Frodi bancarie: come riconoscerle ed evitarle

La sicurezza dell’online banking ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, proteggendo i correntisti con svariati metodi di identificazione e software anti-frode. Ma i truffatori riescono spesso a trovare comunque il modo di aggirare queste misure di sicurezza, ingannandoci per ottenere informazioni sensibili o persino gli accessi al conto.

Ecco perché le frodi bancarie sono così pericolose: i truffatori si infiltrano attraverso l’inganno e ci inducono a fare il grosso del lavoro al posto loro. 

Stando all'ultimo report sul settore retail in Italia, realizzato dalla piattaforma tecnologica finanziaria per aziende Adyen, il 32% dei commercianti ha dovuto affrontare spese elevate a causa di queste frodi, mentre il 23% degli acquirenti ne è stato vittima nell’ultimo anno. La Federal Trade Commission degli Stati Uniti aveva già riportato un aumento significativo dei reati contro i consumatori durante i lockdown legati al COVID.

E quindi, come possiamo fare per proteggerci?

Come per molte altre cose, la consapevolezza rimane sempre la miglior arma di difesa. Imparare a identificare le frodi bancarie in tutte le loro forme ti fornirà un certo margine di manovra inaspettato per i truffatori.

In questo articolo, ti aiuteremo a riconoscere le frodi bancarie e ti spiegheremo come funzionano le strategie di truffa più comuni: come agiscono i truffatori e cosa puoi fare se dovesse capitare a te. Parleremo anche di metodi di prevenzione delle frodi, nello specifico di come attivare l’autenticazione forte (c) sul tuo conto Qonto.

Purtroppo, i truffatori hanno diversi assi nella manica per accedere al tuo conto. Vediamoli nel dettaglio, anticipando che la comunicazione è lo strumento più utilizzato dai truffatori più abili.

I truffatori del settore bancario, in genere, inviano alle potenziali vittime un SMS, un’email o qualsiasi altro mezzo di comunicazione online. Questi messaggi hanno l’obiettivo di allarmarti e a spingerti ad agire, per esempio:

- Un messaggio dalla tua banca che ti segnala dei tentativi insoliti di accesso al conto

- Email spam che ti chiedono i codici di accesso al conto

- Finti consulenti della banca che ti richiedono le credenziali di accesso per telefono

Insomma, sono messaggi che fanno leva sulle tue paure per ottenere informazioni sensibili.

Questo metodo basato sulla paura dei consumatori funziona perché quando abbiamo paura, agiamo in modo irrazionale. Quando ti arriva una notifica che ti informa che il tuo conto è stato hackerato o che ci sono stati e continuano a esserci tentativi anomali di accesso al conto, potresti agire di impulso e rispondere senza analizzare meglio il messaggio e il suo contenuto.

A quel punto i truffatori sfrutteranno al massimo il tuo stato d’ansia offrendoti una soluzione immediata per aiutarti a proteggerti da questa minaccia inventata.

Andiamo a vedere ora nel dettaglio le sette frodi bancarie più diffuse che continuano a minacciare i correntisti. Conoscerle e saperle riconoscere è il primo passo verso la prevenzione anti-frode.

Gli imprenditori e le imprenditrici con linee di produzione sono spesso a rischio frode sul rimborso: se vendi un prodotto e ricevi un pagamento errato in eccesso, potrebbe trattarsi dell’inizio di una truffa di questo tipo.

In genere, il pagamento viene effettuato online, tramite carta di credito, servizio di pagamento online, bonifico, ecc. Il truffatore ti contatterà poi con scuse o motivi per cui ha pagato più del prezzo richiesto, come:

- Per coprire le spese di spedizione

- Per via di un errore nella compilazione del pagamento

Ti chiederà quindi un rimborso dell’importo pagato in eccesso per sé o per terzi. Non passerà molto tempo e presto scoprirai che il pagamento effettuato dal truffatore non è andato a buon fine: assegno scoperto, carta di credito o di debito difettosa o rubata.

Spesso i truffatori accompagnano a questo genere di frodi ricevute o transazioni su PayPal fasulle, per aggiungere verosimiglianza alla truffa.

• Diffida dai pagamenti in eccesso: pagare più del dovuto non è un comportamento normale per un cliente. Quando succede, fai drizzare subito le antenne e tieni d’occhio la situazione, per vedere come si evolve.
  
