Leasing
I professionisti o le aziende che hanno bisogno di un bene possono decidere di acquistarlo o stipulare un contratto di leasing. In questa pagina, ti spieghiamo cos’è il leasing, quali sono le tipologie tra cui scegliere e la differenza tra leasing e finanziamento.
Il termine leasing deriva dall’inglese to lease, che significa prendere o dare in locazione. Vediamo di cosa si tratta.
Cosa vuol dire fare un leasing?
Il leasing è un contratto con cui un soggetto (concedente) permette l’uso di un bene a un altro soggetto (utilizzatore), in cambio di un canone periodico. Al termine del contratto, l’utilizzatore può restituire l’oggetto o riscattarlo.
Chi può richiedere un leasing?
Il leasing è una forma di finanziamento accessibile a diverse categorie di soggetti:
Soggetti | Esempi di beni in leasing |
---|---|
computer, software e attrezzature professionali |
|
Imprese |
beni durevoli (mezzi di trasporto, macchinari, immobili, ecc.) |
Privati | auto, moto o impianti fotovoltaici |
Si tratta di un ottimo strumento soprattutto per imprese e liberi professionisti in regime di contabilità ordinario, perché consente lo scarico fiscale.
Qual è la differenza tra leasing e finanziamento?
Entrambe le soluzioni prevedono la rateizzazione del bene. Ciò che cambia è chi detiene la proprietà. Nel finanziamento la proprietà è subito del cliente finale. Durante il contratto di leasing invece la proprietà è della società di leasing (concedente) e, solo al termine del contratto, può passare all’utilizzatore se riscatta il bene.
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Come funziona il leasing?
L’operazione di leasing coinvolge tre soggetti: il fornitore, che vende il bene (a eccezione del leasing operativo); la società di leasing (concedente) che lo acquista e ne è proprietaria; l’utilizzatore, che paga un canone per l’uso del bene e può rivendicarne la proprietà alla fine, pagando un riscatto.
Questa modalità di noleggio di un bene consiste nei seguenti passaggi:
- Fase di istruttoria: l’utilizzatore invia una richiesta alla società di leasing, che verifica l’affidabilità dell’utilizzatore tramite bilanci, dichiarazioni dei redditi e altri documenti;
- Perfezionamento del contratto: l’utilizzatore firma il contratto e versa l’anticipo, mentre la società di leasing ordina il bene dal fornitore e lo consegna al cliente (nel leasing operativo, la società di leasing produce e consegna direttamente il bene all’utilizzatore);
- Leasing: l’utilizzatore versa il canone a intervalli prestabiliti (mensili, bimestrali, trimestrali o annuali) e in cambio dispone del bene;
- Riscatto: allo scadere del contratto, l’utilizzatore decide se riscattare la proprietà del bene pagando la differenza tra il suo valore e l’importo totale già pagato.
Perché fare un leasing?
Il leasing è un’opzione adatta a imprese, professionisti e privati che desiderano acquistare beni di lunga durata dilazionando la somma da pagare.
Rispetto alle altre modalità di finanziamento, prevede alcuni specifici vantaggi:
- flessibilità: si può scegliere la durata del contratto, l'importo del canone e i servizi accessori come la copertura assicurativa;
- liquidità: invece di dover pagare l'intero prezzo in anticipo, è possibile dilazionare il costo in comode rate con la possibilità di riscattare il bene alla fine;
- usura: al termine del leasing, i beni che hanno perso valore per usura e obsolescenza tecnologica possono essere restituiti e sostituiti con modelli più nuovi;
- incentivi statali: lo Stato spesso offre agevolazioni per chi acquista determinati beni, anche in leasing;
- vantaggi fiscali: per imprese e professionisti i canoni di leasing sono deducibili ai fini fiscali e l’IVA è detraibile.
Quali sono gli svantaggi del leasing?
Come ogni strumento finanziario, il leasing presenta anche alcuni svantaggi che è importante considerare prima di sottoscrivere un contratto:
- proprietà: prima di avere la possibilità di riscattarlo, il bene non è di proprietà dell’utilizzatore;
- costo: il costo totale del bene in leasing (considerando l’anticipo, i canoni e il riscatto finale) è più alto rispetto all’acquisto diretto;
- spese accessorie: in un contratto di leasing spesso sono previsti altri costi come l’assicurazione, le spese di istruttoria e l’imposta di bollo;
- vincoli contrattuali: l’utilizzatore si impegna a versare i canoni mensili anche in caso di difficoltà economiche, altrimenti può incorrere nel pagamento di penali.
5 tipi di leasing
Esistono cinque principali tipi di leasing:
Leasing finanziario
È la tipologia classica di leasing che prevede:
- un anticipo (anche detto “maxi-canone”) di solito tra il 5% e il 20%;
- un canone fisso, con scadenza mensile, bimestrale, trimestrale o annuale;
- un’opzione di riscatto, a fronte del pagamento della differenza tra il valore del bene e i canoni versati.
Consente all’utilizzatore di prendere in leasing beni mobili (macchine utensili, attrezzature, ecc.) o immobili, strumentali all’esercizio dell’attività professionale.
La durata del contratto è variabile. La durata fiscale è di 12 anni per gli immobili ed equivale alla metà del periodo di ammortamento per i beni mobili.
Durata fiscale del leasing
La durata fiscale è il lasso di tempo minimo entro cui si possono dedurre i canoni di leasing.
Leasing immobiliare
Il leasing immobiliare consente di finanziare immobili a uso industriale, commerciale e professionale calcolando un piano di pagamento di 20-30 anni.
Rappresenta una buona strategia di espansione perché offre la possibilità di investire nella propria attività senza mettere a rischio subito una notevole parte del capitale.
Leasing auto
Il leasing auto è una modalità comune sia tra professionisti e aziende, sia tra privati perché prevede una rata più bassa del finanziamento. Lo svantaggio è che il veicolo non è di proprietà dell’utilizzatore, che non può decidere di venderlo prima della fine del contratto.
Leasing operativo
Il leasing operativo coinvolge solo due soggetti: il fornitore e l’utilizzatore, dato che fornitore e concedente coincidono.
Di solito, si stipula un contratto di questo genere per l’acquisto di dispositivi tecnologici, macchinari o attrezzature ad alto rischio di obsolescenza e quindi da sostituire spesso.
Rispetto alle altre tipologie, il leasing operativo non prevede l’opzione di riscatto.
Lease back
Il lease back, o sale-lease back, è un contratto vantaggioso durante una carenza di liquidità:
- il fornitore vende un bene a una società di leasing (concedente);
- il concedente dà in leasing il bene al fornitore, dietro pagamento del canone fisso e con la possibilità di riscatto.
Grazie al lease back, il fornitore diventa utilizzatore e ha la piena disponibilità del bene prodotto, aumentando la liquidità immediata e potendo quindi evitare di stipulare altri finanziamenti.
- Il leasing consente di pagare un canone per usare un bene di un altro soggetto. Al termine del contratto, si può decidere di restituire il bene o riscattarlo.
- Mentre nel finanziamento la proprietà del bene è subito di chi l’ha richiesto, nel leasing la proprietà passa all’utilizzatore solo se riscatta il bene allo scadere del contratto.
- Il leasing è una forma di finanziamento molto utilizzata da imprese e professionisti per diverse ragioni, tra cui la possibilità di avere deduzioni e detrazioni fiscali.
- Ci sono vari tipi di leasing, tra cui il leasing finanziario, operativo e immobiliare.