Regime forfettario
Se stai aprendo una nuova attività, lo hai appena fatto o stai pensando di farlo, devi sapere che ci sono diverse tipologie di sistemi giuridici e fiscali tra cui puoi scegliere. Il regime forfettario previsto dalla normativa italiana, rappresenta un’opzione potenzialmente vantaggiosa per molti professionisti perché offre una tassazione agevolata. Bisogna però conoscere bene come funziona.
Il regime forfettario è un regime fiscale italiano con delle caratteristiche e dei requisiti ben specifici. Ma andiamo per gradi.
La definizione
Il regime forfettario è un sistema fiscale semplificato disponibile per i professionisti italiani che mira a ridurre il carico amministrativo e fiscale, grazie a una quota fissa di tasse da pagare in base ai guadagni e a una gestione contabile semplificata.
I vantaggi del regime forfettario
Il regime forfettario offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Tassazione agevolata: le aliquote fiscali sono fisse e relativamente basse, garantendo una maggiore certezza nella pianificazione fiscale. L'aliquota è fissata al 15%, ma scende al 5% per i primi 5 anni di attività della Partita IVA.
- Contributi previdenziali ridotti: i contributi previdenziali e assistenziali sono calcolati su una base forfettaria, riducendo il carico contributivo. Alcune professioni hanno una cassa previdenziale dedicata.
- Semplificazione amministrativa: riduce la complessità amministrativa e contabile, poiché non richiede la tenuta contabile tradizionale a cui sono invece soggette le Partite IVA e le società con regime fiscale semplificato e ordinario.
La tassazione agevolata del regime forfettario
Tra i vantaggi del regime forfettario, quello che spicca è senza dubbio la tassazione agevolata. In questo regime è prevista un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e dell'IRAP.
La tassazione nel regime forfettario si basa su un’aliquota fissa al 15%, che scende al 5% per le Partite IVA nei primi 5 anni di attività. Questa aliquota si applica sul fatturato al netto delle spese forfettarie riconosciute, che variano in base al codice ATECO corrispondente all’attività svolta.
Per aderire a questo regime è necessario rispettare determinati requisiti chiave. Vediamo quali.
Requisiti di accesso al regime forfettario
Per poter aderire al regime forfettario, è necessario soddisfare pochi e semplici requisiti:
- Limiti di ricavi o compensi: i ricavi o i compensi dell'anno precedente non devono superare la soglia di 85.000 euro.
- Attività ammissibili: l'attività svolta non deve rientrare tra quelle escluse dal regime forfettario. Per questo motivo anche alcune professioni o attività commerciali potrebbero non essere idonee.
- Nessuna partecipazione in società: la partecipazione in altre società causa l’esclusione dal regime forfettario.
- Reddito da lavoro dipendente: il soggetto che beneficia delle agevolazioni del regime forfettario non deve avere percepito un reddito da lavoro dipendente superiore a 30.000 euro nell’anno precedente all’anno fiscale in corso.
Chi può aderire al regime forfettario?
Come già accennato, il regime forfettario è accessibile esclusivamente per:
- Lavoratori e lavoratrici autonomi
- Liberi professionisti e professioniste
- Associazioni
- Ditte individuali
Non possono invece aderire al regime agevolato:
- Le società di persone
- Le società di capitali
- I soggetti che, oltre alla Partita IVA, detengono anche quote di partecipazione in altre società
Il codice ATECO
La sigla ATECO sta per Atti di Tariffa delle Attività Economiche. I codici ATECO sono una parte essenziale del sistema di classificazione delle attività economiche in Italia. Ogni attività è associata a un codice ATECO specifico, che definisce la natura dell'attività stessa.
Specialmente con il regime forfettario, quando si apre la partita IVA è fondamentale scegliere il codice ATECO corretto ai fini delle dichiarazioni fiscali, in quanto influenza la tassazione e le normative fiscali applicate. A seconda dell’attività svolta e del codice ATECO corrispondente, viene riconosciuto un coefficiente di redditività che determina l’ammontare delle spese forfettarie riconosciute e, conseguentemente, l’imponibile.
La scelta del codice ATECO deve perciò essere fatta attentamente, in quanto ha conseguenze dirette sul calcolo delle tasse e del contributo previdenziale da pagare, e quindi sull’utile generato.
Gli adempimenti fiscali e contabili
Nonostante il regime forfettario semplifichi notevolmente la gestione fiscale, rimangono comunque alcuni semplici adempimenti fiscali e contabili da ottemperare:
- L’obbligo di documentazione delle transazioni: è fondamentale conservare la documentazione delle transazioni e dei ricavi, in modo da poter dimostrare la correttezza dei dati in caso di verifica fiscale.
- Le scadenze fiscali: le scadenze fiscali riguardano principalmente la dichiarazioni dei redditi e il versamento di tasse e contributi, corrispettivamente tramite l’invio e il pagamento dei modelli F24, e devono essere rigorosamente rispettate per evitare sanzioni.
- La fatturazione: il soggetto in regime forfettario è tenuto a emettere e gestire le fatture secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
L’obbligo di fatturazione elettronica
L’utilizzo della fattura elettronica per il regime forfettario è stato soggetto a variazioni negli ultimi anni. A partire dal primo gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione obbligatoria diventa effettivo per tutte le Partite IVA a regime forfettario, con lo scopo di migliorare la trasparenza fiscale e semplificare le transazioni commerciali.
Detrazione delle spese in regime forfettario
La natura stessa del regime forfettario con l’aliquota fissa esclude la possibilità di dedurre le spese di lavoro. Il coefficiente di redditività prevede già una percentuale di spese calcolate in maniera forfettaria a seconda dell’attività svolta.
Tuttavia, rivolgendosi a persone fisiche, il titolare o la titolare della partita IVA ha la possibilità di detrarre alcune spese di carattere personale, come:
- spese sanitarie;
- spese relative all’abitazione;
- spese per l’istruzione universitaria;
- spese veterinarie;
- contributi volontari;
- donazioni;
- spese per il trasporto pubblico;
- e spese di altro genere.
- L'aliquota standard del regime forfettario è del 15%.
- Le nuove Partite IVA e giovani fino a 35 anni di età beneficiano dell'aliquota al 5%.
- Il coefficiente di redditività dipende dal codice ATECO scelto.
- Il limite di fatturato per il regime forfettario è di 85.000 euro.
- Il superamento del limite di fatturato comporta il passaggio al regime semplificato.
- Le spese professionali sono calcolate forfettariamente in base al coefficiente di redditività.
- Il conto business semplifica la gestione contabile della Partita IVA.