  
• Non inviare mai denaro a terze parti: spesso si tratta di un tentativo di riciclare denaro. Se ti viene chiesto in seguito a un pagamento errato in eccesso, allora è una truffa. Se proprio devi fare un rimborso, effettualo solo verso la persona che ha originato il pagamento.
  
  
• Aspetta la conferma del pagamento: se ricevi più denaro di quanto richiesto, aspetta di ricevere il pagamento sul tuo conto o che l’assegno sia incassato, per assicurarti che la transazione sia regolare.

Gli addebiti diretti automatici sono un regolare metodo di pagamento per prodotti o servizi, soprattutto in regime di abbonamento, sempre più diffuso nell’economia attuale, tanto che spesso i consumatori ne accumulano così tanti da fare fatica a tenerne traccia.

Una frode che fa leva su questo scenario economico moderno è quella dell’addebito diretto, che comincia in genere con una telefonata o un’email da un operatore di telemarketing. Il messaggio o la chiamata comunicano di solito la vincita di un qualche tipo di premio:

• In denaro
• La pre-approvazione di una carta di credito superiore
• Una vincita alla lotteria
  
  

  Ti verrà chiesto quindi di fornire i tuoi dati personali e del tuo conto per ottenere il premio. Probabilmente ti diranno che questi dati servono per identificarti in quanto vincitore, per inviarti il premio o per cominciare a effettuare pagamenti con addebito diretto sulla nuova carta.
  
  

  Le informazioni verrano poi inserite nel RID (Rapporto Interbancario Diretto), ovvero il mandato di addebito diretto, in cui il truffatore inserirà quale importo addebitarti periodicamente e in genere, si tratta di somme esigue, in modo che sia più probabile che sfuggano a un occhio poco attento.

• Diffida da qualsiasi premio in denaro, pre-approvazioni di carte di credito o altro per cui non hai mai fatto richiesta: se ricevi una telefonata in cui ti dicono che hai vinto un concorso a cui non hai mai partecipato, molto probabilmente si tratta di una truffa. 

Le pre-approvazioni per le carte di credito sono molto comuni, quindi assicurati che il mittente dell’email faccia davvero parte della banca a cui fa riferimento.

• Attiva le notifiche automatiche per le transazioni: di solito, le app per smartphone fornite dalle banche danno la possibilità di ricevere notifiche in tempo reale quando viene eseguito un addebito diretto. Attivale per tenere sempre traccia all’istante dei fondi che vengono addebitati sul tuo conto.
  
  
• Non condividere mai i dati del tuo conto: soprattutto con organizzazioni o aziende che non conosci. Chiedi sempre perché hanno bisogno di questi dati.

In questo genere di frodi, il truffatore contatta via SMS, email o per telefono la propria vittima fingendo di essere un impiegato dell’Agenzia delle Entrate.

Il truffatore vi comunicherà che non avete pagato una tassa o un contributo importante, e che dovete saldare immediatamente il debito per evitare azioni legali. Questo tipo di truffa fa leva sull’idea di avere a che fare con un’autorità e sulla paura delle conseguenze del mancato pagamento.

Un rappresentante dell’Agenzia delle Entrate o di qualsiasi altro ente governativo non ti chiederebbe mai i dati del conto, soprattuto se per telefono, via email o SMS. È un segnale inequivocabile per capire che si tratta di una truffa e che bisogna subito lasciar perdere.

In questo caso i truffatori si approfittano delle emozioni e dell’empatia delle vittime, fingendosi rappresentanti o membri di organizzazioni benefiche, spesso fittizie, attive nel campo del volontariato o dell’assistenza umanitaria.

Questo tipo di truffe avvengono solitamente via email oppure per telefono. In questo caso, il truffatore si rivela solitamente molto insistente per convincerti a effettuare una donazione il più rapidamente possibile, puntando sull’urgenza e sulla gravità della causa per cui finge di adoperarsi.

• Non dare seguito ai rappresentanti troppo insistenti. Non solo si tratta di interazioni poco piacevoli, ma è anche spesso indice della volontà di indurvi a fare una donazione in modo impulsivo, mossi dall’urgenza.
  
  

Sebbene la maggior parte dei player fornisca servizi regolari e del tutto legittimi, le truffe sono diffuse anche nel mondo del credito online.

In questo caso, il truffatore potrebbe mettersi in contatto con te per telefono, via email o per SMS, proponendoti un’offerta apparentemente imperdibile (ad esempio con commissioni o tassi di interesse bassissimi) senza nemmeno eseguire una verifica della tua storia creditizia.

