Riciclaggio di denaro
Il riciclaggio di denaro è uno dei crimini finanziari più comuni, che gli istituti finanziari tentano di contrastare tramite la pratica dell’antiriciclaggio (anti money laundering). Scopriamo insieme cos’è, come funziona e quali pene sono previste per questo reato.
Quando una persona ha a disposizione somme di denaro ottenute illegalmente, non può dichiarare all’Agenzia delle Entrate la provenienza reale degli importi. Per far apparire i fondi come “puliti”, ossia derivati da lavoro, vincite al gioco o altre operazioni legali, molti criminali tentano quindi di riciclare il proprio denaro.
Riciclaggio: definizione
Il riciclaggio di denaro è un’operazione con cui si tenta di rendere “pulite” (legali) somme ottenute illegalmente da attività criminali. Il riciclaggio può avvenire con varie transazioni e movimenti finanziari per nascondere l'origine illecita dei fondi, in modo da poterli utilizzare senza destare sospetti.
Esempi di riciclaggio di denaro
Quando si parla di “riciclaggio di denaro” non si fa riferimento a un’operazione unica, ma a una serie di pratiche finanziarie che vengono di solito utilizzate per rendere apparentemente legali i fondi ottenuti illecitamente. Queste operazioni possono includere:
- Transazioni commerciali fittizie: un’azienda potrebbe falsificare, o aumentare artificiosamente, le proprie transazioni commerciali con l’obiettivo di giustificare eventuali somme di denaro a propria disposizione. In molti casi, ciò include la creazione di fatture false o l'uso di prestanome, ossia persone estranee alle operazioni che consentono ai criminali, dietro compenso, di utilizzare il loro nome.
- Investimenti immobiliari: per spiegare la provenienza del denaro, alcune persone acquistano proprietà utilizzando fondi illeciti. Successivamente, rivendono o affittano l’immobile, in modo da ricevere entrate legali.
- Gioco d'azzardo: in altri casi, i fondi illeciti potrebbero essere utilizzati per giocare d’azzardo o al casinò. Il denaro vinto in queste operazioni, infatti, è a tutti gli effetti legale, e può servire per mascherare la provenienza illegittima di determinate somme.
- Attività commerciali: infine, spesso le organizzazioni criminali potrebbero decidere di investire il denaro sporco in aziende e negozi di facciata per coprire le attività illegali.
Chiusura del conto
Tutte le banche e gli istituti finanziari si impegnano a rispettare le leggi antiriciclaggio nazionali ed europee per prevenire questo reato e individuare le operazioni sospette.
Se una banca ritiene che un conto venga utilizzato per scopi illeciti, è tenuta a prendere vari provvedimenti, tra cui anche la chiusura del conto. La decisione di chiudere un conto può essere dovuta a diversi fattori:
- Transazioni sospette a causa della frequenza o degli importi, in base agli utenti.
- Mancato rispetto delle normative di conformità, ad esempio se il cliente rifiuta di fornire alcuni documenti fiscali o dichiara informazioni false.
- Segnalazioni di attività finanziarie sospette o non autorizzate, che potrebbero provenire dalla banca stessa, dall’Agenzia delle Entrate o da persone terze.
Chiusura del conto Qonto per riciclaggio
Qonto monitora costantemente le attività dei conti, e richiede agli utenti di verificare la loro identità e i dati aziendali prima di autorizzare l’apertura del conto. Nei casi di utilizzo del conto Qonto per sospetto riciclaggio di denaro, potremmo decidere di chiudere il conto in modo permanente.
Pena per reati di riciclaggio: articolo 648 bis codice penale
Il reato di riciclaggio è disciplinato dall’articolo 648 bis del codice penale italiano, che stabilisce le pene e le sanzioni per chi commette questo illecito.
In base alla legge italiana, la pena minima per i reati di riciclaggio prevede la reclusione da quattro a dodici anni e una multa da 5.000€ a 25.000€.
A seconda dei casi, tuttavia, la sentenza potrebbe essere superiore: se il reato viene commesso in un’attività professionale, ad esempio, la pena viene aumentata.
- Il riciclaggio di denaro può includere varie operazioni fraudolente per giustificare allo Stato l’origine di fondi ottenuti illecitamente.
- La legge italiana punisce questo reato con una pena di minimo quattro anni di reclusione e una sanzione a partire da 5.000€.
- Le banche effettuano regolarmente controlli sui propri correntisti per individuare eventuali casi di frodi e riciclaggio di denaro.
- In caso di transazioni sospette, Qonto può richiedere chiarimenti e decidere di chiudere il conto di un cliente, al fine di prevenire attività di riciclaggio di denaro.