PowerUp!: la storia della nostra prima call per startup

Lo scorso 20 ottobre a Milano si è tenuta Pitch Night, la serata conclusiva di PowerUp!, la call per startup organizzata da Qonto a sostegno del panorama imprenditoriale e d’innovazione in Italia.

PowerUp! è stata un’iniziativa entusiasmante che ci ha permesso di entrare in contatto con alcune delle startup in fase early stage più promettenti sulla scena nazionale, offrendo ai loro founder la possibilità di fare network con altri professionisti e presentare il proprio progetto su un palco d’eccezione.

Nell’articolo di oggi, vogliamo ripercorrere tutte le tappe di PowerUp! in compagnia dei suoi protagonisti: le startup, le persone, le idee e le visioni che hanno trasformato la nostra iniziativa nel primo viaggio itinerante (fisico e non!) alla scoperta dell’ecosistema italiano delle startup.

PowerUp! è stata la prima call di Qonto per startup, aperta alle realtà in fase pre-Seed e post-Seed presenti su tutto il territorio nazionale.

Un’iniziativa unica nel suo genere, nata dalla volontà di posizionarci non solo come un conto business per startup ma anche come un punto di riferimento reale per una crescita sana e sostenibile dell’ecosistema imprenditoriale italiano.

Si tratta di una fitta rete di realtà innovative che, tuttavia, nel nostro Paese si trova rallentata da una burocrazia a tratti farraginosa e che fatica a raccogliere investimenti e quindi a colmare il gap con il contesto europeo e a consolidarsi in quanto sistema.

Ci siamo chiesti in che modo avremmo potuto supportare le startup italiane lungo questo percorso: Qonto d’altronde non è un incubatore né un investor, e nemmeno un player istituzionale.

Con PowerUp! abbiamo voluto mettere a disposizione dell’ecosistema imprenditoriale italiano qualcosa di diverso, ma ci auguriamo ugualmente prezioso: il nostro know-how, la nostra esperienza e il nostro network di partner e di investitori. Insieme al nostro DNA di imprenditori.

L’iniziativa ha previsto anche un roadshow itinerante che durante l’estate ha toccato diverse città italiane ed è stata l’occasione per coinvolgere le community locali attraverso incontri, workshop e altre attività dedicate al networking.

La prima città toccata dal PowerUp! Roadshow è stata Torino, dove i founder di Casavo, Young Platform ed Epicode hanno condiviso i loro segreti per scalare e raggiungere l’ambita hyper growth: in altre parole, la crescita esponenziale di una startup.

In compagnia di Tobia De Angelis (presidente di Epicode), Samuele Raimondo (CTO e co-founder di Young Platform) e Fausto Maglia (CPO di Casavo), abbiamo identificato i tre principali pilastri per mettere una startup sulla strada giusta verso il successo in tempismo, equilibrio e persistenza.

Tempismo, perché essere i primi a individuare un’opportunità di mercato può trasformarsi in un grande vantaggio, a patto di saper offrire una soluzione all’altezza delle necessità e avere la flessibilità necessaria per adattarsi alle risposte dei clienti. Equilibrio, perché crescere senza una guida o una struttura adeguata diventerà inevitabilmente un ostacolo al successo sul lungo termine. Persistenza, che non significa semplicemente credere nel proprio progetto e saper accettare le sconfitte lungo il percorso, ma anche e soprattutto concedergli il tempo necessario a svilupparsi, strutturarsi e trovare la propria dimensione ideale per prosperare.

Da Torino ci siamo spostati a Firenze, dove insieme a Nicolò Zambello (CEO e Co-founder di Chef in Camicia) e Federico Garcea (CEO e Co-founder di Treedom), abbiamo discusso della migliore strategia per creare un modello di business scalabile.

Secondo i panelist, la nascita di un modello di business scalabile inizia prima di tutto da un’idea innovativa, qualcosa che non è stato ancora pensato o immaginato. O, ancora più creativamente, applicare per primi un’idea a un contesto che ne è originariamente ed etimologicamente distante. Se non addirittura contrario.

Ma l’idea da sola non basta, ed è qui che entrano in gioco altri due aspetti chiave per crescere sul lungo termine: la forza di una community fidelizzata, da coltivare con cura, attenzione e lungimiranza, e una visione ampia e consapevole del mercato, per essere pronti a espandere il proprio modello di business anche in altri ambiti o raggiungere un nuovo pubblico target, con l’obiettivo di crescere e scalare senza limiti all’orizzonte.