Cercherà di farti prendere una decisione il più in fretta possibile, probabilmente inventandosi un’occasione unica e irripetibile da cogliere al volo.

• Controlla la reputazione dell’istituto di credito. Leggi le recensioni online, verifica l’indirizzo fisico della sede principale e delle sue filiali, cerca tutte le informazioni che possono esserti utili a legittimare la buona reputazione della società.
  
  
• Diffida dagli istituti che ti contattano direttamente. Gli istituti di credito online attirano i propri clienti grazie alla propria reputazione o attraverso regolari campagne di digital marketing. Diffida dalle società di prestiti che ti contattano direttamente: potrebbe essere una truffa.

Una delle truffe più comuni e diffuse è quella della finta lotteria. Di solito, alla vittima viene comunicato via email di aver vinto una somma di denaro o un premio costoso come un’auto, uno smartphone o un gioiello.

Il truffatore quindi ti chiederà di versare un piccolo anticipo per poter ritirare il premio, per coprire le spese di spedizione o altre scuse simili. Potrebbe perfino arrivare a chiederti di condividere le coordinate bancarie. 

Non inviare mai soldi o informazioni sensibili quando si tratta di ritirare un premio. Quando ti vengono fatte questo tipo di richieste è altamente probabile che si tratti di una truffa.

Le vittime di questo genere di truffe rischiano di versare somme di denaro più o meno ingenti su fondi di investimento fittizi.

Di solito alla vittima viene presentata un’interessante occasione di investimento, con un ritorno pressoché sicuro, in modo da persuaderla a partecipare. Potrebbe trattarsi di piccole somme ricorrenti, oppure di una grossa somma iniziale.

In ogni caso, il truffatore finirà con il dileguarsi presto insieme al denaro investito.

Sii molto prudente quando vieni contattato da uno sconosciuto che ti presenta un’imperdibile opportunità di investimento. Gli investimenti sicuri sono quelli che ti consiglia un amico e un conoscente fidato e che puoi valutare e studiare attentamente.

Se l’offerta ti sembra comunque interessante, non esitare a chiedere un parere a una terza persona non coinvolta, con un punto di vista più obiettivo in merito.

Uno dei mezzi più moderni con cui proteggersi dalle frodi e dalle truffe bancarie è la SCA, acronimo di Strong Customer Authentication. Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta.

La Strong Customer Authentication è un controllo di sicurezza che, attraverso un particolare sistema di verifica, protegge l’utente quando effettua una transazione o un pagamento. L’obiettivo della SCA è accertare che l’utente che compie l’azione sia legittimato a farlo, che non si tratti di un furto d’identità o che non siano stati sottratti dati sensibili.

L'implementazione della SCA è stata resa obbligatoria dalla seconda Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD2) votata nel 2015 dal Parlamento Europeo ed entrata in vigore nel settembre 2019 con l’obiettivo di rendere più sicuri i pagamenti digitali.

La SCA differisce dall’autenticazione a due fattori (2FA) perché questa consiste nel ricevere un SMS con un codice da inserire per convalidare le operazioni sensibili, mentre la SCA prevede anche l’associazione di un device al proprio conto.

Abbinare un device al conto Qonto è semplice:

1. Accedi alla tua app Qonto tramite telefono;

2. Clicca su "Associa il tuo telefono";

3. Inserisci il codice di conferma che hai ricevuto via SMS;

4. Infine attiva le notifiche cliccando su "Attiva le notifiche".

Se ti rendi conto di aver subito una truffa, prima di tutto cerca di mantenere la calma e di gestire la situazione con lucidità: ci sono alcune azioni che puoi compiere e che possono aiutarti a limitare i danni. 

Contatta la tua banca. Informa immediatamente la tua banca dell’accaduto e blocca i tuoi conti onde evitare di perdere ulteriori somme di denaro.

Contatta gli eventuali creditori. Se la truffa è avvenuta ormai da tempo, potrebbero risultare dei crediti inesigibili a tuo carico e questo potrebbe portare a una citazione in tribunale. Contatta i tuoi creditori e spiega la situazione.

Contatta la polizia. È importante informare la polizia se temi di essere stato truffato: se dovrai difenderti in sede legale, sarà infatti importante aver sporto prontamente denuncia. Inoltre, denunciare i truffatori aiuterà a ridurre la probabilità che altri vengano truffati in futuro allo stesso modo.