Cosa significa oggi essere una startup rigenerativa in Italia? Quali responsabilità e quali sfide si affrontano ogni giorno? E verso quali obiettivi si deve tendere?
Ne abbiamo parlato con Antonio Augeri e Andrea Faldella, founders di Ogyre, startup italiana che punta a ripulire il mare grazie a un modello di fishing litter e un approccio community-driven alla rigenerazione ambientale.
Ogyre nasce dalla nostra profonda passione per il mare: Antonio, appassionato surfista, e Andrea, velista e amante anche delle immersioni. L'ispirazione per fondare Ogyre è scaturita da un viaggio di Antonio in Marocco. Un giorno, sulla spiaggia di Dakhla, ha fatto una scoperta sconcertante: le correnti oceaniche stavano depositando tonnellate di rifiuti marini sulla costa.
Quest'incontro con la realtà dell'inquinamento marino ha scatenato l'intuizione che ha dato vita ad Ogyre. Al ritorno dal viaggio, abbiamo deciso di trasformare la nostra passione per il mare in un'azione concreta per affrontare l'urgenza di proteggere e preservare gli ambienti naturali che entrambi amiamo.
Ogyre è una piattaforma di intermediazione innovativa che unisce i sostenitori delle campagne e i pescatori per affrontare il problema dell'inquinamento marino.
La nostra startup si basa sulla pratica del "fishing for litter", un metodo che coinvolge attivamente i pescatori nella raccolta di rifiuti marini.
È un approccio unico perché non solo contribuisce a ripulire i mari dai rifiuti, ma anche perché promuove la sostenibilità coinvolgendo sia aziende che individui in un impegno comune per proteggere i nostri oceani.
Ogyre offre alle aziende l'opportunità di collaborare con loro per creare campagne di raccolta di rifiuti marini e progetti di sostenibilità. Questa collaborazione non solo contribuisce attivamente alla riduzione dell’inquinamento marino ma aiuta anche le aziende a raggiungere i propri obiettivi in termini di Corporate Social Responsibility, partecipando attivamente a iniziative a tutela dell’ambiente.
Inoltre, Ogyre offre diverse modalità di coinvolgimento, compresa la possibilità di sostenere direttamente la raccolta dei rifiuti attraverso la nostra piattaforma.
Questo significa che creiamo un legame diretto tra coloro che desiderano sostenere la pulizia dei mari e coloro che lavorano attivamente sul campo per proteggere l'ambiente marino.
Abbiamo costruito la nostra community di pescatori attraverso un approccio incentrato sulla collaborazione locale e sulla consapevolezza ambientale.
All’estero la chiave è stata collaborare con ONG locali e altre organizzazioni ambientali, attraverso partnership che ci hanno aiutato a stabilire contatti fidati sul territorio e a superare le barriere linguistiche, specialmente in Brasile e Indonesia.
In queste zone la missione di Ogyre va oltre e diventa anche un sostegno finanziario alle comunità locali coinvolte nel recupero dei rifiuti, perché il compenso che ricevono per la pesca dei rifiuti è spesso equivalente a quello derivante dalle normali attività di pesca.
Sono diverse le strategie che stiamo adottando per raggiungere un obiettivo così ambizioso. Sicuramente stiamo pianificando di ampliare ulteriormente la nostra flotta, assicurando così una maggiore copertura delle aree marine da ripulire e facilitando la raccolta di una quantità maggiore di rifiuti.
Inoltre stiamo concentrando i nostri sforzi sul riciclo dei materiali raccolti. Attualmente, circa il 12% dei rifiuti marini raccolti viene reinserito nei circuiti di riciclo.
Incrementare questo tasso di riciclo è fondamentale per ridurre l'impatto ambientale di ciò che raccogliamo e contribuire attivamente alla creazione di un ambiente più sostenibile.
Essere una startup rigenerativa in Italia significa abbracciare un impegno profondo verso la sostenibilità, riconoscendo che questa responsabilità va oltre l'ambito aziendale e si estende all'intera comunità e all'ambiente.
Non è solo un trend temporaneo, ma una necessità globale. Significa creare un'azienda che non solo prospera economicamente, ma contribuisce anche positivamente alla società e all'ambiente circostante.
Questo impegno è gratificante sia a livello personale che professionale, poiché offre un senso di scopo e realizzazione nell'affrontare sfide significative come l'inquinamento marino.
Questo, tuttavia, significa anche affrontare sfide significative. Una di queste è la necessità di adattarsi costantemente all'evoluzione delle tecnologie e delle pratiche sostenibili. Il mercato è dinamico, e ciò che è considerato innovativo oggi potrebbe diventare obsoleto domani. Pertanto, l'innovazione costante, la ricerca e lo sviluppo continuo sono cruciali per mantenere un impatto positivo nel tempo.
Senza sottovalutare il valore della sensibilizzazione. La consapevolezza pubblica è essenziale per creare un cambiamento reale, e le aziende hanno il compito di coinvolgere attivamente il pubblico, educandolo sui problemi ambientali e ispirandolo a prendere azioni concrete per contribuire a un mondo più sostenibile.
Oggi, per un'impresa, avere un impatto sociale reale significa non solo generare profitti, ma anche contribuire al benessere delle persone e dell'ambiente. Significa essere consapevoli dell'impronta ecologica e sociale dell'azienda e lavorare costantemente per ridurla.
Significa adottare pratiche commerciali etiche, sostenere le comunità locali, promuovere la diversità e l'inclusione, e adottare politiche che migliorino la qualità della vita delle persone.
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