Media impresa

Le medie imprese sono società di maggiori dimensioni rispetto alle piccole imprese e in quanto tali sono meno comuni. Vediamo cosa sono esattamente.

Le caratteristiche che determinano se un’azienda è di dimensioni medie sono state definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE dell’Unione Europea, che è entrata in vigore in Italia con un decreto ministeriale del 2005.

Questi criteri sono relativi a diversi ambiti:

• dipendenti;
• fatturato;
• bilancio;
• capitale sociale.

Le medie imprese hanno un numero di dipendenti abbastanza alto, da 51 a 250.

Il calcolo del numero di dipendenti è complesso perché si basa sulle ore lavorate con un contrato a tempo indeterminato e determinato full-time e part-time.

Sono escluse le ore in cui le persone si trovano in maternità, paternità o cassa integrazione straordinaria o le ore lavorate con un contratto di apprendistato e in stage.

Una media impresa può avere da 51 a 250 dipendenti. Superata questa soglia, non è più una PMI ma diventa una grande impresa.

Per essere definita “media impresa” un’azienda deve aver registrato da 11 a 50 milioni di euro di fatturato annuo nell’esercizio contabile precedente.

Il fatturato considera le vendite di prodotti e le prestazioni di servizi effettuate dall’azienda, escludendo l’IVA.

Un altro fattore da valutare per attribuire la categoria di “media impresa” è il totale di bilancio annuo registrato nell’esercizio contabile precedente.

Il capitale sociale comprende le somme di denaro e i beni versati dai soci al momento della costituzione. Queste risorse servono a effettuare le prime spese aziendali.

Quando un’azienda diventa una media impresa, entra in una fase di grande espansione e investimenti. A questo punto, il capitale iniziale spesso non basta e l’azienda può decidere di fare un aumento di capitale per avere più risorse a disposizione.

Oltre alla differenza tra piccole, medie e micro imprese, è importante valutare un’altra classificazione: quella tra le imprese associate, collegate o autonome.

Si parla di imprese associate quando un’impresa detiene almeno il 25% del capitale o dei diritti di voto di un’altra impresa. Questo 25% può essere anche condiviso con altre imprese collegate.

Invece un’impresa collegata a un’altra possiede uno dei seguenti diritti:

• detiene la maggioranza dei diritti di voto di un’altra impresa;
• può nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza;
• esercita una forte influenza a causa di un contratto o una clausola dello statuto.

L’ultima categoria è quella delle imprese autonome, che non sono né associate né collegate a un’altra impresa.