Mantieni il controllo sulle spese di team e collaboratori con carte, ruoli e ricevute digitalizzate.

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Uno degli obiettivi principali di un’azienda, piccola o grande che sia, è ottenere la profittabilità economica. In altre parole, un bilanciamento costante di entrate e uscite totali.
Per raggiungere questo scopo è indispensabile avere un quadro ben chiaro della situazione fiscale dei diversi dipartimenti e dell’azienda nel complesso, così da comprendere quante e quali risorse allocare a determinati progetti e come, eventualmente, provare a ridurre i costi superflui.
Questo processo di razionalizzazione e controllo dei costi ha un nome ben preciso: budgeting aziendale. È proprio sulla pianificazione del budget aziendale che si prendono le decisioni su base quotidiana.
Ma che cos’è di preciso un budget aziendale, e come si realizza nel concreto?
Come spiegato, un budget aziendale è un documento fondamentale per la pianificazione finanziaria complessiva di un’impresa.
Attraverso un’operazione di budgeting è infatti possibile controllare e prevedere tutti i costi, sia fissi sia variabili, oltre che le entrate e i profitti futuri: in questo modo l’azienda potrà raggiungere i propri obiettivi finanziari e operativi sulla base di target ben definiti.
Definizione
Il budget aziendale è un documento che analizza le entrate e le uscite previste da un’azienda in uno specifico arco temporale futuro, consentendo di organizzare i vari processi produttivi sulla base di obiettivi e risorse ben chiari.
A seconda delle dimensioni dell’azienda, il processo di budgeting può essere affidato a figure diverse. Solitamente, nelle realtà più affermate è il reparto finanziario a occuparsi di redigere questo documento, sotto la guida del CFO (Direttore Finanziario).
Le realtà più piccole o le startup, invece, non sempre hanno una figura specializzata che se ne occupa. Per questo, la realizzazione del budget aziendale
potrebbe ricadere sul founder o su altre figure più ibride.
Nella maggior parte dei casi, il processo di budgeting coinvolge i responsabili dei singoli reparti, il consiglio di amministrazione e il direttore generale. In linea di massima, tuttavia, è il CFO ad avere maggior voce in capitolo nella definizione del budget finale.
In molte aziende, i budget aziendali vengono elaborati e discussi su base annuale, con l’obiettivo di prevedere l’andamento del business (e le conseguenti necessità economiche) nei dodici mesi seguenti.
Tuttavia, è anche possibile scegliere di concentrarsi su periodi di tempo più brevi, realizzando budget semestrali, trimestrali o mensili: un approccio di questo tipo consente di modificare le previsioni e gli stanziamenti con maggiore reattività sulla base delle performance rilevate.
Altre aziende scelgono invece di elaborare un budget in archi temporali più lunghi, ad esempio su base biennale o triennale. Questa soluzione può rivelarsi utile in caso di piani di investimento a medio termine o per monitorare progetti strategici con durata prevista particolarmente lunga.
Sebbene il termine “budget aziendale” faccia riferimento alla programmazione finanziaria complessiva di un’azienda, tale documento viene spesso suddiviso in sotto-budget separati, ciascuno con un proprio specifico scopo.
Naturalmente, il processo effettivo e le divisioni adottate variano in base alle esigenze, alle dimensioni e agli obiettivi delle singole aziende. Tuttavia, in linea generale è possibile distinguere alcune categorie specifiche: in primo luogo i budget operativi, che confluiscono poi nel budget economico.
Quest’ultimo, insieme al budget patrimoniale, costituisce il vero e proprio budget finanziario dell’azienda.
La prima categoria di budget è legata alle attività operative dell’azienda: vendita, produzione, acquisti e molto altro. Anche in questo caso sarà possibile realizzare singoli budget separati in base ai diversi reparti: quello elaborato più di frequente è il budget commerciale.
Il budget commerciale è uno dei vari possibili budget operativi. Solitamente include le aspettative e le previsioni sulle attività commerciali dell’azienda, facendo riferimento alle possibili entrate e uscite che derivano dalla vendita di prodotti o servizi.
In questa categoria rientrano, ad esempio, le spese per il marketing e la produzione, oltre ai costi operativi (incluso quello del personale). Un budget commerciale andrà quindi elaborato sulla base di dati e informazioni realistiche e ben definite, per evitare divari troppo grandi tra le aspettative e la realtà.
Come detto, i diversi budget operativi confluiscono successivamente nel più generale budget economico, che prevede le entrate e le uscite generali dell’azienda in uno specifico lasso di tempo. Con una giusta pianificazione finanziaria sarà quindi possibile prepararsi in tempo a eventuali incrementi nelle spese o diminuzioni nelle entrate, allocando le giuste risorse per superare anche situazioni difficili.
Il budget patrimoniale, d’altro canto, analizza il patrimonio complessivo dell’azienda: oltre ai prodotti disponibili, prende in considerazione tutti gli altri elementi che compongono lo stato patrimoniale aziendale complessivo, quali il capitale circolante, eventuali finanziamenti in corso e tutte le immobilizzazioni aziendali (ossia i beni in uso per più di un anno).
Il budget finanziario rappresenta in un certo senso il “punto di arrivo” dell’intero processo di budgeting: il suo obiettivo è di analizzare l’evoluzione della liquidità aziendale complessiva nel corso dell’anno successivo, stimando il flusso di cassa atteso così da verificare la sostenibilità economica dei progetti in programma.
Una volta compresi i processi e le categorie che portano alla creazione del budget aziendale complessivo, proviamo ora a riassumere le diverse fasi del processo di budgeting.
In primo luogo è necessario raccogliere dati ed elaborare proiezioni per i singoli settori, al fine di stilare i diversi budget operativi (tra cui quello commerciale). Come detto, questo processo può essere svolto in autonomia dal team finanziario dell’azienda o prevedere il coinvolgimento dei responsabili dei diversi reparti al fine di ottenere dati più accurati.
Per la preparazione del budget economico vanno poi categorizzate tutte le spese dell’azienda, sommando i dati ricevuti dai vari reparti. Solitamente si adotta una suddivisione in costi fissi, costi variabili e costi straordinari. In base alle informazioni ottenute si potranno allocare le risorse disponibili e fare previsioni sui dati finanziari per l’anno successivo.
Il budget patrimoniale, d’altro canto, richiede una valutazione dello stato patrimoniale aziendale nel periodo precedente e una valutazione delle variazioni previste. Solitamente i dati vengono presentati attraverso una divisione tra attività e passività. Guardando la situazione d’insieme sarà poi possibile prevedere eventuali variazioni, con l’obiettivo di raggiungere un equilibrio tra le due voci.
Infine, una volta raccolti tutti i dati necessari, si può procedere all’elaborazione del budget finanziario complessivo cercando di bilanciare i flussi di cassa in entrata e in uscita.
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Una volta stabilito il budget della propria azienda e allocate le risorse disponibili ai diversi dipartimenti, è importante utilizzare una modalità smart e flessibile per gestire le finanze aziendali con la massima chiarezza.
In effetti, molte realtà imprenditoriali scelgono di utilizzare un conto business apposito per semplificare le operazioni di contabilità.
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