Gestione delle spese 100% digitale
Gestisci le spese di viaggio dei tuoi collaboratori direttamente dal conto.

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In Italia il rapporto personale ha grande valore, specie negli affari. Per mantenere dei rapporti commerciali stabili e duraturi nel tempo, andare in visita da fornitori e cliente è importante, oggi come in passato. Le spese di trasferta rappresentano una categoria di spesa molto comune per le aziende italiane. Se correttamente documentate, sono deducibili e consentono di ridurre l’imponibile e pagare meno tasse.
In questo articolo impari a conoscere gli aspetti per una corretta documentazione delle spese, quali spese possono essere considerate spese di trasferta e in che misura possono essere dedotte.
Le spese di trasferta sono tutti quei costi che sostieni per andare a visitare clienti e fornitori, così come anche i costi per partecipare a mostre, eventi, fiere, ecc., purché inerenti all’attività d’impresa.
Questo tipo di spese fa riferimento ai costi di trasporto, vitto e alloggio, e devono essere sostenute da un dipendente o un collaboratore dell’azienda, per spostarsi al di fuori della sede di lavoro abituale.
Le spese di trasferta comprendono tutte le spese sostenute da un lavoratore, dipendente o collaboratore nel corso dell’attività lavorativa al di fuori della sede abituale di lavoro.
Tra le spese di trasferta rientrano diversi tipi di spesa. Nel seguente elenco puoi trovare i principali costi, divisi per tipologia, considerabili come spese di trasferta:
Tipologia di spesa | Descrizione |
---|---|
Trasporto | Biglietti di treno, aereo, autobus, taxi, noleggio auto, pedaggi autostradali, carburante |
Vitto | Pasti consumati durante la trasferta (colazione, pranzo, cena) |
Alloggio | Pernottamenti in hotel, bed & breakfast, residence, affitti brevi |
Spese accessorie | Parcheggi, mance, trasporti locali, costi di lavanderia, telefonate di servizio |
Spese documentali | Acquisto di materiali necessari per la missione di lavoro, costi di spedizione documenti, fotocopie |
Spese per trasferte estere | Visti, assicurazioni di viaggio, cambi valuta, vaccinazioni obbligatorie |
L’indennità di trasferta è un costo legato alle spese di trasferta, ma le due cose non vanno confuse.
L’indennità di trasferta è una somma forfettaria, un compenso, che il datore di lavoro può riconoscere al dipendente o al collaboratore per lo spostamento e la permanenza fuori dalla sede lavorativa abituale. Questa indennità viene solitamente stabilita in base a contratti collettivi, regolamenti aziendali o accordi individuali, e può variare in funzione della durata e della destinazione della trasferta.
La differenza principale rispetto alle spese di trasferta è che queste ultime si riferiscono ai costi documentati e sostenuti, mentre l’indennità di trasferta viene corrisposta a seguito dell’accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
Dal punto di vista fiscale, le spese di trasferta rappresentano costi deducibili per l’azienda o il professionista. La deducibilità delle spese di trasferta consente di sottrarre tali costi dal reddito imponibile, riducendo così la base su cui vengono calcolate le imposte.
I più importanti fattori per dedurre le spese di trasferta a livello fiscale sono due:
Inoltre, la normativa fiscale italiana prevede che le spese devono essere di importo ragionevole, ovvero commisurato all’attività.
Le spese devono essere dettagliate e riconducibili a trasferte reali, motivate da motivi professionali, e non per esigenze personali o familiari.
La deducibilità può variare in base alla tipologia di spesa (vitto, alloggio, trasporti, ecc.) e alla figura del soggetto che le sostiene (dipendente, amministratore, professionista autonomo). Per alcune categorie di spesa, la legge stabilisce dei limiti massimi giornalieri o percentuali oltre i quali la parte eccedente non è deducibile.
La corretta gestione e documentazione delle spese di trasferta è essenziale per evitare contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Deduzione o detrazione?
Se vuoi capire qual è la differenza tra deduzione e detrazione, leggi questo articolo sul tema.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto regole più rigorose per la tracciabilità e la documentazione delle spese di trasferta. È stato rafforzato l’obbligo di usare strumenti di pagamento tracciabili e sono stati aggiornati i limiti di deducibilità per alcune categorie di spese, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e semplificare i controlli fiscali.
A partire dal 2025, l’obbligo di tracciabilità delle spese di trasferta è diventato ancora più stringente. Per essere fiscalmente deducibili, le spese devono essere pagate con strumenti tracciabili, come carte aziendali, bonifici bancari o altri metodi elettronici.
Per documentare correttamente le spese di trasferta, devi:
Così facendo, non solo rispetti le disposizioni, ma semplifichi anche la gestione amministrativa e riduci il rischio di contestazioni fiscali.
Come documentare le spese di trasferta
Qonto è la soluzione ideale per gestire e documentare le spese di trasferta in modo semplice e conforme. Puoi assegnare carte di pagamento aziendali ai collaboratori e rimborsare le spese anticipate. Tutte le operazioni sono archiviate digitalmente e facilmente consultabili. Qonto ti garantisce la piena conformità fiscale.
