PowerUp! Pitch Night - Le startup finaliste si raccontano

Sul palco della Pitch Night, lo scorso 20 ottobre a Milano, si sono avvicendate alcune delle startup in fase early stage più promettenti dell’ecosistema d’innovazione italiano. L’occasione?

La serata conclusiva di PowerUp!, la prima call per startup organizzata da Qonto a sostegno del panorama imprenditoriale in Italia.

Vi abbiamo già raccontato qui la storia delle startup finaliste.

In questo articolo, invece, diamo voce direttamente ai founder, per scoprire insieme le visioni e i sogni che costituiscono l’anima di questi progetti e, soprattutto, verso quale futuro volge oggi lo sguardo di queste startup.

Di seguito la nostra intervista a Giacomo Chinellato, Co-Founder & CEO @Climbo; Vincenzo Di Salvo, Co-Founder & CEO @PINV; Vincenzo Mansi, Co-Founder & CEO, @This Unique; Lapo Nidiaci, Co-Founder & CEO @FantaTrading; Giorgio Mottironi, Co-Founder & CSO @Ener2crowd e Christian Sansoni, Co-Founder & COO @ecosostenibile.eu.

Christian Sansoni, ecosostenibile.eu - Quello di ecosostenibile.eu è sogno che è forse comune a moltissime persone, ovvero poter vivere in un mondo in armonia con la natura e non in conflitto con essa. Il sogno di una società mutualmente equa, nelle scelte e nelle decisioni.

Abbiamo pensato la nostra piattaforma come a un catalizzatore di tutte le informazioni inerenti l’ambito ESG, per aiutare la C-Suite di una qualsiasi azienda a poter effettuare le scelte migliori, consapevoli di ogni variabile o rischio possibili.

Vincenzo Mansi, This Unique - La nostra idea nasce dalla volontà di sradicare un tabù, è da qui che deriva tutto il set di valori che permea la nostra strategia e tutte le decisioni che ne derivano.

La nostra vision è quella di colmare il divario di genere essendo il driver di un nuovo modello di consumo.

Per troppo tempo tutto è stato realizzato a misura d’uomo e i prodotti che hanno attratto maggiore ricerca e sviluppo sono stati fatti da e per uomini. Noi crediamo che attraverso la nostra attività possa nascere un vero e proprio movimento di aziende che lavorano per le persone a prescindere dal genere nel quale si identificano. 

Giorgio Mottironi, Ener2crowd - La nostra visione si riassume nella frase “Un futuro sostenibile è l’unico che sappiamo immaginare” e si identifica in una società e in una dimensione economica in cui la sostenibilità sia cardine del progresso degli individui che la compongono. Poter scegliere di consumare, investire, comportarsi in modo sostenibile, con rispetto verso l’equilibrio che garantisce l’origine e la perduranza delle risorse di cui abbiamo bisogno, deve essere un’opportunità alla portata di tutti, e non un’opzione esclusiva di una ridotta fascia di popolazione.

Questa visione nasce da un’esperienza diretta vissuta da noi co-founder quando operavamo, con diversi ruoli, nel campo dei servizi energetici alle imprese: ci rendevamo ben conto non solo della quantità di ricchezza che poteva essere creata – liberata – e condivisa, ma soprattutto di come rimanesse nelle mani di pochi – addetti ai lavori o poche imprese illuminate - e di come in realtà dovesse crescere come movimento per evitare il tracollo degli ecosistemi.

Il nostro sogno è quello di dotare ogni persona di un portafoglio di risparmio o investimento certificato green, il cui scopo sia quello di mettere a disposizione le risorse di oggi per il benessere nostro e degli altri esseri viventi di domani, e per farlo il primo passo è rendere la transizione energetica un movimento trasparente, partecipato ed inclusivo. Un momento di incontro tra persone ed imprese, tra opportunità e capitali, in una circolarizzazione centripeta ma non dispersiva dei benefici economici ed ambientali che è in grado di generare.

Vincenzo Di Salvo, PINV - Ci piacerebbe offrire alle imprese, a un prezzo accessibile a tutti, un software capace non solo di automatizzare i processi ma anche analizzare i flussi e gestire i conti aziendali senza alcuna competenza tecnica.

In pratica un vero e proprio Digital CFO che permetta all’imprenditore di capire come sta andando la propria azienda.

Giacomo Chinellato, Climbo - Più del 90% delle piccole aziende locali, soprattutto in Italia, non ha un CRM perché gli strumenti sul mercato sono complessi, costosi, e rivolti a un target già digitalizzato. Vogliamo aiutare le piccole aziende locali a digitalizzarsi, fornendo loro uno strumento intuitivo, facile da utilizzare, che porti risultati concreti, ad un prezzo accessibile.

Lapo Nidiaci, Fantatrading - Con FantaTrading vogliamo diventare il principale player a livello mondiale di educazione finanziaria gamificata.

Giacomo Chinellato, Climbo - Burocrazia, spese di costituzione, e tasse a parte, l’Italia è un posto perfetto dove fare startup. Il mercato è ancora poco digitalizzato, la competizione è molto bassa, e quindi ci sono tantissime opportunità per realizzare soluzioni digitali che risolvono problemi reali di consumatori o aziende.

