Articolo a cura del dottore commercialista Lorenzo Stagno, Il Mio Amico Commercialista
Se hai la Partita IVA devi sapere quali sono le spese che puoi scaricare dalle tasse.
Esistono infatti molte agevolazioni che permettono di ridurre l’importo da versare allo Stato. La maggior parte di queste agevolazioni prevede uno sconto dalle tasse a fronte del sostenimento di specifiche spese.
Tipologie di spesa
Le spese che permettono di ridurre le imposte si dividono in due tipologie:
- I costi che sostieni per la tua attività svolta con Partita IVA
- Le spese che sostieni a livello personale ma che rientrano in alcune agevolazioni previste dallo Stato.
Queste spese, a loro volta, si dividono in:
- Spese detraibili
- Spese deducibili
Vediamo qual è la differenza tra deduzione e detrazione.
Spese detraibili e spese deducibili
Le spese deducibili
Le spese deducibili riducono il reddito su cui calcolare le imposte che dovrai pagare.
Le spese detraibili
Le spese detraibili invece riducono l’imposta che devi pagare.
Ogni spesa detraibile ha una sua percentuale di detrazione. Quindi, se si hanno spese detraibili per 10.000 euro, lo “sconto” dalle imposte non sarà pari a 10.000 euro bensì a 10.000 euro moltiplicati per la percentuale di detraibilità.
- Ricavi della tua attività: 50.000 euro
- Costi della tua attività: 20.000 euro
- Spese deducibili: 5.000 euro
- Spese detraibili: 3.000 euro
- Percentuale di detrazione: 19%
In questo caso, per calcolare l’imposta che dovrai pagare bisogna procedere calcolando il reddito imponibile. Per farlo occorre sottrarre i costi dai ricavi. A questo valore, che è detto reddito lordo, è necessario sottrarre le spese personali deducibili. Il reddito imponibile è dunque pari a 25.000 euro.
Su questo reddito, applicando le aliquote e gli scaglioni, si determina l’IRPEF. Una volta determinata l'IRPEF lorda, per calcolare l’imposta effettivamente dovuta, occorrerà sottrarre 570 euro (cioè il 19% di 3.000 euro).
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Criteri e percentuali di deduzione
Per essere deducibili, queste spese devono rispettare tre requisiti:
- Effettività
- Inerenza
- Congruità
Deve quindi trattarsi di spese che siano effettivamente sostenute, che abbiano un legame con l’attività svolta e che siano di importo ragionevole.
I costi che non rispettano questi requisiti, non possono essere “scaricati” a meno che non si tratti di spese personali detraibili o deducibili.
Esistono alcune spese che, pur rispettando i requisiti appena visti, sono solo parzialmente deducibili:
- Spese di rappresentanza: deducibili con un limite massimo di spesa che dipende dal fatturato e dal tipo di attività svolta (professionale o imprenditoriale)
- Spese di acquisto autovetture: deducibili solo per il 20% su un costo massimo d’acquisto pari a 18.076 euro
- Spese per carburante: deducibili solo per l’80% della spesa effettivamente sostenuta
- Spese di formazione: deducibili con un limite massimo pari a 10.000 euro ogni anno
- Spese di vitto e alloggio: deducibili solo per il 75% della spesa effettivamente sostenuta
- Spese telefoniche: deducibili solo per l’80% della spesa effettivamente sostenuta
È quindi necessario prestare molta attenzione quando si sostengono spese rientranti in queste categorie: non tutto il costo verrà infatti recuperato come sconto sulle imposte.
Quali spese si possono scaricare con la Partita IVA?
Non tutte le Partite IVA possono scaricare i costi. Dobbiamo infatti distinguere fra:
- Partite IVA in regime forfettario
- Partite IVA in regime semplificato e ordinario
Regime forfettario
I forfettari hanno solamente un costo deducibile: i contributi previdenziali. Tutti gli altri costi che sostengono per la loro attività non sono deducibili.
Questo è dovuto al metodo di calcolo del reddito delle Partite IVA forfettarie.
Per questi soggetti, infatti, il reddito tassato è calcolato come fatture incassate moltiplicate per un coefficiente di redditività. È come se lo Stato considerasse che i costi sostenuti sono pari alla differenza fra quanto incassato e il reddito imponibile.
Se i costi effettivamente sostenuti sono superiori non ha importanza (come anche il caso contrario: costi effettivi inferiori a quelli calcolati forfettariamente).
Regime semplificato od ordinario
Le Partite IVA che invece applicano il regime semplificato o il regime ordinario possono dedurre tutti i costi che sostengono e che vengono inseriti in contabilità sempre nel rispetto dei limiti di cui al paragrafo precedente.
Un’ulteriore differenza fra Partite IVA in regime forfettario e Partite IVA in regime ordinario riguarda la possibilità di beneficiare delle detrazioni e delle deduzioni per le spese personali. I forfettari, se non hanno altri redditi, non possono beneficiare di questi sconti fiscali.
Questo deriva dal fatto che i forfettari pagano un’imposta sostitutiva e non l’IRPEF mentre le deduzioni e le detrazioni possono ridurre solamente l’IRPEF.
Le spese personali e le detrazioni per chi ha Partita IVA
Come anticipato, le Partite IVA in regime ordinario o semplificato possono dedurre e detrarre alcune spese personali.
Esistono moltissime tipologie di spese deducibili e detraibili.
Le principali sono:
- Contributi versati a un fondo pensione: sono deducibili per un importo massimo di 5.164 euro all’anno.
- Spese per il recupero degli immobili: dal Superbonus 110% al classico bonus ristrutturazione 50%, esistono moltissime detrazioni che spettano se si ristrutturano i propri immobili. Sono le spese che prevedono una percentuale maggiore di detraibilità. Senza pensare al Superbonus 110% si può fare l’esempio del sisma bonus ordinario che prevede detrazioni fino ad un massimo dell’85% della spesa sostenuta.
- Bonus mobili: è una detrazione pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
- Bonus verde: è una detrazione pari al 36% della spesa sostenuta per la sistemazione di giardini e aree all’aperto.
- Spese veterinarie: anche queste sono detraibili al 19%
- Polizze assicurative sulla vita o contro il rischio di non autosufficienza: detraibili al 19%
- Interessi passivi del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale: detraibili al 19%
- Erogazioni a Onlus, Odv, Aps: detraibili al 19%
- Investimenti in start-up innovative: detraibili al 50% ma con dei limiti massimi di investimento
- Spese per istruzione: detraibili al 19%
Chi ha la Partita IVA può scaricare le spese mediche?
Le spese mediche sono detraibili nella misura del 19% se superano la franchigia di 129,11 euro.
La digitalizzazione delle spese
Per chi ha la Partita IVA è fondamentale tenere separata la sfera personale da quella legata al business. Questo è importante anche per beneficiare correttamente di tutte le deduzioni e detrazioni previste dalla normativa.
Da alcuni anni a questa parte, tra l’altro, le spese personali sono detraibili e deducibili solamente se pagate con mezzo tracciabile quindi non in contanti.
L’importanza di avere un conto business
Il metodo migliore per avere sotto controllo tutte le spese sostenute e poter distinguere fra i costi dell’attività e quelle che invece sono spese personali è avere un conto dedicato alla sola attività svolta con Partita IVA. Non è obbligatorio per legge ma può rivelarsi utile per fare ordine fra le spese sostenute e non solo.