Per dedurre le spese di trasferta, è sufficiente che queste siano sostenute per motivi di lavoro, debitamente documentate e pagate con strumenti tracciabili. In pratica, ti basta raccogliere le ricevute e le fatture relative alla trasferta, assicurandoti che riportino i dati necessari (importo, data, motivo della spesa).
Una volta raccolte, queste spese possono essere registrate nella contabilità aziendale o del professionista, così da ridurre l’ammontare del reddito imponibile su cui calcolare le imposte.
La seguente tabella ti può servire da riferimento per capire la deducibilità delle spese e il limite consentito per legge.
Tipologia di spesa | Percentuale di deducibilità | Limite massimo giornaliero/annuo | Note aggiuntive |
---|---|---|---|
Vitto e alloggio (dipendenti) | 100% | 180,76 € (Italia) / 258,23 € (estero) | Solo per trasferte fuori Comune sede di lavoro |
Vitto e alloggio (amministratori/professionisti) | 75% | 180,76 € (Italia) / 258,23 € (estero) | Entro i limiti giornalieri |
Trasporto (tutte le categorie) | 100% | Nessun limite specifico | Se documentate e inerenti all’attività |
Veicoli (professionisti) | 20% | 3.615,20 € annui | Solo se intestati al professionista |
Indennità di trasferta | 100% (entro limiti CCNL o legge) | Secondo quanto stabilito dal contratto | Oltre i limiti, la quota è imponibile |
Spese accessorie | 100% | Nessun limite specifico | Se strettamente collegate alla trasferta |
Il calcolo dei costi di trasferta è un calcolo semplice, è sufficiente sommare i singoli costi sostenuti. Per evitare problemi e inserire nel calcolo spese non corrette, fatti sempre assistere da un commercialista. L’indennizzo non rientra in questo calcolo.
Quando si gestiscono le spese di trasferta, puoi scegliere se concedere ai dipendenti una capacità di spesa diretta tramite carte aziendali, oppure rimborsare le spese anticipate dai collaboratori.
Dare capacità di spesa permette maggiore controllo, rapidità e riduce gli anticipi da parte dei dipendenti, mentre il rimborso tutela la flessibilità ma può rallentare il processo, richiede una verifica successiva e può pesare sulle finanze dei collaboratori.
Se scegli di optare per i rimborsi ai dipendenti, invece che per le carte aziendali, è comunque necessario documentare digitalmente tutte le spese sostenute, allegando ricevute e giustificativi validi. Altrimenti, non puoi portare i costi in deduzione e ridurre le tasse da pagare.
Le modalità di rimborso delle spese di trasferta possono variare in base alla policy aziendale e alla tipologia di spesa sostenuta. In generale, i rimborsi possono avvenire:
Gestire le spese di trasferta dei tuoi dipendenti con Qonto è semplice e sicuro. Con l’app Qonto puoi assegnare carte di pagamento aziendali ai collaboratori, definendo limiti di spesa personalizzati e monitorando in tempo reale tutte le transazioni.
Ogni spesa viene automaticamente tracciata, e i collaboratori non devono fare altro che caricare gli scontrini parlanti con una foto tramite app. In questo modo elimini la gestione cartacea e riduci il rischio di errori o smarrimenti.
Con Qonto puoi decidere chi può spendere, per quali categorie e con quali limiti. Tutte le operazioni vengono archiviate digitalmente e rese disponibili sia ai titolari del conto che al team contabile, che può accedere rapidamente a dati dettagliati e riportarli facilmente nei software di contabilità aziendale.
L’intero processo di rendicontazione risulta più trasparente, veloce e conforme alle normative vigenti, liberando tempo prezioso sia per i collaboratori in trasferta che per l’amministrazione.
Registrare le spese di trasferta con Qonto è facile e immediato:
Tutti i dati della transazione vengono associati automaticamente al giustificativo, rendendo la rendicontazione trasparente e ordinata.
Con Qonto dai capacità di spesa ai tuoi collaboratori mantenendo sempre il controllo.
Se sei un professionista, Qonto ti offre una soluzione pratica e digitale per gestire tutte le tue spese di trasferta in modo ordinato e conforme.
Puoi usare la carta Qonto per pagare viaggi, vitto, alloggio e altre spese accessorie, tenendo traccia di ogni movimento direttamente dall’app.
Dopo ogni pagamento, puoi caricare velocemente la foto della ricevuta o della fattura, associandola subito alla transazione e mantenendo così tutta la documentazione necessaria sempre a portata di mano.
Qonto ti permette inoltre di categorizzare le spese e di esportare i dati in formato compatibile con il gestionale contabile del tuo commercialista, facilitando la dichiarazione dei redditi e la deduzione delle spese.
In questo modo, risparmi tempo prezioso, eviti errori di archiviazione e puoi concentrarti sul tuo lavoro.
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