Quello che stiamo vivendo è un momento importante per le imprese innovative: secondo il report annuale del Ministero dello Sviluppo Economico nel 2021 il numero di questo tipo di imprese è cresciuto arrivando a contare, alla fine del terzo trimestre, circa 14.000 startup innovative (+16,8%) e 2.066 PMI innovative (+15,5%).
Per supportare gli imprenditori del settore dell’innovazione e i loro investitori a orientarsi all’interno di questo scenario particolare e ricco di opportunità, TaxCoach ha elaborato una “Guida alle agevolazioni fiscali per startup e PMI innovative”, con il supporto di Qonto e di PINV: uno strumento pratico per accedere alle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di imprese.
Puoi scaricare gratuitamente la guida a questo link e trovi riassunte in questo articolo le principali informazioni da conoscere sin dalla fase di costituzione di una startup o PMI innovativa.
Cosa si intende per startup o PMI innovativa?
Una startup o PMI innovativa è una società di capitali che ha come oggetto della propria attività principale la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione di servizi o prodotti ad alto valore tecnologico.
Per lo Stato italiano è fondamentale che le tecnologie innovative vengano sviluppate velocemente e nel migliore dei modi; pertanto, oltre ad avere quasi azzerato i costi in fase di costituzione, sono state previste altre agevolazioni per questo tipo di società.
Ecco alcune delle più importanti:
- Possibilità di raccogliere denaro tramite crowdfunding;
- Incentivi per le assunzioni dei dipendenti e crediti di imposta;
- Possibilità di applicare stock option o work for equity, ossia di lavorare in cambio di una quota societaria;
- Agevolazioni fiscali per chi sceglie di investire nella startup sia come persona fisica sia come società;
- Possibilità di estendere di 12 mesi il ripiano delle perdite nel caso di chiusura del bilancio in perdita;
- Accesso diretto al Fondo di garanzia;
- Maggiore flessibilità nella gestione della crisi d’impresa.
Quali sono i requisiti per potersi definire startup o PMI innovative?
Startup innovativa
La normativa di riferimento, a questo proposito, è il Decreto Legge 179/2012, art 25, comma 2. Una startup innovativa viene qui definita come una società di capitali (costituita anche in forma cooperativa), che risponda alla seguenti caratteristiche:
- impresa nuova o costituita da non più di 5 anni;
- residenza in Italia o altro Paese dello spazio economico europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia;
- fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro:
- impresa non quotata in un mercato regolamentato o piattaforma multilaterale di negoziazione;
- non distribuisce e non ha distribuito in passato utili;
- l’oggetto sociale è l’esclusivo o prevalente sviluppo/produzione/commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico;
- l’impresa non deve essere il risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda.
È inoltre necessario rispettare almeno uno dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
- Sostenere spese in Ricerca e Sviluppo e innovazione per una quota uguale almeno al 15% del maggiore valore fra valore e costo della produzione.
- Impiegare personale altamente qualificato (almeno ⅓ dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure ⅔ con laurea magistrale).
- Essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto oppure titolare di un software registrato.
PMI innovativa
In questo caso la normativa di riferimento è il Decreto legge 3/2015, art 4, che definisce una PMI innovativa come una società di capitali (costituita anche in forma cooperativa) che rispetti i seguenti requisiti oggettivi:
- residenza in Italia o altro Paese dello spazio economico europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia;
- ha effettuato la certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato;
- non è quotata in un mercato regolamentato
- non è parallelamente iscritta alla sezione speciale delle startup innovative.
Anche in questo caso occorre che l’impresa risponda ad alcune precise caratteristiche (2 delle seguenti):
- Sostenere spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 3% del maggiore valore tra valore e costo della produzione.
- Impiegare personale altamente qualificato (almeno ⅕ dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno ⅓ con laurea magistrale).
- Essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato.
Costituire una startup o una PMI innovativa: gli step iniziali
- Forma societaria: Srl semplificata o Srl ordinaria?