La terza tappa del PowerUp! Roadshow ha toccato Bari, dove hanno preso la parola Chiara Trombetta (Direttore Editoriale di StartupItalia), Vito Arconzo (CTO e Co-Founder di Insoore) e Diego Antonacci (Co-founder & CEO di SprintX).

Bari ci dimostra che fare startup al Sud è possibile, e durante l’evento gli speaker hanno condiviso i tre principali suggerimenti per riuscirci: tutto comincia con il sapersi raccontare. 

Per una startup, puntare forte sulla propria awareness, costruendo un’identità chiara e riconoscibile, è una delle migliori strategie per creare una connessione emotiva con il proprio pubblico e lasciare il segno, il tutto senza investire enormi capitali in spese di marketing e pubblicità.

Il secondo consiglio, solo apparentemente scontato, è quello di imparare dai propri errori, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di una consapevolezza su ciò che funziona e cosa no del proprio prodotto, adattando l’offerta in base a ciò che vuole davvero il mercato.

Consiglio che ci porta al terzo suggerimento, ovvero quello di alimentare sempre il proprio business, espandendo i prodotti e servizi offerti anche in altri ambiti per incrementare la progettualità e sviluppare nuove fonti di entrata per assicurare la crescita sul lungo termine.

La quarta e ultima tappa del PowerUp! Roadshow è andata in scena a Roma, e ha visto la partecipazione di Davide Dattoli (Founder & Executive Chairman di Talent Garden) e Alessandro Atti (Director & Business Development per il mercato EMEA e Nord America di Amity).

Il tema della serata è stato la scalabilità sui mercati internazionali, un aspetto fondamentale per il successo delle startup che puntano a diventare scale up. Gli spunti più importanti emersi partono dal presupposto che, oggi più che mai, è fondamentale diversificare la propria offerta, adattandosi agli scenari di un mercato in rapidissima evoluzione: come il Covid ha insegnato, le realtà che si sono adattate più velocemente non hanno solo resistito all’urto di un cambiamento forte e improvviso, ma sono anche cresciute.

L’affermazione sul panorama internazionale, tuttavia, non è solo questione di calcoli, previsioni e numeri, ma passa anche dal tocco umano e dal saper trasmettere il valore aggiunto del proprio prodotto. Ed è questo il secondo consiglio condiviso dagli esperti: quando si tratta di espandersi su altri mercati, è necessario studiare bene il proprio cliente target e capire quali sono le sue esigenze per sviluppare la strategia più adatta a conquistarlo.

La call si è conclusa lo scorso 20 ottobre, a Milano, con un’esclusiva Pitch Night che ha visto sfidarsi le 6 startup finaliste: Climbo, Ecosostenibile.eu, Fantatrading, PINV, Ener2crowd, e This, Unique.

Dall’ambiente al trading, dalla contabilità agli assorbenti mestruali compostabili in abbonamento: sul palco della Pitch Night abbiamo guardato al futuro dando voce a realtà che sono pronte a scalare nel presente.

Davanti a 40 giurati provenienti dai principali Venture Capital, acceleratori e stakeholder della scena dell'innovazione italiana, la startup vincitrice assoluta di PowerUp! è stata This, Unique, il cui obiettivo è la normalizzazione delle mestruazioni tramite l’offerta di assorbenti 100% compostabili e ipoallergenici, un’esperienza di acquisto personalizzata in abbonamento e una community i cui valori fondanti sono l’inclusività e la condivisione.

Il team di This, Unique avrà adesso la possibilità di partecipare a una sessione esclusiva di mentoring con Alexandre Prot, CEO e co-founder di Qonto.

Dopo le singole presentazioni e l’assegnazione dei premi, la serata si è conclusa con un aperitivo informale di networking per tutti i partecipanti.

Per approfondire la storia e la visione delle startup finaliste, abbiamo dato voce ai loro founder in questo articolo di riepilogo.

PowerUp! si è conclusa, almeno per questa edizione, , ma l’energia delle startup che costellano l’universo italiano è più forte che mai. 

Era proprio questo il nostro obiettivo: dare nuova carica all’ecosistema italiano delle startup attraverso il nostro network, il nostro know how e la nostra passione, offrendo ai protagonisti che ogni giorno lavorano per costruire un futuro più inclusivo, digitale e innovativo la possibilità di emergere e trasformare la propria visione in realtà.