StrongHer 2024: nuova voce all'imprenditorialità femminile in Italia

Si inaugura ufficialmente la seconda edizione di StrongHer, il business training di Qonto per donne imprenditrici o aspiranti tali.

La presentazione ufficiale dell’iniziativa è avvenuta l’8 marzo, in occasione della giornata internazionale delle donne, negli spazi del C30 di Viale Cassala, a Milano. La stessa sede che ospiterà le lezioni in presenza del corso, in programma questa primavera.

In platea tante fra le partecipanti all’edizione StrongHer 2023, a testimoniare il valore dell’esperienza vissuta e la forza di una community che si è andata costituendo durante il corso dell'anno. 

Sul palco, a condividere la propria storia e il proprio punto di vista, Pegah Moshir Pour, attivista di diritti umani e digital e corporate responsibility consultant; Andrea Catizone, Avvocata e Legal Advisor su Gender Equality, Diversity & Inclusion; Betty Pagnin, P&C Director di OneDay e Founder di BuddyJobe e Giulia Favero, Responsabile Gruppo Terziario Donna, Confcommercio Milano.

StrongHer by Qonto è un corso di formazione dedicato alle donne che fanno impresa che combina competenze tecniche, incontri con imprenditrici di successo e opportunità di networking.

"StrongHer è l'iniziativa di Qonto a supporto dell'imprenditoria femminile. Dopo il successo dell'edizione 2023, abbiamo deciso di rilanciare la call anche quest’anno e selezioneremo un massimo di 40 partecipanti per un business training che si terrà a partire da maggio. L'obiettivo è aiutare le donne ad avere strumenti che le supportino nel loro percorso imprenditoriale e accrescere la presenza di donne nell'imprenditoria in Italia" - commenta Emilia Pezzini, Brand & Communication Lead di Qonto Italia e Co-chair Women@Qonto ERG. 

La disparità di genere nell'ambito imprenditoriale, infatti, non solo rappresenta un problema di equità sociale, ma blocca anche il potenziale economico e innovativo del Paese, limitando la ricchezza di prospettive e di innovazione.

Le imprese a guida femminile, in Italia, sono solo il 22% sul totale delle imprese e per accelerare serve puntare sul welfare, lavorare sulla cultura e sul networking.

Ma la situazione è ancora più complessa di quello che sembra.

Il 22%, infatti, è un dato che racconta solo una parziale mappatura: le donne impegnate nel mondo dell’impresa sono in realtà molte di più, ma spesso non vengono conteggiate dalle istituzioni e dai dati statistici.

Le imprenditrici in realtà esistono, sono le imprese femminili che mancano, e quello che serve è quindi anche un cambio di prospettiva che abbia un impatto concreto sulla premialità dei bandi, in grado di stimolare in maniera reale e concreta l'impegno femminile in economia. 

Valorizzare l’impegno femminile all’interno delle realtà produttive, d’altronde, ha anche un potenziale di tipo economico.

L’assenza delle donne, in qualsiasi ruolo dell’impresa e a maggior ragione nei ruoli apicali, determina infatti una differenza nella costruzione di strategie competitive in risposta alle sfide del mercato.

Il mercato, d’altronde, è composto da uomini e da donne ed è necessariamente all’interno di un contesto eterogeneo e plurale che si possono creare e costruire le migliori risposte per assecondarne le esigenze, sempre più mutevoli e variabili.

La prassi UNI PdR per la parità di genere dà alle imprese una grande opportunità da questo punto di vista, a patto che sia interpretata in maniera completa e sostanziale, per creare un vero e proprio cambio culturale e sviluppare meccanismi virtuosi.

I bandi e le normative d’altronde non bastano, se si pensa che ancora oggi il carico della famiglia è in larga parte sulle spalle delle donne.

Da un recente sondaggio di Terziario Donna emerge chiaramente come uno dei primi bisogni delle imprenditrici, ai fini di una più efficace conciliazione della vita lavorativa con quella privata, sia proprio la possibilità di accedere ad adeguati strumenti di welfare in grado di supportare le donne in particolari momenti come quello della maternità. 

O in caso di malattia, problema comune a imprenditrici e imprenditori.

Senza sottovalutare, ovviamente, anche il ruolo della cultura e la necessità di sovvertire paradigmi arretrati, ma ancora esistenti, che penalizzano la parità di genere all’interno e all’esterno delle aziende.

Iniziative come StrongHer hanno anche l’obiettivo di colmare un gap in termini di role modeling.

L’esistenza di role model femminili nell’imprenditoria, infatti, non è solo una questione di equità ma anche una questione di ricchezza di punti di vista e e di opportunità.

Per questo Qonto ha deciso di coinvolgere la community di StrongHer nella realizzazione di StrongHer Talks, un video podcast per raccontare le storie di alcune delle imprenditrici che hanno partecipato all’edizione 2023.

La prima puntata è già live - un nuovo episodio ogni due venerdì alle 7 su Youtube e sulle principali piattaforme di podcast.