Conto economico
Il conto economico è uno dei documenti che costituiscono il bilancio di un'azienda. In questa pagina, ti spieghiamo cos’è il conto economico, da quali voci è composto e come si redige.
All’interno del bilancio, il conto economico offre una panoramica della gestione aziendale e dei risultati raggiunti. Vediamo di cosa si tratta.
Definizione di conto economico
Il conto economico è un documento che contiene i costi e i ricavi di un’impresa in un determinato periodo (di solito un anno).
A cosa serve il conto economico nel bilancio?
Il conto economico mostra la situazione economica dell’impresa e serve per analizzare l’andamento dell’attività in un arco di tempo passato.
Calcolando la differenza tra i costi e i ricavi registrati, si ottiene il risultato economico del periodo, che può essere positivo (utile) o negativo (perdita).
Conto economico previsionale
Il conto economico si può utilizzare per riflettere sul passato, ma anche per fare previsioni sul futuro di un’impresa.
Quando si ha intenzione di avviare un’impresa, bisogna stimare tutti i costi e le vendite attese per i primi 3-5 anni per valutare se l’attività sarà redditizia. Il conto economico previsionale serve proprio a questo.
Come si compone il conto economico?
Il reparto contabile di un’azienda redige il cosiddetto conto economico a sezioni contrapposte, strutturandolo in questo modo:
- Nella prima colonna, presenta le voci dei costi
- Nella seconda colonna, le voci dei ricavi
Ecco una tabella con i costi e i ricavi da inserire in un conto economico:
Quali sono le voci del conto economico?
Nel conto economico, le voci di costo sono:
- Rimanenze iniziali: le scorte presenti in magazzino all’inizio del periodo valutato
- Costi di acquisto: merci, imballaggi, semilavorati, ecc. acquistati
- Costi del personale: stipendi, contributi e bonus dei dipendenti e compensi dei collaboratori
- Spese generali: come cancelleria, utenze, assicurazioni, trasporti, consulenze, ecc.
- Oneri finanziari: gli interessi da pagare su mutui, prestiti e altri debiti;
- Ammortamenti: la quota annuale del costo d’acquisto dei beni durevoli aziendali (edifici, impianti, mobili, ecc.)
- Accantonamenti: somme di denaro messe da parte per spese future, imprevisti, crediti non pagati dai clienti e TFR dei dipendenti
- Minusvalenze e oneri straordinari: costi legati a fatti straordinari di gestione (furti dalla cassa, danni agli impianti provocati da incendi, ecc.)
- Oneri diversi: altri costi difficili da categorizzare
- Resi su vendite: costi relativi alle restituzioni di merci vendute, che bilanciano i ricavi delle vendite
- Abbuoni e sconti passivi: riduzioni dei prezzi di vendita al pubblico
- Imposte sul reddito: imposta sostitutiva per le Partite IVA in regime forfettario e IRPEF, IRES e IRAP per il regime ordinario
Queste sono invece tutte le voci dei ricavi nel conto economico:
- Rimanenze finali di magazzino: giacenze di merci, prodotti, ecc. presenti in magazzino al termine del periodo valutato
- Ricavi di vendita: il fatturato relativo alle vendite di beni e alle prestazioni di servizi durante il periodo
- Proventi vari: rendite di vario genere, ad esempio i canoni di affitto di beni concessi in locazione
- Proventi finanziari: gli interessi maturati su conti deposito bancari, investimenti e crediti verso clienti o altri soggetti
- Plusvalenze e proventi straordinari: ricavi legati a fatti straordinari di gestione, ad esempio la vendita di un impianto a prezzo superiore rispetto a quello di acquisto
- Resi su acquisti: ricavi relativi alle restituzioni di merci e materie prime acquistate dai fornitori, che bilanciano i costi di acquisto
- Abbuoni e sconti attivi: riduzioni dei prezzi dei beni acquistati dai fornitori
Riclassificazione del conto economico
Il conto economico a sezioni contrapposte è utile per capire se l’attività è in perdita o è profittevole. Tuttavia, non è sufficiente per determinare alcuni valori intermedi, che rientrano negli indici di bilancio.
