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Vendere prodotti online non è più un'opzione, ma una necessità per chi vuole far crescere la propria attività. Che tu sia un produttore artigianale, un rivenditore o una piccola impresa che vuole espandere il proprio mercato, l'e-commerce offre opportunità concrete di crescita.
I numeri parlano chiaro: secondo i dati dell'Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, nel 2023 il valore degli acquisti online in Italia ha superato i 54 miliardi di euro, con una crescita dell'8% rispetto all'anno precedente. Sempre più consumatori scelgono di acquistare online, e le imprese che non presidiano questo canale rischiano di perdere quote di mercato.
In questa guida ti spieghiamo come muovere i primi passi nella vendita online, quali piattaforme scegliere e come ottimizzare le tue vendite, con consigli pratici pensati per imprese individuali e PMI.
Prima di iniziare a vendere online, devi capire quale modello di business si adatta meglio alla tua situazione. Le opzioni principali sono due: vendere prodotti di tua produzione oppure rivendere prodotti di altri.
Se sei un artigiano, un produttore o un creator, vendere i tuoi prodotti online ti permette di raggiungere clienti in tutta Italia (e oltre) senza intermediari. Questo modello è ideale per:
Vantaggi: Margini più alti, controllo totale sul prodotto, possibilità di costruire un brand forte.
Sfide: Necessità di gestire produzione, magazzino e logistica.
Sei un creator digitale?
Leggi il nostro articolo su come vendere prodotti digitali online.
Se non produci direttamente, puoi acquistare prodotti da fornitori e rivenderli online con un ricarico. Questo modello funziona bene per:
Vantaggi: Non devi gestire la produzione, puoi testare diversi prodotti rapidamente, investimento iniziale più contenuto.
Sfide: Margini più bassi, dipendenza dai fornitori, maggiore concorrenza.
Esiste anche il modello dropshipping, in cui vendi prodotti online senza mai toccarli fisicamente: il fornitore spedisce direttamente al cliente finale. È il modo più semplice per iniziare, ma i margini sono ridotti e il controllo sulla qualità è limitato. Scopri come funziona.
Una delle prime decisioni da prendere è dove vendere. Le opzioni sono tante e ciascuna ha vantaggi e svantaggi. Vediamo le principali.
I marketplace sono piattaforme dove venditori diversi offrono i loro prodotti. I più noti in Italia sono:
Vantaggi: Traffico già pronto, visibilità immediata, infrastruttura tecnica gestita dalla piattaforma.
Svantaggi: Commissioni sulle vendite, forte concorrenza, limitato controllo sul brand.
Nel nostro blog trovi articoli che ti spiegano come aprire un negozio su Amazon, come vendere su Etsy, o più in generale come aprire uno shop online.
Creare un sito e-commerce proprietario ti dà il massimo controllo. Le piattaforme più usate sono:
Vantaggi: Controllo totale su brand e customer experience, nessuna commissione su vendite, dati clienti di proprietà.
Svantaggi: Devi generare traffico da solo, costi di gestione (hosting, dominio, app), richiede più tempo per l'avvio.
Facebook, Instagram e TikTok permettono di vendere direttamente sui social attraverso:
Vantaggi: Raggiungi il pubblico dove già passa il tempo, costi contenuti, interazione diretta con i clienti.
Svantaggi: Funzionalità limitate rispetto a un e-commerce completo, dipendenza dagli algoritmi delle piattaforme.
L'approccio migliore? Inizia con un marketplace per testare il mercato e generare le prime vendite, poi costruisci il tuo e-commerce per fidelizzare i clienti. Usa i social per promuovere entrambi i canali. Questa strategia multicanale massimizza le opportunità di vendita.
Ora vediamo nel dettaglio cosa serve per partire e come muovere i primi passi nella vendita online.
Per vendere online in modo continuativo serve la partita IVA. Vendere occasionalmente prodotti usati o fatti in casa è possibile senza partita IVA, ma se l'attività diventa regolare, devi aprirla.
Le opzioni principali sono:
Consulta un commercialista per scegliere il regime più adatto alla tua situazione. Puoi aprire la partita IVA gratuitamente presso l'Agenzia delle Entrate, oppure rivolgerti a un commercialista.
