Non è tutto rosa - Accanto alle donne che vogliono fare impresa

Quando si parla di sogni e progetti personali sono tanti i significati racchiusi nella parola successo. 

Tra questi, paradossalmente, rientra anche il concetto di fallimento: non un mostro da rinnegare ma la tappa (normale!) di ogni percorso di crescita - professionale e personale. Un’occasione, anzi, di apprendimento e di formazione e uno strumento con cui conoscere se stessi e mettere meglio a fuoco i propri obiettivi.

Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Paolina Consiglieri, founder di Non è tutto rosa: un’associazione che supporta le donne che vogliono fare impresa (ma non solo!) attraverso strumenti di formazione personale e professionale. L’obiettivo? Rendere le donne consapevoli delle proprie capacità e delle proprie possibilità, aiutandole a realizzare i propri progetti e a credere nel proprio potenziale. Prima di tutto umano e poi in quanto professioniste e imprenditrici.

Non è tutto rosa sarà in tour nei mesi di settembre e ottobre, toccando varie città italiane, e noi di Qonto saremo presenti come partner dell’iniziativa (ecco il link per iscriversi e partecipare). 

In un’intervista Paolina ci racconta com’è nata l’associazione Non è tutto rosa, quali sono i suoi obiettivi e perché il tour sarà un’occasione unica per fare networking e per crescere all’interno di una community dinamica e affiatata di donne e di imprenditrici. 

Ho sempre lavorato nel mondo della comunicazione e della moda e da sempre sono appassionata di arte, in tutte le sue forme: canto, recitazione, creatività, cultura.

C’è stato però un momento nella mia vita in cui mi sono resa conto di non sentirmi davvero realizzata: un momento in cui ho capito di non stare apportando, con il mio lavoro, un valore aggiunto reale né nella mia vita né in quella degli altri. Si è trattato di un momento di rottura importante, in cui mi sono trovata a dedicare più tempo all’introspezione e alla conoscenza di me.

Il risultato? Una svolta, un vero e proprio cambio di vita che mi ha portato ad abbandonare il mio lavoro per dedicarmi a un nuovo progetto: Non è tutto rosa!

Quando, nel mio percorso personale, mi sono resa conto di non sentirmi pienamente realizzata ho anche compreso come questa potesse essere una condizione comune a molte donne.

Viviamo in una società in cui il fallimento fa paura e in cui quindi si fa fatica a rischiare, a credere in noi stessi e nelle nostre potenzialità. E questo è vero soprattutto quando si parla di donne: un po’ per educazione, un po’ per una chiusura e un’arretratezza sociali e culturali che ancora esistono e che continuano a condizionare la nostra vita.

Ho così deciso di condividere la mia esperienza e di raccogliere le storie di altre donne che, come me, si trovavano in un momento particolare della loro vita.

Non è tutto rosa è nato proprio così, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021: come un podcast di donne dedicato alle donne, per condividere esperienze, paure e coraggio.

Il progetto è piaciuto, ho ricevuto subito tanti feedback positivi da parte di donne che si sono sentite capite, supportate e finalmente comprese. Ma è emersa anche una nuova necessità, quella di fornire a queste donne gli strumenti concreti con cui affrontare un proprio percorso di vita e scrivere la propria storia.

Così ho deciso di affiancare ai podcast anche delle altre attività, digitali e non solo, e per farlo ho coinvolto figure professionali in grado di fornire alla community supporto reale sia in ambito personale sia professionale, per esempio con dei servizi di coaching.

E così è nata l’associazione. 

Non è tutto rosa significa che nella vita fallire è normale, che fa parte del processo di crescita e che la strada verso il successo è personale ed è diversa per ognuno di noi. Lo stesso concetto di successo cambia da persona a persona e non corrisponde necessariamente a quello che la società ci suggerisce.

Ognuna di noi ha il diritto di perseguire la propria strada e credere nelle proprie potenzialità, senza temere di cadere o di sbagliare. 

Ci si rialza sempre. 

Alle donne, prima di tutto. Ma non solo, perché crediamo che il cambiamento non possa mai essere unilaterale ed è importante che anche gli uomini ne facciano parte.

La nostra community è principalmente composta da ragazze fra i 25 e i 35 anni ma non ci sono limiti né di età né di nessun altro tipo. Ci seguono donne che hanno già un proprio progetto imprenditoriale, donne che sono libere professioniste e vorrebbero dare una svolta alla propria carriera, donne che vorrebbero aprire la Partita IVA e seguire i propri sogni. Ma anche ragazze che semplicemente soffrono della sindrome dell’impostore e non hanno fiducia in loro stesse e nelle proprie capacità.

Noi parliamo a tutte loro ed è a loro che rivolgiamo il nostro supporto.

A mio avviso ci sono due ordini di problemi.

Il primo è un ostacolo di tipo sociale, culturale e in un certo senso educativo: il mindset arretrato eppure diffuso secondo cui il fallimento è un mostro da cui fuggire perché ti segnerà per sempre.

Non è così, come ho già detto per noi è fondamentale normalizzare il fallimento come tappa normale di un percorso di crescita. Solo così facendo si può trovare il coraggio di buttarsi e di credere nei propri progetti. Ed è ovviamente un discorso che vale tanto per l’universo maschile quanto per quello femminile.

Poi ci sono ostacoli di ordine pratico. Fare impresa è difficilissimo in Italia per chi non ha i mezzi e le connessioni. Sono necessarie risorse, tempo, conoscenze trasversali, consapevolezza e conoscenza delle opportunità. Per le donne è più complicato avere accesso a tutto questo, soprattutto in determinati contesti sociali e culturali.

Crediamo fortemente nell’interconnessione fra il successo personale e quello professionale: per credere nei propri progetti occorre avere prima fiducia in se stesse. Per questo quello che offriamo alla nostra community sono incontri con esperti del settore sia nell’ambito della crescita professionale sia in quella personale, con sessioni di formazione e di coaching.

Quello che ci poniamo come obiettivo, infatti, non è solo creare rete e condividere esperienze e visioni ma anche fornire strumenti e dare risposte e soluzioni concrete.

Con il tour che porterà Non è tutto rosa on the road nei mesi di settembre e ottobre, e di cui Qonto è partner, porteremo la nostra missione in 8 regioni italiane in compagnia di una mental coach e di un esperto di imprenditoria ed ecosistema startup. 

Un programma di 7 serate, organizzate all’interno di progetti di riqualificazione urbana e culturale, con cui vogliamo dare alla nostra community uno spazio sicuro, libero e “amico” all’interno del quale conoscersi, confrontarsi e formarsi. 

Riconoscendo la propria speciale e personalissima strada verso il successo!