Ammortamento
Quando un’azienda compra un bene che ha durata pluriennale, il costo non viene registrato in contabilità nel solo anno di acquisto. A questo serve l’ammortamento. In questa pagina, ti spieghiamo cos’è, quanti tipi di ammortamento esistono e come si calcola.
L’ammortamento è un aspetto chiave della contabilità aziendale. Vediamo di cosa si tratta.
Cos'è l’ammortamento in parole semplici?
L’ammortamento è un procedimento contabile che consente di suddividere il costo di acquisto di un bene durevole (anche detto cespite) negli anni in cui viene utilizzato. Serve a rappresentare il deprezzamento del bene nel tempo, a causa di usura e obsolescenza tecnologica.
Da un punto di vista pratico, quando si acquista un bene aziendale bisogna:
- decidere per quanti anni ammortizzare il costo di acquisto
- contabilizzarlo come cespite ammortizzabile nel bilancio
- inserirlo nel registro dei beni ammortizzabili
Questo procedimento è obbligatorio per due ragioni: una contabile e una fiscale.
In contabilità, l’ammortamento è necessario per rispettare il cosiddetto principio di competenza. Ciò impone alle imprese di annotare nel bilancio tutti i costi e i ricavi che hanno un effetto economico nell’esercizio in questione, anche senza un’entrata o un’uscita di cassa.
Ad esempio, se un’azienda acquista un macchinario che usa per 10 anni deve inserirlo nel bilancio di tutti gli anni di utilizzo perché il macchinario produce reddito non solo nell’anno di acquisto, ma anche in quelli successivi.
A livello fiscale, l’ammortamento impone alle Partite IVA in regime ordinario di scaricare il costo di un bene durevole in più anni, anziché dedurlo tutto in un'unica volta. Questo consente di distribuire il costo del bene su un periodo maggiore, abbassando la base imponibile e le tasse in modo più uniforme.
Quali sono i tipi di ammortamento?
Esistono due tipologie principali di ammortamento, in base ai beni da ammortizzare:
Tipologia | Esempio |
---|---|
Beni materiali |
immobili, impianti, macchinari, attrezzature, mobili, arredi, automezzi |
Beni immateriali |
brevetti, marchi, software, concessioni governative, licenze |
Ammortamento immobili
Una categoria fondamentale tra i beni materiali sono gli immobili.
Quando si parla di immobili, ci si riferisce a capannoni, fabbricati, uffici, magazzini e qualsiasi edificio necessario all’attività di un’azienda.
Questi beni hanno una durata dell'ammortamento molto più lunga, che può arrivare anche ai 50 anni.
Ammortamenti macchinari
I macchinari sono essenziali soprattutto per le imprese che hanno una catena di produzione.
In questo caso, l’ammortamento ha una durata intermedia (5-10 anni), superiore a quella di software e altre tecnologie e inferiore agli immobili.
Ammortamento software
I software sono un particolare tipo di bene immateriale.
A livello contabile, le aziende possono calcolare l’ammortamento considerando il periodo in cui utilizzeranno il bene oppure la durata del contratto di licenza.
Invece a livello fiscale i software sono ammortizzabili per massimo 3 anni.
Come si calcola l'ammortamento?
Ci sono due modi per calcolare l’ammortamento: il primo è valido a livello contabile, l’altro a livello fiscale.
Normativa sull’ammortamento
In Italia l'ammortamento viene trattato da un punto di vista contabile nell’art.2426 del Codice Civile e in alcuni principi contabili dell’OIC (Organismo Italiano di Contabilità). Invece l’aspetto fiscale è regolato dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Partiamo dall’ambito contabile.
In contabilità, per creare un piano di ammortamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:
- valore da ammortizzare: il costo storico, ovvero il costo sostenuto per l’acquisto;
- durata: si fa una stima della vita utile del bene considerando la sua usura e obsolescenza tecnologica;
- metodo di ammortamento: esistono diversi modi di calcolarlo.
I tre metodi più comuni per calcolare le quote di ammortamento sono:
Metodo | Descrizione |
---|---|
Quote costanti | suddivisione uniforme del valore da ammortizzare per il numero di anni di vita utile del bene |
Quote decrescenti | in cui le quote di ammortamento ogni anno diventano più basse |
Quote variabili | in cui le quote di ammortamento cambiano in ogni esercizio, a seconda del suo ruolo nel processo produttivo dell’esercizio in questione |
Esempio di calcolo di ammortamento
Un’impresa acquista un furgone a 40.000€ che stima di poter utilizzare 5 anni e sceglie il metodo a quote costanti. Questo è il calcolo della quota di ammortamento: costo di acquisto / anni di utilizzo, ossia 40.000 / 5. La quota di ammortamento da annotare in bilancio ogni esercizio è 8.000€.