Il passo successivo è quindi la redazione del conto economico in forma scalare, che presenta tutti i costi e i ricavi in una sola colonna.
Esistono tre tipologie di conto economico in forma scalare, ognuna con una funzione diversa:
A valore aggiunto
Il conto economico a valore aggiunto consente di calcolare quattro indici relativi alla gestione aziendale:
- Valore aggiunto
- Margine operativo lordo (EBITDA)
- Margine operativo netto (EBIT)
- Utile lordo
- Utile netto
Questo è un esempio di come si può redigere:
Conto economico a valore aggiunto |
---|
Valore della produzione |
- Costi della produzione |
= Valore aggiunto |
- Costi del personale |
= Margine operativo lordo (EBITDA) |
- Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti |
= Margine operativo netto (EBIT) |
+/- Proventi e oneri finanziari |
= Utile lordo |
- Imposte |
= Utile netto |
A costo del venduto
Il conto economico a costo del venduto viene utilizzato soprattutto nelle aziende di produzione. Questo perché consente di calcolare il margine industriale lordo, ossia i ricavi dell’impresa una volta sottratti i costi di produzione.
Vediamo come funziona:
Conto economico a costo del venduto |
---|
Ricavi di vendita |
- Costo del venduto |
= Margine industriale lordo |
- Costi amministrativi e generali |
- Spese commerciali e di marketing |
- Costi di ricerca e sviluppo |
= Margine operativo lordo (EBITDA) |
- Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti |
= Margine operativo netto (EBIT) |
+/- Proventi e oneri finanziari |
= Utile lordo |
- Imposte |
= Utile netto |
A margine di contribuzione
Il conto economico a margine di contribuzione serve a calcolare la quantità di produzione conveniente per le aziende che vendono uno o più prodotti.
Ecco uno schema di questa tipologia di conto economico:
Conto economico a margine di contribuzione |
---|
Valore della produzione |
- Costi variabili |
= Margine di contribuzione |
- Costi fissi |
= Margine operativo lordo (EBITDA) |
- Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti |
= Margine operativo netto (EBIT) |
+/- Proventi e oneri finanziari |
= Utile lordo |
- Imposte |
= Utile netto |
Se l’impresa vende più prodotti, basta aggiungere tante colonne quanti sono i prodotti per calcolare i margini di contribuzione singoli e il totale.
Come si fa il conto economico?
Redigere un conto economico richiede molto tempo ed energie. Per farlo nel migliore dei modi, è fondamentale seguire alcuni passaggi:
- Segnare tutti costi e i ricavi su un file Excel o un programma di contabilità
- Al termine dell’esercizio o di un determinato periodo, raggruppare costi e ricavi nelle voci del conto economico (spese generali, oneri finanziari, plusvalenze e proventi straordinari, resi su acquisti, ecc.)
- Redigere il conto economico a sezioni contrapposte per individuare l’andamento generale dell’azienda
- Riclassificare il conto economico in forma scalare per valutare parametri intermedi, come il valore aggiunto, il margine industriale lordo e il margine di contribuzione
Grazie a questo metodo, è possibile calcolare i vari indici di bilancio e avere pieno controllo della situazione economica dell’impresa.
- Il conto economico è un documento contabile che raggruppa i costi e i ricavi di un’impresa per calcolare il risultato economico di un determinato periodo, che può essere positivo (utile) o negativo (perdita).
- Il conto economico previsionale si redige prima di avviare un’impresa per stimare i costi e i ricavi dei primi anni e valutare se l’attività sarà redditizia.
- Il conto economico a sezioni contrapposte presenta due colonne, una con i costi, l’altra con i ricavi, mentre quello in forma scalare raggruppa costi e ricavi in una sola colonna.
- Ci sono tre tipologie di conto economico in forma scalare: a valore aggiunto; a costo del venduto; a margine di contribuzione.