Vincenzo Di Salvo, PINV - Sicuramente in Italia l’ecosistema per le startup sta crescendo, ma ancora è molto lontano da altri paesi come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna. Dal nostro punto di vista, per l’attività che svolgiamo, l’ostacolo principale è stato la burocrazia che ci ha rallentato molto anche nella fase di sviluppo e ci ha fatto trovare in una situazione in cui i nostri competitors esteri possono sviluppare funzioni in tempi più brevi dei nostri.

Dall’altra parte, oltre ad essere un team molto tecnico abbiamo avuto la fortuna (e forse anche l’abilità) di trovare due investitori che hanno creduto in noi e che ci hanno permesso di crescere molto nel mondo del Fintech, aiutandoci anche nell’offerta commerciale. Senza dimenticare le partnership, che hanno giocato un ruolo fondamentale come quella con Qonto, che ci ha permesso anche di aumentare la nostra visibilità sul mercato ed ampliare i servizi.

Lapo Nidiaci, Fantatrading - ​​Aprire una startup in Italia non è sicuramente facile. Basti pensare semplicemente ai costi di costituzione di una SRL in Italia e paragonarli a quelli di altri stati europei: è vera sfida, ma è anche questo il bello!

Sicuramente ci hanno aiutato molto le persone che abbiamo incontrato durante il nostro percorso, senza le quali non saremmo qua adesso.

Vincenzo Mansi, This Unique - Quello che sogno come CEO di This Unique è essere in una azienda che è stata capace di diventare leader in Europa nell’ambito dell’igiene e del well being proponendo un nuovo modello di consumo consapevole per persone e per le aziende, attento all’ambiente e alle persone.

Quello che personalmente sogno per me è continuare a fare impresa avendo chiaro in mente che quello che voglio è migliorare la vita delle persone.

Christian Sansoni, ecosostenibile.eu - Credo che ogni startupper aspiri ad aver trovato la ricetta giusta, con la propria idea, per percorrere la via dell’unicorno, ovvero la startup che supera il muro del miliardo.

La tentazione iniziale sarebbe quella di tirare i remi in barca una volta raggiunto l’apice e godersi del meritato relax ma c’è un fattore che non avevo considerato: l’aver intrapreso un percorso di accelerazione mi ha fatto conoscere tanti ragazzi e tante persone con la voglia di innovare il mondo, di cambiarlo e portarlo verso un nuovo percorso, un mondo x.0, più equo e sostenibile per tutti, ed avendone la possibilità mi piacerebbe offrire altrettante opportunità a chi avesse idee ma non sapesse come fare a fargli prendere forma. 

Giorgio Mottironi, Ener2crowd - Personalmente mi vedo a guidare questa grande “rivoluzione energetica” fondata sulla socializzazione della finanza (o democratizzazione degli investimenti) sostenibile dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti, dove già stiamo intessendo relazione per portare alcune soluzione tecnologiche in fase di sviluppo e fondamentali per certificare le emissioni di CO2 – equivalente – evitate.

Ma ciò che accadrà tra 5 anni non riguarda solo me, c’è anche l’azienda e tutte le persone che ci lavorano, ognuna delle quali sarà cresciuta e potrà dire di fare parte non solo della più grande piattaforma e app di investimenti sostenibili, ma di essere parte del più grande fondo di investimento sostenibile d’Europa, ed al servizio della più grande comunità di investitori etici mai aggregata dalla volontà di fare la differenza per costruire veramente un futuro migliore.

Giacomo Chinellato, Climbo - Climbo è cambiata molto nei suoi primi 2 anni, e sicuramente cambierà anche nei prossimi 5, quindi non riesco a immaginare dove saremo a livello di prodotto, clienti, o fatturato. Mi vedo sicuramente insieme ai miei co-fondatori Tommaso e Marco, con cui ho iniziato questa avventura che sono sicuro durerà per molto tempo.

Christian Sansoni, ecosostenibile.eu - Tante ma tutte piccole cose e di contorno, che di per sé non hanno modificato il corso degli eventi. E sono comunque servite ad implementare un approccio differente e valutare altri punti di vista. Meglio sbagliare all’inizio, quando si ha più possibilità di manovra e correzione degli errori, che farlo dopo aver impostato la rotta e dei vincoli non più eludibili.

Vincenzo Di Salvo, PINV - Stiamo facendo un percorso bellissimo e siamo contenti di quanto abbiamo fatto fino ad oggi. Ogni tanto pensiamo che se avessimo costituito PINV all’estero sarebbe stata più facile la fase di sviluppo o la raccolta di capitali, ma dall’altra parte per noi era fondamentale poter dimostrare che anche una startup Italiana può crescere e affermarsi sul mercato.

Lapo Nidiaci, Fantatrading - Probabilmente avrei piacere di intraprendere questa avventura da ancora più giovane, perché da quando ho iniziato ho capito che questo è quello che voglio fare nella vita.