Articolo a cura del Dott. Loris Santoro, Il Mio Amico Commercialista
Certificazione unica lavoro autonomo: che cos’è e a che cosa serve?
La certificazione unica, conosciuta da tanti come CU, è un documento obbligatorio che ha la funzione di comunicare all’Agenzia delle entrate le ritenute operate dai sostituti d’imposta.
Nello specifico va utilizzata per:
▶️ i redditi di lavoro dipendente e assimilati;
▶️ i redditi di lavoro autonomo;
▶️ provvigioni e redditi diversi;
▶️ corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi.
Quando si parla di sostituti d’imposta s’intendono tutti quei soggetti che si sostituiscono parzialmente o totalmente a un soggetto passivo dinanzi alle autorità finanziarie e rispetto alle imposte da pagare.
La certificazione unica ha l’obiettivo di certificare, che le somme versate tramite F24 a titolo di ritenuta d’acconto di lavoro autonomo o dipendente corrispondano a quanto dichiarato. Tale verifica avviene attraverso il “controllo incrociato” dei dati. Questo documento, per chi percepisce redditi di lavoro dipendente o autonomo, è di fondamentale importanza per la dichiarazione dei redditi nella quale si vanno appunto a dichiarare i redditi.
In questo articolo vedremo nel dettaglio la ritenuta sui redditi derivanti da lavoro autonomo, menzionando anche quali sono le scadenze fiscali per la trasmissione della CU nel 2022.
Certificazione dei compensi: come certificare il lavoro autonomo?
La certificazione unica è obbligatoria per tutti i compensi per prestazioni di lavoro autonomo corrisposti, a titolo di prestazione occasionale o con partita IVA, ad artisti e professionisti. (tranne per Ex minimi e Forfettari)
La certificazione unica è composta da due modelli:
1) Modello CU Sintetico, nel quale sono contenuti tutti i redditi corrisposti ed è il modello da consegnare a chi ha percepito tali redditi.
2) Modello CU Ordinario, cioè il modello che deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate e al cui interno si trovano i dati aggiuntivi rispetto a quello sintetico. Questo modello va essere trasmesso per via telematica all’Amministrazione finanziaria direttamente dal Sostituto d’imposta o per il tramite di Intermediario abilitato (Caf, Commercialisti, ecc.).
Compilazione CU: come compilare le certificazioni uniche?
Di seguito alcune accortezze per compilare la CU.
Nel campo 1 relativamente ai redditi di lavoro autonomo tra le principali attività troviamo:
CAUSALE A – prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale;
CAUSALE M – prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente; (indipendentemente dal superamento della soglia dei 5.000 euro annui)
CAUSALE O – prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente, per le quali non sussiste l’obbligo di iscrizione alla gestione separata
CAUSALE Q – provvigioni corrisposte ad agenti o rappresentanti di commercio monomandatari;
CAUSALE R – provvigioni corrisposte ad agenti o rappresentanti di commercio plurimandatari;
CAUSALE V1 – redditi derivanti da attività commerciali non esercitati abitualmente (ad esempio provvigioni corrisposte per prestazioni occasionali ad agenti o rappresentanti di commercio, mediatori e procacciatori d’affari).
Nel campo 4 bisogna indicare il compenso corrisposto al netto dell’iva e della parte previdenziale.
Nel campo 8 - 9 deve essere indicata la ritenuta d’acconto operata.
I compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionale di importo inferiore a 25,82€ sono esclusi dalla presentazione di tale certificazione.
Lavoratore autonomo: anche i forfettari e i minimi sono obbligati a compilare il modello CU?
Sì, anche se alcuni redditi non sono assoggettati a ritenuta d’acconto devono comunque essere riportati nella certificazione unica. Nel dettaglio, per:
- Regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità, di cui all’articolo 27, del D.L. n. 98/2011 (c.d. “contribuenti minimi“),
- Regime forfettario, di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 e successive modificazioni. (c.d. “contribuenti forfettari”).
Scadenza CU 2022: quando e come inviare le CU ai percipienti e all'Agenzia delle Entrate?
La certificazione unica deve essere rilasciata al percipiente entro il 31 marzo attraverso il “modello CU Sintetico”. La trasmissione telematica, invece, deve essere effettuata entro il 16 marzo tramite il “modello CU Ordinario”. Clicca qui per scaricare il calendario fiscale completo per il 2022.
Trasmissione certificazione unica: mancato invio o errori nella compilazione
Se la certificazione unica non è stata inviata occorrerà intimare il sostituto, attraverso raccomandata a.r. o PEC, in modo da ottemperare tempestivamente all’invio della certificazione unica all’Agenzia delle Entrate. Con la risoluzione n. 68/E/2009, l’Agenzia delle Entrate ha fornito delle specifiche sulla scomputazione delle ritenute alternativamente a quanto indicato sopra. Per scomputare comunque le ritenute bisogna essere in possesso della documentazione che comprovi di averle realmente subite, nello specifico andranno conservate ed esibite:
- Copia della fattura con l’esposizione della relativa ritenuta
- Copia dell’estratto conto bancario che attesti il reale incasso al netto della ritenuta.
Se la certificazione unica è errata deve essere corretta e inoltrata nuovamente all’Agenzia delle Entrate.