Coerenza, credibilità, collaborazione: la leadership è donna

Laureata in economia a Roma, con un Executive MBA alle spalle conseguito al MIP - Politecnico di Milano, e una prima exit a 30 anni, Nelly Bonfiglio si definisce una Entrepreneur-minded Manager per via della sua esperienza nel mondo startup e scaleup.

Il suo curriculum, in effetti, parla da sé. Ha seguito il lancio e la fase di scaling di Easy Welfare (Unicorno Italiano nell’ambito del Welfare aziendale), culminata poi con l’acquisizione da parte del colosso francese Edenred nel 2019, per poi spostarsi in Groupon, dove ha seguito il rilancio della Country Italiana. In Codemotion ha gestito la digitalizzazione del Business Model e in Treatwell, in qualità di Managing Director Italia e Grecia, ha guidato un team di 200 persone con l’obiettivo di digitalizzare il settore Beauty&Wellness.

Una professionista, dunque, e una donna che si è trovata a ricoprire ruoli di coordinamento e di leadership, anche in ambiti e in settori a forte presenza maschile.

Nelly Bonfiglio sarà mentor di StrongHer, l’iniziativa di Qonto a favore delle donne che fanno impresa, con un workshop dedicato al tema dell’empowerment femminile. È stato un piacere intervistarla e parlare con lei di leadership, successo e imprenditorialità.

• Le donne e il successo: pensi che, per le donne, la strada sia più ripida e i gradini da percorrere siano numericamente di più?
  
  Penso che la risposta sia da ricercare nei dati: in Italia solo il 3% dei CEO è donna (studio europeo del 2021 dell’Associazione EWOB, European Women on Boards). È innegabile quindi ci siano degli ostacoli in più che dobbiamo affrontare per raggiungere posizioni di vertice.
  
  Questo si deve non solo a una selezione in molti casi discriminante, ma a un accesso più limitato per le donne alla formazione manageriale. Questa salita quindi parte ancora prima di iniziare a lavorare, all’università, se non addirittura a scuola. Tuttavia il fatto che il divario di genere sia un limite, o meglio che la diversità sia un valore, è una consapevolezza che sta via via crescendo tra le istituzioni.
  
  Rispetto a quando è iniziata la mia carriera, l’esigenza di un cambiamento che sia profondo e concreto è sempre più sentita. E i dati sembrano essere finalmente più incoraggianti: l’ultima ricerca di Manageritalia segnala che i dirigenti in Italia nel 2021 sono cresciuti del 5,4%, spinti da una forte accelerazione sulla promozione delle donne in ruoli dirigenziali per un 13,5%.

• Hai mai percepito una differenza tra le opportunità a disposizione tua e dei tuoi colleghi e coetanei uomini? Nella crescita di carriera, nella visibilità all’interno dell’azienda, nell’accesso a strumenti, nella credibilità agli occhi degli investitori e di clienti, ad esempio. 
  
  

  Quando sono diventata direttrice commerciale nell’azienda che stavo facendo scalare avevo solo 27 anni, ed ero la sola in un board fatto di uomini.
  Far riconoscere il mio nuovo ruolo a tutti i livelli ma soprattutto ai miei pari è stata una grande sfida.
  
  In quel momento ho capito che la credibilità si costruisce rimanendo coerenti al proprio set di valori e soprattutto al proprio modello di leadership, che nel mio caso è sempre stato molto orizzontale, diverso dall’approccio "command and control” dei miei colleghi uomini.
  

• Imprenditoria femminile: dal tuo punto di vista di manager, quale è la situazione in Italia e di che cosa abbiamo maggiormente bisogno?
  
  

  Sicuramente affacciarsi sul mercato finanziario per una donna, soprattutto se giovane, non è facile. Spesso ci si trova inserite in logiche e tavoli quasi esclusivamente maschili con il freno a mano sempre tirato per paura di non essere all’altezza.
  
  

  Eppure ci sono tanti esempi di donne che hanno costruito da zero il proprio progetto che potrebbero essere d’ispirazione per le ragazze di oggi imprenditrici di domani. Il problema è che, di queste, poche diventano role model e l’unica narrazione che se ne fa è quella epica del successo.

  Quindi spazio alle occasioni di networking, di formazione e di educazione: proprio come StrongHer by Qonto. 

A proposito di imprenditoria femminile: non perdere l'intervista a Chiara Cormanni, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi e mentor di StrongHer.