La terza edizione di PowerUp, la call per startup organizzata da Qonto per supportare l’ecosistema di innovazione italiano, vede come media partner (insieme a Made IT) il new media Torcha, la startup innovativa fondata da Marco Cartasegna nel 2020.
Abbiamo intervistato Cartasegna per farci raccontare com’è nata l’idea di Torcha, quali sono state le fasi della sua crescita e cosa significa, secondo il suo punto di vista, fare oggi startup in Italia.
Insieme abbiamo discusso del valore del networking e come questo possa davvero fare la differenza quando ci si trova a voler lanciare un business sul mercato.
Una nuova generazione di informazione
Informazione giovane a misura delle nuove generazioni: com’è nata l’idea di fondare Torcha?
L’idea di fondare Torcha è nata dalla necessità di offrire un’informazione che risponda alle esigenze e agli interessi delle nuove generazioni.
Alla fine del 2017, ho iniziato, primo in Italia, a fare contenuti di politica ed economia su Instagram, utilizzando il mio profilo personale, creando i format #SecondoMe. È stato per caso, ma mi sono accorto che c’era spazio per trattare temi seri.
La crescente distanza tra i media tradizionali e il pubblico che cambia, che spesso cerca contenuti più rilevanti, immediati e coinvolgenti, ci ha dato l’opportunità di intervenire con un progetto dedicato.
Torcha è stata creata per colmare questo gap, fornendo notizie e approfondimenti in un formato che si adatta alle abitudini e alle aspettative delle nuove generazioni.
I numeri di Torcha
Diamo un po’ di numeri: com’è cresciuta Torcha dal 2020 a oggi? Quali sono i prossimi obiettivi?
Dal 2020 a oggi Torcha ha visto una crescita significativa. Soprattutto se teniamo conto del fatto che il nostro budget per la sponsorizzazione dei contenuti, dal momento della fondazione ad oggi, è stato di zero euro.
La nostra crescita è sempre stata esclusivamente organica.
Negli anni abbiamo ampliato il nostro team e migliorato la qualità dei nostri contenuti, affidandoci a un network esterno di esperti per il supporto nel trattare le tematiche più complesse.
Attualmente, stiamo puntando a espandere ulteriormente la nostra community e a diversificare le nostre fonti di revenue.
Speriamo ci sia un’accelerata negli investimenti pubblicitari nel digitale: purtroppo viviamo in un Paese in cui i brand ancora investono principalmente in TV. È anacronistico ma cambierà con il cambio generazionale, come già avvenuto in tanti Paesi.
I prossimi obiettivi includono la crescita su LinkedIn e YouTube, oltre alla creazione di nuovi format per mettere in connessione la dimensione online con quella offline e la continua espansione di Talenti Accessi, cappello sotto la quale stanno tutte le iniziative concrete portate avanti da Torcha e brand partner per la community
Distinguersi sul mercato
Come vi distinguete in un mercato dell’informazione sempre più competitivo (e alternativo)?
Torcha si distingue per la sua capacità di coniugare contenuti di alta qualità con un formato fresco e innovativo.
Puntiamo su una narrazione coinvolgente e su una forte interazione con il nostro pubblico.
Inoltre, e penso che questa sia la nostra caratteristica peculiare, ci impegniamo per mantenere un approccio sempre imparziale e trasparente, in modo da costruire una relazione di fiducia con la nostra community, che ormai sa che non intendiamo indirizzare l’opinione ma “solo” fornire gli strumenti per formarne una propria.
Fare startup in Italia
Fare startup in Italia: ci racconti la tua esperienza di founder?
Avviare una startup in Italia presenta sicuramente delle sfide, tra cui la burocrazia e la difficoltà di accesso ai finanziamenti, non dico nulla di nuovo.
Inoltre, per la natura del suo progetto, Torcha non è particolarmente appetibile agli occhi dei (non molti) venture capital che ci sono nel nostro Paese, in quanto non promette agli investitori mirabolanti crescite da 100X.
Mi ritengo fortunato nell’aver trovato una serie di imprenditori e angel investors preoccupati dalla situazione dell’informazione nel nostro Paese, che hanno creduto non solo nel valore economico di Torcha, ma anche nel valore sociale del nostro progetto.
Torcha e PowerUp
Torcha è media partner di PowerUp, la call di Qonto per startup che quest’anno giunge alla sua terza edizione: qual è il valore del networking, quando si fa impresa?
Siamo molto felici di questa collaborazione e speriamo di poterla ampliare ulteriormente.
I valori che accomunano le nostre realtà sono numerosi, come quello di offrire opportunità concrete a chi vuol fare impresa e di credere nel significato del networking . Quello che Qonto fa con PowerUp per le startup, noi lo facciamo con Talenti Accesi per i giovani.
È di questo, dopotutto, che ha bisogno il panorama di innovazione italiano: di opportunità concrete. E io sono un testimone vivente del fatto che le opportunità si trovano anche creando un network di alto livello.