Se produci i tuoi prodotti, hai già risolto questo punto. Se invece vuoi rivendere prodotti di terzi, devi trovare fornitori affidabili. Considera i seguenti canali per cercare i fornitori che fanno al caso tuo:
Quando scegli i prodotti, valuta:
Una volta scelto dove vendere, devi creare il tuo spazio online. I passi base sono:
Per le foto dei prodotti, non servono attrezzature professionali: uno smartphone recente e buona luce naturale sono sufficienti. Mostra il prodotto da diverse angolazioni e in contesti d'uso reali.
Per ricevere pagamenti online hai bisogno di un sistema di pagamento. Le opzioni principali sono:
Se usi un marketplace, i pagamenti sono gestiti dalla piattaforma. Se hai un e-commerce proprietario, dovrai integrare uno di questi sistemi.
Leggi il nostro articolo per capire come accettare pagamenti online.
La spedizione è un aspetto cruciale. Per iniziare:
Per i primi ordini, puoi gestire tutto manualmente. Quando i volumi crescono, valuta software di gestione ordini o servizi di fulfillment (magazzini che gestiscono stoccaggio e spedizioni per te).
La spedizione gratuita aumenta le conversioni, ma incide sui margini. Una strategia efficace è offrirla sopra una soglia minima di spesa,ad esempio per ordini sopra 50€, per incentivare i tuoi clienti a spendere di più.
Aprire un negozio online è solo l'inizio. Per vendere davvero, devi lavorare su visibilità e conversione. Di seguito trovi alcune strategie classiche tra le più efficaci per le piccole imprese.
Una scheda prodotto efficace fa la differenza tra una vendita e un cliente che abbandona. Gli elementi essenziali di una buona scheda prodotto sono:
Anche con budget limitati, la pubblicità online può portare risultati. Le opzioni più accessibili:
Concentrati su campagne di retargeting: mostri annunci a chi ha già visitato il tuo sito. Queste campagne hanno tassi di conversione molto più alti.
I social non servono solo per vendere direttamente, ma per costruire una community intorno al tuo brand. Alcune linee guida da seguire per adottare strategie efficaci sono:
L'email marketing ha un ritorno (comunemente detto ROI in gergo tecnico) altissimo per l'e-commerce. Le strategie più comuni che puoi adottare comprendono:
Online puoi trovare diversi strumenti che offrono anche un piano gratuito per iniziare con l'email marketing.
Le recensioni positive aumentano le vendite. Secondo Trustpilot, il 63% dei consumatori europei è più propenso ad acquistare se il marchio ha delle buone recensioni. Chiedi sempre feedback dopo l'acquisto, rispondi a tutte le recensioni (anche negative) in modo professionale e usa le testimonianze nelle tue campagne marketing.
Vendere online significa gestire molte transazioni: incassi dai clienti, pagamenti a fornitori, commissioni delle piattaforme, spese di spedizione. Serve un sistema organizzato.
Il primo passo è aprire un conto business dedicato all'attività, come Qonto. Ne ottieni diversi vantaggi:
Non basta guardare il fatturato: devi conoscere i margini reali. Per ogni prodotto calcola:
Il margine netto deve essere almeno del 20-30% per coprire spese fisse (affitto, utenze, assicurazioni) e avere un guadagno.
Per gestire efficacemente un'attività di vendita online, hai bisogno di strumenti che ti semplifichino la vita. Il conto business Qonto ti aiuta a:
Con Qonto puoi anche creare carte virtuali dedicate a specifici fornitori o canali di vendita, per tenere separate le spese e avere sempre sotto controllo dove vanno i soldi.
In Italia la fatturazione elettronica è obbligatoria anche per i forfettari dal 2024. Usa software di fatturazione per emettere fatture conformi e inviarle automaticamente al Sistema di Interscambio, come previsto dalla normativa.
Qonto ti offre la fatturazione elettronica a norma di legge integrata all'interno del conto business. Con Qonto la gestione delle fatture in entrata e in uscita diventa facile e veloce.
Vendere online comporta alcuni obblighi legali da rispettare. Qui di seguito trovi una breve panoramica dei principali. Consulta il tuo commercialista o un avvocato per informazioni precise e aggiornate.
Il tuo e-commerce deve contenere:
I clienti hanno 14 giorni per restituire un prodotto acquistato online senza motivazione (Codice del Consumo, art. 52). Devi:
Alcuni prodotti sono esclusi dal diritto di recesso: prodotti personalizzati, deperibili, sigillati aperti (come software o cosmetici).
Tutti i prodotti hanno una garanzia legale di 2 anni per difetti di conformità. Se un prodotto è difettoso, il cliente può chiedere riparazione, sostituzione o rimborso.
