Articolo realizzato in collaborazione con Fiscozen.
Mentre la tua attività cresce, potrebbe capitarti di dover modificare delle informazioni legate alla tua Partita IVA. Effettuare e comunicare queste variazioni nel modo corretto ti garantirà di mantenere aggiornati tutti i dettagli della tua attività presso le istituzioni, evitando quindi dichiarazioni dei redditi non corrette e potenziali sanzioni.
In questo articolo ti spieghiamo qual è il modo corretto per variare la tua Partita IVA, in autonomia oppure con l’aiuto di un commercialista.
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Come modificare i dati della Partita IVA?
Modificare i dati della Partita IVA è un’attività piuttosto semplice ma deve essere eseguita con cura e attenzione, onde evitare potenziali sanzioni: per farlo, puoi farti supportare dal tuo commercialista oppure puoi occupartene in autonomia, compilando e inviando la documentazione necessaria online.
Online vs commercialista
Se decidi di variare la Partita IVA in autonomia, il modello da utilizzare è il AA9/12, lo stesso che si usa in fase di apertura di attività.
Per indicare una variazione della tua Partita IVA dovrai contrassegnare la casella numero 2 - variazione dati - e inserire la data di variazione nel riquadro A sulla prima pagina.
Dovrai poi compilare il resto del modello inserendo tutte le informazioni aggiornate nelle diverse sezioni.
Se invece preferisci farti supportare da un commercialista, sarà lui a svolgere la pratica al posto tuo e dirti quale sarà il costo della variazione.
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Partiva IVA: possibili variazioni
Quando si parla di variazioni della Partita IVA, si fa riferimento a un elenco di possibili modifiche che cambiano i dati dell’attività svolta.
Ad esempio:
Variazione denominazione e variazione sede
Può riguardare i tuoi dati personali o la sede della tua attività. Ad esempio se hai un negozio con un indirizzo registrato e ti sposti in un indirizzo diverso.
Variazione attività e codice ATECO
Può riguardare il codice ATECO, cioè la sequenza di 6 numeri che identifica il tipo di attività che svolgi.
Ricorda che puoi avere fino a 6 codici ATECO con la stessa Partita IVA, così puoi aggiungere servizi all’attività che già svolgi!
Ad esempio, se hai il codice ATECO per fare il consulente aziendale e poi ti specializzi in digital marketing, puoi variare la tua Partita IVA aggiungendo un nuovo ATECO e svolgere entrambe le attività.
Come e quando comunicare variazione Partita IVA?
Quando si intende effettuare delle variazioni alla Partita IVA, occorre rispettare precise tempistiche in base alle quali comunicare le variazioni stesse all’Agenzia delle Entrate: come regola generale, entro 30 giorni.
Inoltre, la procedura da seguire cambia leggermente a seconda che tu sia un libero professionista o una ditta individuale.
Vediamo nel dettaglio.
Le tempistiche
Le variazioni vanno comunicate entro i 30 giorni successivi alla data di variazione di qualsiasi dato comunicato in precedenza. In questo modo eviterai sanzioni per la tardiva comunicazione in ADE.
Ad esempio, se hai intenzione di variare il codice ATECO della Partita IVA il 1.7.2024, è consigliabile comunicare la variazione entro e non oltre il 31.7.2024.
Liberi professionisti
Se sei un libero professionista, dovrai comunicare le variazioni della Partita IVA all'Agenzia delle Entrate compilando il modello AA9/12. Puoi farti aiutare da un commercialista, oppure puoi gestire la compilazione e l’invio del documento in autonomia.
Per indicare una variazione della tua Partita IVA dovrai contrassegnare la casella numero 2 - variazione dei dati - e inserire la data di variazione del riquadro A sulla prima pagina.
Variazione Partiva IVA per le ditte individuali: cosa cambia?
Per le ditte individuali (INPS artigiani e commercianti) valgono tutte le regole indicate sopra ma serve un passaggio aggiuntivo, ossia deve essere data contestuale comunicazione anche in Camera di commercio, INPS e - nel caso degli artigiani - anche all’INAIL.
In questo caso, oltre al modello AA9/12, bisognerà quindi compilare anche la pratica “Comunica”, da inviare telematicamente, con cui si informano INPS, Camera di commercio e INAIL della variazione.
Quanto costa la variazione Partita IVA?
La variazione della Partita IVA può essere gratuita o a pagamento, a seconda della tipologia di variazione.
Se hai un’attività come libero professionista, la variazione della Partita IVA può essere gratuita. L’unico costo che dovrai sostenere è quello del commercialista se decidi di affidarti a questa figura come intermediario.
Se hai una ditta individuale, invece, dipende se la variazione deve essere fatta anche in camera di commercio. In quel caso devi mandare una comunicazione all’ente e pagare i diritti di segreteria che sono 17,50€.
Questo secondo caso avviene, ad esempio, se hai un’attività di parrucchiere e vuoi iniziare a fare anche l’estetista: dato che l’attività di estetista deve essere iscritta alla camera di commercio, dovrai pagare per la comunicazione. Se invece sei un parrucchiere e vuoi fare anche il social media manager, non dovrai pagare nulla perché per quest’ultima attività non è obbligatoria l’iscrizione alla camera di commercio.
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