anche titolare di partita IVA) ha la possibilità di scegliere (quando non obbligato) di aprire un conto business online come Qonto, gestibile in tempo reale tramite app via telefono o via computer.
La fattura elettronica non è altro che una fattura cartacea ma compilata in maniera digitale e in formato Xml. Per redigerla occorrono strumenti elettronici, come computer, smartphone, tablet. È necessario inoltre un particolare sistema informatico per trasmetterla al cliente. La fattura elettronica ha permesso anche di eliminare la cosiddetta scheda carburante (sostituendola con la fattura elettronica carburante).
Quest’ultimo è il cosiddetto SdI (Sistema di Interscambio): gestisce le transazioni e ne effettua anche il controllo. Il sistema SDI verifica la corretta compilazione della fattura e l’esistenza e esattezza dei dati del cedente (la partita IVA del privato che la emette) e del cessionario (il Codice Fiscale di colui che la riceve).
Essendo informatizzato e automatizzato attraverso il Sistema di Interscambio, il procedimento funziona in maniera intuitiva, risulta facile e veloce e - cosa più importante - garantisce la sicurezza e la correttezza delle operazioni (sempre nel rispetto della privacy).
Quali sono i vantaggi?
L'obbligo di fattura elettronica si adegua non solo ai nuovi standard digitali, ma aiuta anche lo Stato a contrastare l'evasione fiscale. Gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate sembrano infatti registrare, a seguito dell’introduzione della legge di bilancio 2018, un trend positivo.
La scelta di imporre l' obbligo di fatturazione B2B rientra anche nell'ottica della dematerializzazione dei documenti portata avanti dalla PA già da diversi anni.
L’obiettivo di eliminare la carta, oltre a essere una scelta ecologica, costituisce un vantaggio dal punto di vista dell’efficienza, dell’economicità e della semplificazione della gestione della contabilità e del processo di archiviazione e conservazione dei documenti.
Grazie al SdI e a speciali servizi di conservazione, i tempi si annullano, i costi si riducono e diventa estremamente più pratico ricercare e consultare le fatture emesse.
Come conservare le fatture elettroniche?
L’Agenzia delle Entrate offre gratuitamente ai privati un servizio di Conservazione Sostitutiva che permette di conservare e mantenere la validità delle fatture elettroniche nel tempo e di renderle più agevolmente reperibili; le fatture emesse o da ricevere saranno salvate automaticamente, garantendo un grande risparmio di tempo.
D'altronde la conservazione delle fatture deve avvenire a norma. Per usufruire di questa procedura, occorre munirsi di firma digitale e marca temporale, così da poter certificare data e orario di creazione o ricevimento e garantire l’autenticità del documento elettronico.
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