Coefficienti di ammortamento e aliquote fiscali
Il calcolo è diverso in ambito fiscale.
Esistono infatti dei precisi coefficienti di ammortamento stabiliti dal Ministro dell’economia e delle finanze e raccolti in questa tabella ministeriale.
I coefficienti, o aliquote, di ammortamento cambiano in base alla categoria di bene durevole.
Per calcolare la quota di ammortamento fiscale si utilizza la seguente formula: valore del bene x coefficiente di ammortamento.
Ad esempio, un’azienda agricola compra un carrello elevatore a 4.000€, che ha un coefficiente di ammortamento del 20%. Quindi l’ammortamento dura 5 anni (100 / 20 = 5) e la quota di ammortamento fiscale è di 800€.
L'ammortamento nella contabilità aziendale
A livello contabile, l’ammortamento si inserisce in due documenti del bilancio:
- conto economico: riporta i costi e i ricavi dell’impresa in quell’esercizio;
- stato patrimoniale: descrive il patrimonio dell’azienda alla data di chiusura del bilancio.
La registrazione dei beni a bilancio cambia a seconda della loro tipologia.
Metodo indiretto
I beni materiali vengono annotati seguendo il metodo indiretto:
Documento | Si inserisce |
---|---|
Conto economico |
|
Stato patrimoniale |
|
Come si calcola il fondo ammortamento?
Il fondo ammortamento si calcola con la formula: quota di ammortamento x numero di anni. Quindi è un valore che aumenta con il passare degli anni, man mano che l’azienda mette da parte le quote di ammortamento del bene.
Facciamo un esempio per spiegare come si calcolano questi dati. Un’azienda metallurgica acquista un fabbricato a 800.000€. Decide di ammortizzarlo in 20 anni con il metodo a quote costanti, prevedendo quindi una quota di ammortamento annuale di 40.000€.
Il primo anno registra:
- nelle attività dello stato patrimoniale: 800.000€ alla voce “Fabbricato”;
- nelle passività dello stato patrimoniale: 40.000€ alla voce “Fondo ammortamento”;
- nei costi del conto economico: 40.000€ alla voce “Ammortamento delle immobilizzazioni materiali”.
Gli anni successivi cambia solo il fondo ammortamento, che diventa 80.000€ il secondo anno, 120.000€ il terzo anno e così via.
Metodo diretto
I beni immateriali invece si inseriscono in contabilità con il metodo diretto:
Documento | Si inserisce |
---|---|
Conto economico | la quota di ammortamento nei costi |
Stato patrimoniale |
il valore del bene nelle attività |
Ogni anno si sottrae la quota di ammortamento dell’esercizio al valore del bene, in modo da rappresentare l’obsolescenza progressiva del cespite.
Ad esempio, se un’azienda acquista un computer a 1.200€ e lo ammortizza in 5 anni con il metodo a quote costanti deve inserire questi dati a bilancio:
Anno | Stato Patrimoniale (attività) | Conto economico (costi) |
---|---|---|
1 |
1.200€ |
240€ |
2 |
960€ |
240€ |
3 |
720€ |
240€ |
4 |
480€ |
240€ |
5 |
240€ |
240€ |
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- L'ammortamento suddivide il costo di un bene durevole negli anni di utilizzo, in considerazione del deprezzamento per usura e obsolescenza tecnologica.
- Esistono due tipologie di ammortamento: per beni materiali, con durata lunga o intermedia, e beni immateriali, con durata fino a 3 anni (fiscalmente).
- Il calcolo dell'ammortamento può seguire metodi di quote costanti, decrescenti o variabili.
- A livello fiscale, l'ammortamento si calcola usando coefficienti stabiliti dal Ministro dell'economia, diversi per categoria di bene, per distribuire il costo e abbassare le tasse uniformemente.
- Nella contabilità aziendale, l'ammortamento figura nel conto economico e nello stato patrimoniale, con metodi di registrazione diretti per beni immateriali e indiretti per beni materiali, influenzando il valore del patrimonio aziendale.