Si tratta della prima decisione da prendere, preferibilmente seguendo i consigli di un esperto. Dal punto di vista pratico, l’unico vantaggio nello scegliere la forma semplificata è il costo ridotto dell’onorario del notaio. A questo però si sommano alcuni svantaggi di lungo termine come il fatto che lo statuto e l’atto costitutivo rispondono a un modello standard scarsamente flessibile. O che non è possibile applicare molte strategie di risparmio fiscale e l’amministrazione affidata al CDA è molto limitata. - Denominazione della società
A questo proposito, è bene ricordare che la denominazione che decidi di dare alla società in fase di costituzione non deve necessariamente corrispondere al nome che sarà poi usato sul mercato. Si tratta di due elementi indipendenti. - Sede legale
Si tratta della sede di riferimento della società per tutti gli aspetti fiscali, contabili e amministrativi e non deve necessariamente coincidere con la sede operativa. - Oggetto della società
L’attività prevalente che la società svolgerà e le attività collaterali che potrebbe svolgere come secondarie. - Capitale sociale e quote societarie
Sarà fondamentale stabilire il capitale con cui iniziare e definire le quote dei soci, oltre al loro ruolo lavorativo. - Titolo di studio dei soci e del team che lavora nella startup
Si tratta di un’informazione importante perché, per poter essere iscritti del registro delle startup, la camera di commercio richiede i titoli di studio di tutti i soci e degli eventuali collaboratori. - Organo amministrativo
Occorre determinare se optare per un Amministratore unico o un Consiglio di amministrazione. - Durata
In fase di costituzione, è possibile stabilire se dare alla società una durata illimitata oppure limitata nel tempo, che può essere di 30 o 50 anni. - Pec societaria, firma digitale
Quando ti presenterai di fronte al notaio per la costituzione della tua società, dovrai aver già attivato la posta elettronica certificata per la tua azienda. Un altro strumento che ti risulterà utile è la firma digitale, con la quale potrai firmare i documenti a distanza e in via digitale, con valore legale. - Compilazione del modulo d’iscrizione nella sezione speciale delle startup
Per iscriversi al registro speciale delle startup innovative, sarà necessario compilare la “dichiarazione di possesso dei requisiti” e nel caso che il requisito sia relativo ai costi di Ricerca e Sviluppo predisporre anche un riepilogo delle spese future previste. Entrambi i documenti dovranno essere firmati digitalmente: un motivo in più per dotarsi per tempo della firma digitale. - Visura e conto business
Una volta costituita la tua società e consegnate al notaio le autocertificazioni descritte al punto precedente, occorrerà aspettare che la Camera di Commercio iscriva la società e rilasci quindi la visura: un documento che indica la data di costituzione della società e di iscrizione al registro delle imprese e che è indispensabile possedere per poter aprire un conto in banca aziendale.
Agevolazioni fiscali per chi investe in startup e PMI innovative: la guida completa
Chi decide di investire in startup o PMI innovative gode di specifiche agevolazioni fiscali ai fini delle imposte sui redditi, con limiti differenti a seconda che l’investitore sia una persona fisica o una persona giuridica, ovvero una società.
Le agevolazioni sono valide anche per gli investimenti in startup innovative a vocazione sociale od operanti in ambito energetico; restano invece esclusi i soggetti che a loro volta investono in altre startup o PMI innovative, gli incubatori certificati e i soggetti che a loro volta sono startup o PMI innovative.
Per supportare gli imprenditori del settore dell’innovazione e i loro investitori nel comprendere il complesso quadro di adempimenti e normative che regolamentano il mondo delle startup e delle PMI innovative, TaxCoach (società di consulenza fiscale e contabile specializzata in startup e PMI innovative) ha elaborato una “Guida alle agevolazioni fiscali per startup e PMI innovative”, con il supporto di Qonto e PINV (gestionale online multi-banking che permette di monitorare, gestire e prevedere i flussi di cassa): uno strumento pratico che racchiude le più importanti informazioni da conoscere fin dalla costituzione per accedere alle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di imprese.
Puoi scaricarla gratuitamente, direttamente da questo link.