Questi invece sono i documenti necessari per fare la richiesta:
- documento d’identità (carta d’identità, passaporto o patente);
- tessera sanitaria;
- attestazione del numero di Partita IVA rilasciata dall’Agenzia delle Entrate;
- ultime due dichiarazioni dei redditi.
Se possiedi un fatturato basso o hai aperto la Partita IVA da poco, le banche o le società finanziarie possono chiederti di fornire una garanzia aggiuntiva:
- un coobbligato del prestito nel ruolo di garante, che possiede un reddito stabile e si impegna a pagare le rate al posto tuo in caso di insolvenza;
- l’ipoteca immobiliare per prestiti di importo elevato, che consente di pignorare la proprietà se non saldi il debito.
Una volta presentata la richiesta, l’istituto di credito scelto verifica la tua affidabilità creditizia (ovvero la reputazione bancaria) su banche dati come la Centrale rischi e la CRIF.
In base ai dati riscontrati, l’istituto approva o rifiuta la richiesta nel giro di pochi giorni.